Come le camelie in fiore

1K 101 50
                                    

Disclaimer: questa one-shot è totalmente frutto della mia fantasia. Non sono una storica, semplicemente mi piace questo periodo, ma se notate qualsiasi errore di matrice storico-logica vi prego di farmelo notare. Grazie, Fran.

Germania, 1941.

La Seconda Guerra Mondiale incombeva ormai da anni, con le sue morti e il sangue - ahimè - civile sparso sul marciapiede a colorarlo, come le betulle in un campo primaverile. Quelle stelle, così prive ora del loro significato, cucite sul petto di coloro che professavano l'amore verso una religione non concepita e la furia omicida, i bambini strappati ai parchi e condotti nei campi, come carne da macello, senza rimorsi o lacrime.

C'era una famiglia, ad Est della Germania, conosciuta per i dolcetti alla cannella che venivano esposti sotto un tendone colorato, durante la fiera del Grano. Il più grande tra i fratelli, Alex, era amato da tutti i bimbi per le storie sulle fate che era solito raccontare nell'ora del tramonto.

"Alex!" trillò una bimba dai lunghi capelli neri, tirando la stoffa vellutata dei pantaloni del ragazzo "Voglio sapere dove finisce il Sole."
Alex rise gentile, accarezzandole la testa "Il Sole non finisce, Maia. Semplicemente va a trovare coloro che stanno sotto di noi e l'indomani torna qui, a nutrire la terra con i suoi raggi."
Sembrò pensarci su, la bocca corrucciata in un'espressione attenta "Quindi va a trovare la mia mamma?"

Il ragazzo si gelò nei suoi passi, attento a non farsi beccare impreparato dalla bambina. Sorrise, questa volta con meno convinzione e masticò un semplice "No, la tua mamma è in cielo. Ora va, ho sentito che i dolcetti allo zenzero sono squisiti." E la prese sulle spalle, facendola gridare di gioia, mentre si teneva stretta alle spalle forti del ragazzo.

Poi, inevitabilmente, qualcosa cambiò.
L'aria divenne fuligginosa e non ci furono più fiere del Grano, dolci alla cannella o storie sulle fate ma solo paura, terrore puro che uccideva le menti di qualsiasi essere umano. Il Sole, prima splendente, ora era timido anche durante la Bella Stagione e solo qualche squarcio di cielo poteva vantare del suo calore.

I nazisti erano arrivati.

Portavano quelle scarpe pesanti che sembravano rimbombare sul terreno, le macchine che schiacciavano sotto le ruote le camelie in fiore e gli sguardi così freddi, occhi azzurri privi di emozioni. Alex si chiese più volte come facessero a strappare i mariti, i padri o i figli alle famiglie per farli arruolare sotto l'Ala Nazista. Più volte si chiese cosa ne sarebbe stato della sua casa, degli sguardi dolci dei genitori o delle voci chiassose dei fratelli, così decise di andare, di lavorare per una famiglia tedesca ariana, per salvarli tutti.

La madre piangeva - gridava disperata - mentre lui, con solo una valigia di pelle di visone, scendeva le scale a passo incerto, con gli occhi fermi e la lingua tra i denti, per cercare di ricacciare le lacrime che gli pungevano i lati degli occhi. Il padre lo abbracciò stretto, calde lacrime gli bagnavano la camicia in flanella e la madre, ancora troppo scossa, si strinse attorno al resto dei bambini mentre sembrava chiedergli di rimanere, in silenzio.

Ma Alex non poteva farlo e lo sapeva bene, troppo bene, di non avere tutto il tempo del mondo. Doveva sbrigarsi, d'altronde anche l'alba era già arrivata.

Due uomini lo scortarono verso un carro verde militare, ammaccato e sporco di fango, senza parole. Non si aspettava di certo umanità.

Con la testa china, nella penombra dell'abitacolo, tirò fuori una foto ingiallita della famiglia e ne percorse i tratti, questa volta con il viso umido e i singhiozzi incontrollabili, che sembravano strappargli il petto dall'interno. Diede uno, poi due e in seguito un numero indecifrabile di pugni al metallo del carro, ammaccandosi le nocche rosee. Nessun dolore - però - sarebbe stato mai al pari di quello che provava ora, mentre con la testa pesante, appoggiata al sedile, percorreva chilometri infiniti verso una vita incerta.

1941; [gennex oneshot]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora