We're back || Sibuna

Capitolo 38

-Pov's Eddie-
Saliamo le scale, stiamo andando a salutare Sarah. Spero che faremo in fretta perché ho paura che Nina, vedendo Sarah in quelle condizioni si impietosisca ancora di più e voglia restare qua.
N:"Ciao Sarah"
S:"Nina! Tutto be...Chi sono?" Dice con una voce poco curata e impastata. 
N:"Sono miei amici, mi sono venuti a cercare e... a portarmi a casa"
Sarah sorride, bhe l'ha presa bene direi.
S:"Bene. Conto *colpo di tosse* Conto su di te"
N:"Certo verró a trovarti tutti i giorni lo prometto!"
Fabian le sta accanto, credo proprio che abbia il mio stesso timore, e non resiste più.
F:"Arrivederci Sarah!" Dice in fretta e trascina Nina giù per le scale, li seguo.
Durante il tragitto verso casa Nina ha uno sguardo cupo e timoroso, c'è silenzio fino a quando si decide a parlare.
N:"Quando entriamo in casa sperate che non ci sia nessuno. Voglio scendere laggiù"
E:"Ma non pensi che sia tar..."
N:"Con o senza di voi"
Faccio uno sguardo rassegnato,in segno di sconfitta e poco dopo eccoci a casa.
N:"Bene ci siamo" Dice Nina senza fermarsi e entra direttamente in casa, guardo Fabian che ricambia e ha una faccia come dire "seguiamola ma entra prima tu" annuisco ed entro. Mi fermo,non c'è nessuno ma la porta per scendere in quelle maledette scale é aperta e sta per chiudersi.
E:"Corri"
E in poco meno di un minuto stiamo correndo giù per le scale dietro a Nina che sembra andare più veloce del vento, mi sorprendo di lei ma non é il momento di pensare a queste cose, arriviamo nella stanza di Patricia.
N:"Okay. Fabian hai la torcia?"
F:"Qua!" Dice alzando il telefono e acciecandomi leggermente, sono un po' stordito da quelle luci e successivamente sento Fabian che mi spintona.
F:"Eddie muoviti!"
Riacquisto in fretta lucidità e scendo per il tunnel, la torcia illumina le ripide scale ed eccoci nella stanza, non vedo nulla fino a quando anche Fabian ci raggiunge e fa luce a una piccola stanzetta, davvero piccola. Mi chiedo perché la camera di Patricia, proprio la camera di Patricia ci ha portati qua. Camminiamo tutti per cercare qualcosa ma la stanza é vuota ed é solamente circondata da pareti in cemento marrone.
F:"Ei ragazzi guardate!" Ci giriamo velocemente e raggiungiamo Fabian.
N:"Che c'é?"
F:"Non lo so.. sembra una bilancia, il disegno di una piccola bilancia" la illumina meglio e l'ipotesi di Fabian si conferma. C'è disegnata una bilancia in oro. Ma non so che significato possa avere. Fabian si allontana e io e Nina fatichiamo a osservare il disegno.
F:"Ei ragazzi! Sentite qui"
Ha in mano il suo telefono e digita qualcosa velocemente, interrompo i miei pensieri e lo ascolto.
F:" 'Per accedere all'aldilà egizio bisognava essere valutati dal dio Anubi. Sui piatti di una bilancia venivano posti il cuore del defunto e una piuma. Gli antichi Egizi pensavano infatti che il cuore fosse più leggero di una piuma essendo sede di pensiero,bontà,sentimenti e senza peccato. Nel caso in cui l'organo non superava quella prova un mostro (Anut) lo divorava, precludendo al defunto il passaggio nel regno dei morti.' Bhe le bilance dovevano essere importanti dalle parti degli Egizi"
N:"Si, molto. Ma cosa puó significare con noi? Non dovremmo mica squartarci il petto e misurare il peso nel nostro cuore."
E:"Mhh... potrebbe essere un'idea!"
Scoppiamo tutti e tre in una risata. Sono contento di vedere Nina ridere, era un po' di tempo che non era così.
Saliamo e usciamo nella speranza che nessuno ci veda. Ed é così. Abbiamo sempre una certa fortuna lo devo ammettere!
N:"Bhe torniamo domani con gli altri?"
E:"Sicuro! Sibuna?"
N-F:"Sibuna!"
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