l' inseguimento

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Una mattina, dopo essermi svegliato,uscì fuori. Appena uscito, un uomo mi spinse mentre correva,era inseguito da due poliziotti,ad un tratto non sentì più il mio portafoglio e mi misi a cercarlo. Girando in un angolo, vidi i cadaveri dei due poliziotti e quest'uomo che si arrampicava nel tetto. Io presi le scale e lo inseguì faceva salti enormi, (io non sapendoli fare,mi limitavo a usare le scale).Però io ero molto più veloce di lui e lo raggiunsi. Sembrava sapesse quello che faceva, e appena lo presi per la maglietta mi diete una comitata e subito dopo un calcio ai testicoli. Io mi fermai dal dolore e lui continuò a correre. Dopo un pò, mi misi di nuovo a correre e saltare tra i palazzi. Alla fine di questa linea di palazzi c'è n' era solo uno isolato dagli altri,lui era lì.
Io gli dissi che rivolevo il mio portafoglio e nessuno si sarebbe fatto male, ma lui si mese a ridere,allora di scatto balzai addosso a lui e lo presi a pugni ma mi diede un calcio allo stomaco e balzai a terra, mi diede due pugni,io caddi di nuovo e ricominciò a scappare tornando indietro. Io non mi fermavo lo seguivo, dovevo riavere il mio portafoglio.
Alla fine lo trovai per l ennesima volta ma stavolta era lui che mi aspettava. Mi disse semplicemente che se rivolevo il mio portafoglio dovevo seguirlo e non dovevo fare domande. Scendemmo per strada. Nascondendo i cadaveri dei due poliziotti c' eravamo messi in cammino. Eravamo a metà strada quando otto poliziotti armati si avvicinarono a noi, l'uomo che era con me mi disse nasconditi, poi impugnò la pistola e sparò ai poliziotti, tre ne uccise sul colpo,poi facendo il morto i nemici di avvicinarono e li uccise tutti e quattro. Mi disse che eravamo quasi arrivati, e mi diede una revolver. Io non la volevo perché non avevo mai ucciso qualcuno,ma mi disse che dove stavamo andando c'enerano molti altri.
Io gli dissi se poteva d'armi un coltello invece di una pistola, lui accettò. Arrivati c'è n'era uno davanti a noi, mi disse di accottellarlo, io accettai ma colpendolo alla spalla lo ferì, così mi getto a terra pronto per fucilarmi ma quell'uomo gli sparò. Una volta entrati cominciò a sparare uccidendone una dozzina,poi si nascose dietro una macchina. Un soldato si avvicinò a lui, stava per sparargli quando io gli saltai dietro e lo accoltellai senza fermarmi. Per assicurarmi che fosse morto lo girai di scatto, gli rubai il mitra e gli e lo diedi all' uomo. Io avevo la pistola del soldato,e sparando alla cieca ne beccai due. Tutti gli altri furono fatti fuori dall'uomo. Eravamo finalmente arrivati, io gli chiesi il suo nome, mi disse che si chiamava Luca e che dovevo unirmi al suo gruppo, i "cacciatori". Mi disse che conosceva mio padre, e che era stato assassinato da un soldato.
Arrivati lì disse : fine della corsa.

I CacciatoriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora