La fine di Luca

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Io ero davanti con Mario che parlavamo di dove dovevamo andare. Mario parlava di un rifugio, ci andava con suo fratello quando erano più piccoli. Ma otto camion ci inseguivano,Ada con gli altri sparavano a essi ma non erano ben protetti quindi due di loro morirono. Mario mi diede una mitraglietta per sparare ai camion, e dopo aver colpito chi stava al volante il camion nemico sbattò in un'altro e scoppiarono. Intanto da dietro chiusero tutto e aspettammo, purtroppo un cecchino che stava su un palazzo, sparò nella ruota e quindi il camion accappottò. Io ero svenuto, ma per fortuna Mario mi tirò fuori e mi nascose dietro una roccia. Intanto,Ada e gli altri ci coprivano e trasportavano Luca fuori dal camion. Dai loro veicoli uscì pure il generale che fece smettere di sparare e si avvicinò a Mario. Gli disse deponete le armi, siete in minoranza numerica. Mario dopo aver deposto il suo mitra a terra uscì il pugnale dalla calza e gli e lo conficcò nel petto, poi gli rubò la sua revolver e sparò ai soldati facendo il generale da scudo. Fu un massacro, quando fu tutto finito mi svegliai. Dovevamo ripartire, salimmo nel camion del nemico ed entrammo nella seconda base, era una trappola. Arrivati li c'erano un sacco di soldati ad aspettarci,
-Siamo arrivati tardi!
Disse Mario.
Ci misimo tutti nascosti.Eravamo rimasti in nove,e sparavamo come se non ci fosse un domani.
Luca (ferito) prese il fucile e si scagliò sui nemici uccidendone due, poi prese una granata e si scagliò contro i nemici e si fece esplodere. Gli ultimi li eliminammo noi. Mario si mise a piangere, aveva perso il suo unico fratello e non sapeva dove portarci. L'unico che poteva aiutarci era suo zio jhonny che aveva una villa dall'altra parte della città, il problema era come ci dovevamo arrivare. Attraversammo tutta la città a piedi e infine arrivammo da suo zio. Ci diede ospitalità da lui.
Gli raccontammo tutto quello che era successo e cosa potavamo fare.
Lo zio diceva che i suoi uomini potevano unirsi alla nostra causa, ma erano solo una dozzina. Noi accettammo comunque ,e decidemmo che io dovevo andare in città ad arruolare delle persone,e così fù.
Tornai in città con una macchina offerta dallo zio jhonny. Trovai molte persone che erano con la nostra causa erano una quarantina, ovviamente non li facevo entrare in macchina, venivano ognuno con le proprie auto.
Per noi era un nuovo inizio.

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