Arianne, quando si svegliò, si rese conto che indossava ancora i vestiti con cui era andata a scuola il giorno precedente.
Non si era ancora alzata dal letto quando suo fratello Miles si lanciò nel letto sopra la sorella urlando –Sveglia Arianne devi andare a scuola- Arianne lo prese sotto le ascelle per alzarlo e farlo atterrare dolcemente accanto a lei dicendogli –Anche tu ma sei ancora in pigiamino-. Sua madre la raggiunse in camera dicendo –Allora scendete a fare colazione? Arianne coshai? Non hai un bel aspetto, fammi sentire.- Amy le posò le labbra sopra la fronte ma senza darle un bacio, lo faceva sempre quando Arianne stava male, diceva che si sente meglio la temperatura. –Tesoro hai la febbre. Oggi stai a casa. Vuoi che ti preparo del tè prima che vado a lavorare?-
-Si grazie voglio quello alla mela e cannella- la madre le sorrise e uscì dalla porta lasciandola aperta. Dieci minuti dopo sentì il campanello suonare e la voce di Toby quando la madre gli aprì la porta –Buongiorno signora, Arianne è pronta?-
-Mi dispiace Toby ma oggi le è venuta la febbre-
-An ok, posso salutarla?-
-Si, certo, entra-
I passi di Toby rimbombavano nella testa di Arianne mentre saliva le scale. Raggiunta la sua camera l'amico, con un ampio sorriso, le disse –Te l'ho detto che ieri faceva freddo-
-Muori- rispose Arianne con un sorriso d'imbarazzo perché sapeva che aveva ragione.
Intanto Toby, appoggiandosi al muro della camera, continuò a dirle –Sono solo venuto a trovarti-
-Questa volta puoi prendere tu gli appunti di scienze e passarmeli?-
-Ci proverò! Forse è meglio se li chiedi a Christina-
-No quella ragazza è troppo occupata a guardarti- disse Arianne facendo gli occhioni e sbattendo le ciglia contemporaneamente. Toby le sorrise dicendole – Scema! Ora vado, rimettiti!-
-Ok ciao- Quando Arianne sentì la porta di casa chiudersi si rese conto di quanto fosse silenziosa la sua casa. Smise di pensarci quando la madre le portò la tazza di tè e, prendendola in mano, si scottò e velocemente la posò sopra il comodino accanto al letto. –Avrei voluto dirti che era molto calda ma non mi sarei mai persa la scena a cui ho appena assistito. Hahahaha- Arianne le rispose ironica – Hahahaha, molto simpatica- , sua madre metteva l'ironia ovunque potesse e questo era uno dei suoi lati migliori.
Finito il tè Arianne decise di ammazzare il tempo scrivendo ma quando prese in mano il quaderno e la penna stilografica si rese conto che non aveva idee. Spesso per togliersi il blocco dello scrittore o andava nel bosco o si sedeva sulla tettoia per ammirare il cielo striarsi di nuvole rossastre al tramonto, ma nelle sue condizioni non poteva fare altro che rimanere rintanata nelle coperte e dormire.
Al suo risvegliò trovò un enorme cespuglio di capelli ricci sbucare da dietro un libro. Christina.
La sua amica sedeva su una sedia a lato del suo letto ad aspettare che l'amica si svegliasse da circa 10 minuti. –Buonasera bella addormentata- Arianne con il sonno in viso le chiese –Che ore sono?-
-Le 19:00-
-Ho dormito così tanto?-
-Si. Tua madre scherzava sul fatto che potevi benissimo essere morta-
Dopo essersi messa a sedere con la schiena attaccata alla tastiera del letto Arianne disse –Cosa mi sono persa oggi a scuola?-
-Niente di chè. Il prof di scienze non c'era e nelle altre materie abbiamo fatto poco...- poi concluse la frase con un ampio sorriso sul viso -...e ho trascorso una piacevole giornata con Toby- Arianne chiese quasi imbarazzata –Ma come mai ti piace solo adesso?-
-Boh, non lo so. Ha qualcosa di diverso negli occhi, nel modo di fare e nel modo di esprimersi; sembra così diverso ma allo stesso tempo è sempre lui.- Christina aveva ragione, c'era qualcosa di diverso nel suo modo di muoversi, così sicuro di sé. Qualche secondo dopo la voce dell'amica si rattristò lievemente e con un cenno di imbarazzo le chiese –Senti Arianne so che tutte le volte che qualcuno te lo chiede tu rispondi di no ma volevo sapere se...ecco vedi se ti piace Toby?- Sicura di sé Arianne le rispose –No! Anzi ti do l'obbligo di flirtare con lui-
-Ok grazie della tua benedizione-. In ultima guardandosi l'orologio color lilla che aveva al polso aggiunse – Ok ora è tardi. Mi stanno aspettando per la cena-
-Ok ciao-
-Ciao-
Quando la stanza venne pervasa dal rumore della pioggia la stanchezza che aveva in corpo le scivolò via come una cascata che le scendeva dalla testa ai piedi e si sentì subito meglio. Per questo motivo decise di alzarsi e di raggiungere sua mamma per la cena. Quando la madre la vide le chiese –Hai bisogno di qualcosa?-
-Ho molta fame credo che mi sia passata la febbre-
-Fammi sentire- Amy le posò la mano dietro la nuca per appoggiarle le labbra chiuse sulla fronte
-Wow sei molto meno calda rispetto a stamattina. Ma misuriamo comunque per sicurezza-
Amy varcò la soglia del d'entrata del salotto per uscirne, poco dopo, con un termometro in mano
-Tieni. Comunque per cena c'è la pasta pasticciata. Ti va?-
-Va benissimo. Ho una fame che potrei mangiare anche il tavolo- disse Arianne mentre infilava il termometro sotto l'ascella in attesa che passassero i famosi cinque minuti che le faceva aspettare il padre da piccola quando stava male. Era sorprendente come il ricordo di lui potesse riaffiorare per ogni piccola cosa che le accadesse, ma Arianne si sentiva costretta a rimandare indietro le lacrime che le stavano annebbiando la vista per sedersi a tavola. Una volta seduta qualcuno da dietro comparve tentando invano di farle il solletico. Miles.
-Piccolo mostriciattolo tanto io non lo soffro il solletico a differenza tua- disse Arianne mentre lo avvicinava a se strattonandolo per fargli il solletico –Uffa un giorno ci riuscirò-
-Calmati piccola peste.....- dovette intervenire la madre -...altrimenti niente cena-
-Va bene-
Poco dopo aver iniziato la cena, Arianne si tolse il termometro e lo guardò socchiudendo gli occhi per vedere meglio. 36.3°c.
Lo passò alla madre che dopo averlo guardato la scrutò allibita – Wow hai degli anticorpi forti. Bene vorrà dire che domani andrai a scuola- Arianne quasi si soffocò alla notizia mentre masticava un forchettata di pasta. –Scherzi? Tanto domani è venerdì e poi c'è il weekend! Non ha senso mandarmi a scuola-
-Si invece. Domani hai psicologia e so che l'ultima verifica non ti è andata molto bene, per cui è meglio se stai attenta a lezione e prendi appunti da studiare per recuperare-
-Ok ci vado!-
Finita la cena, con ancora un po' di rabbia in corpo per la decisione di sua madre, si sedette sulla tettoia della terrazza nella speranza di riprendersi la febbre e si accese una sigaretta al lampone per scaricare il nervoso e rilassarsi. Quando finì la sigaretta, senza rendersene conto, dopo aver appoggiato il piede sulla soglia della finestra, una chiazza di brina di diramò da sotto la suola della scarpa.
Ed Arianne si rintanò sotto le coperte.Me: ciao lettori. volevo solo chiedervi un piccolo piacere: se vi piace la mia storia vi piacerebbe proporla a qualcuno a cui potrebbe piacere? altrimenti se potete commentate dando un giudizio sincero perchè sarei curiosa di sapere cosa ne pensate
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So cold to get burned
FantasiOgni 18 anni è la stessa storia ma Toby e Arianne, migliori amici da quando non ne hanno memoria, non ricordono nulla delle loro vite precedenti. Solo i Guardiani, protettori della terra da millenni, conoscono la loro storia, chi sono e sopratutto...