I giorni scorsero lentamente diventando settimane, Alessio compariva in programmi TV e nei giornali ma mai qui da me.
Avevo imparato a non basarmi su un suo ritorno per programmare le giornate, mi sentivo presa in giro ed escluderlo dalla mia vita quotidiana sembrava funzionare abbastanza.
Non che facessi molto oltre che stare appollaiata sul divano, fare qualche corsetta e lamentarmi di qualsiasi cosa.
Irritabilità era divenuto il mio secondo nome; ero arrabbiata con quel vigliacco di Alessio, con mio fratello che continuava a coprire la merda del suo migliore amico, con Noemi che era felice con Ale, con Marcello che frequentava ogni tipo di essere umano con un pene come se non ci fosse un domani e con me stessa perché ogni giorno mi illudevo fosse la giornata giusta in cui Alessio sarebbe tornato...quante volte avrei voluto prenderlo a pugni solo per finire in lacrime subito dopo. Chi volevo prendere in giro?
Era colpa mia anche se avevo perso il lavoro, una commessa isterica non faceva comodo a nessuno e io non riuscivo a trattenere commenti scortesi a sessantenni snob truccate quanto Effie di Hunger Games mentre passavo alla cassa i loro top di lustrini da cui il loro seno sarebbe strabordato sicuramente. Fabio mi riprendeva perché la smettessi ma in fondo mi trovava divertente, o almeno credevo prima che mi licenziasse in tronco.
Non glielo dissi, ma avrei fatto la stessa cosa...sapevo di star esagerando.
Decisi di alzarmi perchè stanca di stare a letto, preparai il latte e ci versai dentro i cereali di Noemi.
Quando finii accesi lo stereo e inserii 'Domani è un altro film' iniziando a cantare e simulare il microfono con una scopa distraendomi dalle faccende.
Sentii due forti colpi alla porta e fui costretta a mettere in pausa il CD per andare ad aprire."Erica" Alessio dondolava nervoso sui suoi piedi mentre sorrideva forzato, i pugni stretti nelle tasche lasciavano intendere la tensione che sprigionava il suo corpo.
"Entra"
Mi seguì fino in salotto e senza che glielo chiedessi si sedette sul divano aspettando in silenzio che mi accomodassi. Non era qui per il the e chiedergli se volesse qualcosa era stupido, quasi una scusa per tardare un discorso complicato che sarebbe iniziato a momenti.
Infatti, non appena presi posto di fianco a lui i suoi occhi pieni di senso di colpa mi perforarono. Quello sguardo non l'avrei mai dimenticato.
"Perchè sei qui?" Si prese un momento per rispondermi, sbattè le palpebre e si morse il labbro inferiore.
"Riguardo l'ultima volta, io volevo parlarti. Sono stato preso dalla foga e la passione del momento, a mente fredda ho metabolizzato i ricordi e so che nonostante siano piacevoli non li rivoglio indietro...I-"
"Mi stai dicendo che non è significato niente?" Lo interruppi sgomenta.
"No Erica, ma non ripeterei ciò che c'è stato. Voglio essere chiaro con te e con me stesso, non cambierà niente anche se i ricordi mi hanno migliorato in qualche modo"
"Non hai pensato che magari quel giorno hai seguito il cuore e non la mente? Non puoi aver fatto l'amore con me senza motivo" tentai, Alessio sbuffò spostando lo sguardo da me per qualche secondo.
"Ero soltanto felice per aver recuperato un pezzo della mia vita, e tu eri così importante in essa che averti lì mi sembrava di esser tornato a respirare. Ho pensato davvero in queste settimane e mi sono reso conto che sono venuto a letto con te per afferrare l'ancora che mi legava al passato, non per amore o chissá quale cazzata". Lo ascoltai fino alla fine, raccogliendo ogni sua parola come la principessa faceva con le ortiche; e come lei si feriva per salvare i suoi fratelli, io stavo in silenzio per salvare me stessa e restare in piedi.
"Non hai nulla da dire?" Continuò notando quanto fossi assente, mi corrucciai e un sospiro pesante lasciò le mie labbra arricciate.
"Possiamo riprovare, un'ultima volta"
"Per continuare ad illuderti? Non ne vale la pena"
"Si che ne varrebbe la pena, sai cos'avevamo io e te. E le cose che faremo, ricostruiremo un noi e torneremo felici...più forte di prima"
"Non andrà così, siamo stati bene ma adesso basta. Devi capirmi Erica, la mia vita è cambiata e nei miei progetti non ci sei tu, non voglio te nella mia vita. Non come vorresti" mi alzai in piedi asciugandomi velocemente le lacrime che rotolavano incessanti sulle mie guance.
"Tu non mi ami più?"
Non rispose subito, forse preoccupato da come il linguaggio del mio corpo era cambiato repentinamente, ma poi il suo sguardo si addolcì e scosse la testa. Era finita, stavolta per davvero.
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Our Hope || DearJack (VF)
Teen FictionE se il ritorno della memoria non avesse rievocato in Alessio l'amore verso Erica? Se quella piccola creatura fosse la loro unica speranza? ~Sequel di His Sister~