CAPITOLO 6

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-Bene Michael. E' tutto a posto. Quindi ho una buona notizia per te......fra due giorni puoi tornartene a casa visto che sei guarito dal tumore-

Il dottore finì di guardare il braccio di Michael sorridendo prima di uscire dalla stanza, permettendo al maggiore di catapultarsi fra le braccia del minore, che lo strinse lasciandogli un tenero bacio fra i capelli. Entrambi i ragazzi non potevano crederci. Michael sarebbe uscito dall'ospedale e sarebbe tornato a casa. Ma un dubbio sorse nella mente del biondo.

-Mikey ma tu....insomma dove andrai quando uscirai?-chiese staccandosi leggermente dal maggiore

Michael sorrise leggermente prendendo fra la propria mano quella del biondo.

-Io ho diciannove anni Lukey. E l'anno scorso, appena compiuti i diciotto anni..........beh ho comprato un appartamento, anche perché i miei mi hanno praticamente cacciato fuori di casa. Quindi tranquillo. Il posto ce l'ho. Scusa se non te l'ho detto prima-

Luke annuì posando delicatamente le labbra su quelle dell'altro sussurrando un 'ti amo' su di esse che fece sorridere Michael. In quel momento il maggiore si sentiva bene, bene veramente, e non avrebbe mai voluto essere da nessun'altra parte se non lì con il biondo.

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-Sicuro di volermi presentare a tuo padre?-chiese Michael non appena ebbe finito di mettere dentro allo zaino i pochi vestiti portati in ospedale un paio di mesi prima.

Luke annuì sorridendogli, prendendo lo zaino in spalla e la mano di Michael nella sua. Il maggiore gli sorrise a sua volta, avvicinandosi a lui e lasciandogli un piccolo bacio sulla guancia, proprio sulla fossetta. Michael amava le fossette di Luke. Erano qualcosa di incredibile per lui.

-Andiamo?-

Michael annuì stringendo di più la presa sulla mano dell'altro, prima che entrambi uscissero da quella stanza, camminando verso quella del padre del biondo. Luke bussò, ricevendo un "avanti" dalla familiare voce di suo padre e aprì la porta, sorridendo calorosamente all'uomo seduto sul lettino posto al centro della stanza, che ricambiò posando il libro sul piccolo comodino al fianco del lettino. Andrew salutò il figlio notando subito dopo il ragazzo al quale stava stringendo la mano, che entrò seguendo imbarazzato il biondo, il quale gli sorrise. Andrew gli sorrise guardando felice i due ragazzi, soprattutto Luke, al quale luccicavano gli occhi per la felicità. Capì solo ora, vedendo il figlio così felice guardare l'altro ragazzo, che Michael era veramente importante per lui. E ne fu molto più che felice.

-Luke. Non mi presenti il tuo amico?-chiese, nonostante sapesse chi Michael fosse

Luke annuì, camminando verso il letto del padre, posando lo zaino di Michael per terra, stringendo più forte la mano del maggiore.

-Certo papà. Lui è Michael. Michael lui è mio padre-

Michael sorrise in modo imbarazzato ad Andrew liberando la mano dalla stretta di Luke per porgergliela.

-P....piacere-balbettò

-Piacere mio Michael. Sono felice di conoscerti-

Luke li guardò entrambi sorridente mordendosi il labbro guardando Michael così timido e in imbarazzo davanti a suo padre.

-Allora cosa mi racconti di te Michael?-

-Beh.....-il maggiore si grattò il collo-in realtà non c'è molto da dire. Sono il classico sfigato che non è accettato da nessuno e sono venuto qui circa due mesi e mezzo fa per via di un tumore al braccio sinistro e.....beh sono guarito, fortunatamente, ma questo è quello che ho dovuto dare in cambio-rispose facendo un cenno alla manica della maglia che cadeva senza avvolgere niente-mi dispiace se fa un po' ribrezzo-abbassò lo sguardo

Andrew guardò il figlio e capì che Michael non avesse avuto una vita facile in passato. Inoltre percepì immediatamente la timidezza del maggiore. Si sporse per dare una pacca sulla spalla al ragazzo che alzò lo sguardo trovandosi davanti un sorriso molto simile a quello di Luke.

-Non credo che tu sia uno sfigato Michael-disse Andrew-e poi il tuo braccio non fa ribrezzo tranquillo. Inoltre rendi felice mio figlio quindi ti ringrazio molto per questo. Sai Michael non l'avevo mai visto così felice come ora-

Michael guardò Luke, che sorrise abbassando lo sguardo, e rivolse un sorriso ad Andrew riprendendo la mano di Luke fra la propria.

-Siete proprio carini sapete?-

Andrew era intenerito dalla scena. Insomma quei due erano troppo carini. Entrambi i ragazzi arrossirono imbarazzati, sorridendosi però a vicenda.

-Comunque. Ora che farai Michael? Hai detto di essere guarito no?-

-Beh si sono guarito. Andrò a vivere nel mio appartamento-rispose

Andrew si corrucciò un attimo.

-Ma come . Vivi da solo?-

Il ragazzo dai capelli blu annuì.

-Si-sospirò-vivo da solo-

Tutto quello che riuscì a rispondere Andrew fu un "oh". Si perse un attimo nei suoi pensieri ma poi si riprese e sorrise.

-Senti. Ti piacerebbe se Luke venisse a vivere con te?-

Entrambi i ragazzi alzarono lo sguardo sorpresi dalla domanda di Andrew.

-Si mi piacerebbe molto ma.....-

-Papà io non ti lascio qui da solo-Luke lo interruppe

Andrew sorrise scuotendo la testa e posando una mano sulla spalla del figlio.

-Luke ascoltami. Tu sei stato qui per tantissimo tempo e non voglio continuare a rovinarti la vita. Quindi vai con Michael che io starò bene. Potrai venire a trovarmi ma ti voglio vedere solo una o due volte alla settimana eh? Non accetto lamentele. Promesso?-

Luke provò a ribattere lo stesso, ma dopo l'occhiata lanciatogli dal padre, si arrese e annuì, accettando di andare a vivere con Michael. A quest'ultimo comparì un sorriso enorme in faccia e guardò Luke con occhi sognanti. Avrebbero vissuto insieme e per Michael la cosa non poteva essere più fantastica.

Il resto del tempo trascorse molto velocemente e giunta l'ora di andarsene Luke abbracciò il padre, stringendolo a se più forte che potette. In quanto ad Andrew fece promettere al figlio di mantenere la promessa fattagli poco prima. Il biondo lo salutò un'ultima volta e prese in spalla lo zaino di Michael, congiungendo con quest'ultimo le loro mani, e sorridendogli calorosamente mentre lasciavano la stanza e l'ospedale. Appena fuori Michael si guardò in torno inspirando ed espirando l'aria che lo circondava. Luke, nel frattempo, continuava a guardarlo con occhi sognanti. Michael era veramente troppo bello per essere vero. Ritornò alla realtà non appena il maggiore strinse maggiormente la presa fra le loro mani e anche lui si guardò intorno.

-Hey Mikey ma....come facciamo ad arrivare al tuo appartamento?-chiese il biondo

Il maggiore sorrise facendogli segno di frugare nelle sue tasche e Luke, anche se in imbarazzo, lo fece, estraendone un paio di chiavi.

-Ho anche una macchina-sorrise nuovamente il maggiore-ma dovrai aiutarmi a guidarla perché....beh sarà difficile farlo da solo-arrossì

Luke annuì avvicinandosi al viso del maggiore per lasciarli un piccolo bacio che provocò le farfalle nello stomaco di entrambi prima di aprire la macchina e salire.

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Ed ecco qui anche questo. Anche per questo spero che vi sia piaciuto 



You Have Been My Real Cure (Muke)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora