CAPITOLO 5

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Luke aveva appoggiato la testa al proprio braccio, la mano ancora intrecciata a quella di Michael, aspettando pazientemente il risveglio del maggiore. Avrebbe voluto far trascorrere il tempo più velocemente. Se solo avesse potuto l'avrebbe fatto. Non vedeva l'ora di rivedere gli occhi dell'altro, di sentire la sua voce e soprattutto di essere sicuro al cento per cento che stava veramente bene. Per questo, non appena sentì le dita della mano di Michael muoversi leggermente, alzò la testa, mentre il maggiore riprendeva piano piano conoscenza, facendo tremolare le palpebre. Luke aumentò la stretta sulla sua mano, quasi inconsapevolmente, e Michael aprì lentamente gli occhi, sbattendogli più volte per abituarsi alla luce presente nella stanza, riconoscendo immediatamente la figura del biondo seduto al suo fianco che lo guardava tenendo le labbra leggermente separate. Cercò di stropicciarsi gli occhi con la mano, ma scoprì che qualcosa gliela teneva bloccata, e quella cosa era proprio la mano di Luke il quale non sembrava avere intenzione di lasciare la presa.

-L....Luke-mormorò

Luke si alzò in piedi senza lasciare la sua mano mettendo l'altra fra i capelli del maggiore, cominciando ad accarezzarglieli lentamente.

-Sono qui piccolo-sussurrò il biondo-stai bene?-

Michael sorrise d'istinto al soprannome annuendo lentamente e si mise a sedere, con l'aiuto dell'altro, appoggiandosi allo schienale del lettino. Ora, che il lenzuolo non lo copriva più, Luke potette vedere la fasciatura che ricopriva e avvolgeva la spalla del ragazzo e gli fece uno strano effetto non vedere più il braccio. Si sentì male per Michael, perché capì solamente ora la paura che poteva aver avuto il maggiore a questo intervento e soprattutto al non essergli più piaciuto. Quello che Michael non aveva considerato era il fatto che Luke lo trovava ancora bellissimo, nonostante quell'arto mancante, e perfetto. Probabilmente il biondo aveva soffermato un po' troppo lo sguardo sulla spalla di Michael perché quest'ultimo distolse lo sguardo da lui, posandolo su essa e sussultò non vedendosi il braccio, ben sapendo che si sarebbe risvegliato senza averlo. Tolse la mano da quella di Luke portandola sulla fasciatura, che cominciò ad accarezzare facendo tremare leggermente la mano. Si morse il labbro, consapevole che Luke stava seguendo ogni sua mossa, non riuscendo a guardarlo per la vergogna. Per ora non sentiva male, o almeno non lo sentiva al braccio. Però gli faceva male il petto a causa di un pensiero, anche se falso, che lo stava tormentando da giorni ormai. Aveva paura, nonostante Luke avesse detto di no, che avrebbe cambiato idea e lo avrebbe abbandonato. Per questo non aveva il coraggio di guardarlo. Non voleva sentirsi dire quello che temeva. Fece un sospiro chiudendo gli occhi, continuando a tenere la testa girata.

-Faccio schifo vero?-chiese cercando di non far sentire la voce sul punto di piangere

Luke smise di guardargli la spalla, facendo rapidamente il giro del lettino per raggiungerlo dall'altra parte. Si abbassò il tanto da poterlo guardare negli occhi, ma notò che Michael li teneva chiusi.

-Mikey....hey guardami-gli riprese la mano nella sua

Michael aprì gli occhi, facendoli apparire lucidi, cosa che rattristì Luke. Non l'avrebbe mai abbandonato. Mai.

-Non fai schifo ok? Sei bellissimo piccolo e....se pensi che ti abbandonerò ora.....beh ti sbagli di grosso-fece un piccolo sorriso-non posso farlo Mikey.....non dopo che ho capito quello che provo per te-

Il maggiore socchiuse le labbra non sapendo come rispondere. Finalmente era riuscito a credere alle parole del biondo. Finalmente la paura di essere lasciato stava piano piano scomparendo. E Luke aveva detto di provare qualcosa per lui. Quindi Michael si sentì bene. Ma bene davvero. Nessuno aveva mai provato qualcosa nei suoi confronti. Neanche i suoi genitori l'avevano mai amato. Questo spiega perché in ospedale non era mai venuto nessuno a trovarlo, se non quel biondino che gli aveva sconvolto la vita.

-C....Cosa provi?-chiese stringendo la mano del biondo che abbassò lo sguardo su esse

Lo rialzò sorridendogli, mostrandogli le fossette, e un sorriso involontario apparì sulle labbra del maggiore, mentre il suo stomaco si riempiva di farfalle facendogli provare strane sensazioni mai provate prima. Ma Michael sapeva bene che si trattava di amore. L'aveva capito già da qualche giorno, prima del loro bacio. Quello gliel'aveva solo fatto confermare.

-Io......beh ecco.....io credo di amarti Michael-rispose Luke arrossendo

E Michael non potette che essere più felice. Non rispose, ma agì, congiungendo le loro labbra, facendo capire al biondo che ricambiava il sentimento. Oh se lo ricambiava. Da circa un mese Michael aveva sempre la testa fra le nuvole e ogni volta che parlava con Luke sorrideva senza volerlo e si sentiva incredibilmente felice. Per non parlare della sensazione allo stomaco, bella e fastidiosa allo stesso momento, e della continua voglia di stringerlo in un abbraccio e baciarlo. Perché le labbra del biondo erano così invitanti agli occhi di Michael.......che andava letteralmente fuori di testa. Ed ora che erano finalmente sue, andò completamente in estasi, soprattutto quando la lingua del più piccolo gli accarezzò tutto il labbro inferiore per fagli aprire la bocca. Michael non riuscì a non sorridere. E anche Luke lo fece. Perché anche se da poco tempo, provava esattamente le stesse cose del maggiore. Una sensazione nuova per entrambi, è vero, ma la più bella che avessero mai provato.

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Ed ecco qui anche questo capitolo. Beh....penso che ora andrò a letto.Buona notte a tutti. Se riesco aggiorno domani.


You Have Been My Real Cure (Muke)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora