37.

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Dopo lo sfogo con i ragazzi mi sentivo meglio anche se avevo ancora quello strano presentimento. Ero tra le braccia di Logan e Ryan quando il mio telefono incominciò a squillare. Era un numero sconosciuto, ovvio. Accettai comunque la chiamata. I ragazzi mi guardavano strani.

"Pronto?"

"Piccola Amy è passato un po' di tempo dall'ultima volta che ci siamo visti" disse la stessa voce dell'uomo che chiamò qualche tempo prima.

"Che vuoi?"

"Come non te l'ho ricordi?"

Che cazzo intendeva? Era un fottuto psicopatico.

Logan e Ryan era incazzatissimi.

"Che vuoi dire?"

Ignorò la mia domanda e continuò a parlare "Mi dispiace per Hood...ah e ti consiglio di non rimanere da sola sai qualcuno potrebbe rubarti" chiuse la chiamata ridendo. Che cazzo aveva da ridere eh? E poi che voleva da me? Sebbene il nostro rapporto di sangue, non avevamo niente a che fare. Non mi ricordavo neanche un momento da piccola di lui. Rimasi a fissare lo schermo del display per un po' finché i ragazzi non mi portarono di nuovo sul pianeta terra. "Chi era?" mi chiese Logan "Non lo so...ha detto che ci siamo già visti e che non devo uscire di casa sa sola...e che gli dispiace per Matt..."

"HARRY!!" urlò Ryan. Comparve il ricciolino con gli occhi verdi "Voglio che controlli i GPS e il sistema. E dopo chiama Mark e Lucas"

"Va bene, corro"

><

Ero a letto. Pensavo alla telefonata, e alle parole di quel uomo. Che cosa voleva dire? Non capivo. Speravo che Matt stesse bene, non me lo sarei perdonato se gli fosse accaduto qualcosa, anzi doveva stare bene. Scesi giù e non trovai nessuno, così andai sul divano e dopo aver visto un po' di tele mi lasciai trasportare da Morfeo e chiusi gli occhi.

"Dolce Amy, svegliati"

"Noo"
"Sei così carino..."

"Lo so bellezza ma svegliati su"

"No, non c'ho voglia"

"Ci penso io a svegliarla"

Quella voce era piuttosto famigliare. Matt? No, impossibile. Era via.
"Teen Wolf" mi sussurrò all'orecchio.

"Amo quella serie e poi Stiles è così figo"

"Lo so"

Aprì gli occhi di scatto e mi trovai un O'Brian senza maglia che rideva insieme agli altri ragazzi. Quella voce era Dylan e non ero riuscita a tenere la mia linguaccia a freno. Ecco un altro mio problema, quando mi svegliavo altro che Satana. Le mie guance si tinsero si rosso.

"Oh mio dio...scusate..."

Dopo essersi calmati e dopo aver fatto colazione sotto lo sguardo di Logan e Ryan, salì le scale e mi cambiai. Optai per dei jeggins blu con una maglia a righe bianche e blu, nonostante i ragazzi mi avevano fasciato i polsi bruciavano un po'. Andammo a scuola e già subito quella troia della vice doveva rompere i coglioni.

"Sei solo una troia!!!" mi urlò contro

La ignorai e continuai a camminare non avevo voglia di litigare. Passarono le lezioni io avevo gli allenamenti, Bea non poteva allenarsi doveva essere interrogata in Trigonometria, peccato.
Icominciammo ad riscaldarci ed a fare acrobazie. La troia-vice mi fece cadere per l'ennesima volta e sbottai "Cazzo la smetti di farmi sbagliare"

"Sei tu quella che cadi mica io"

"Sei tu che mi fai cadere!!"

"Ma almeno io i genitori ce li ho "

La spinsi contro il muro, non doveva toccare quel argomento.

"Non osare a parlare più dei miei genitori capito troia?!"

Annuì con occhi pieni di terrore. Fai bene ad avere paura troia, pensai.
Uscì fuori dalla palestra sbattendo la porta. Non avevo voglia di entrare in classe, così uscì fuori in cortile e feci la mia pausa-sigaretta. Di solito non fumavo ma ne avevo veramente bisogno. La musica del mio telefono si abbassò segno che qualcuno mi stesse chiamando. Era James.

"Pronto?"

"Bellezza dove sei siamo andati in palestra e non c'era nessuno"

"Sono in cortile"

"Okey arriviamo bellezza"

Chiusi la chiamata e aspettai. Poco dovo arrivarono "Hey parchè non eri agli allenamenti?" mi chiese Shawn
"Sai penso che mi abbiano sospeso" dissi e tutti si girarono verso di me
"Cosa?" chiesero contemporaneamente "Quella troia ha messo in mezzo i miei genitori"

il mio miglior incuboDove le storie prendono vita. Scoprilo ora