Taikutsu na

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Mark corse più veloce che poté, ignorando i semafori del passaggio pedonale e le altre persone che passeggiavano tranquille per strada. Corse senza mai fermarsi. Una volta che ebbe raggiunto il suo condominio, arrivò di corsa al suo appartamento. Trovò la porta aperta. Entrò e la chiuse dietro di sé, sbattendola. Il suo presentimento era fondato, il mostro si trovava proprio lì. Era sdraiato sopra la sua libreria e tra gli artigli di una mano, reggeva un bicchiere di vino e nell'altra, una bottiglia.

«Wain ga?» (Il vino è già finito?)

Mark s'infuriò a quella provocazione e gli puntò contro la canna della pistola, poi sparò un proiettile. Il mostro balzò sul muro, lasciando il bicchiere di vino sulla libreria e aggrappandosi con gli artigli al muro, in modo tale che stava dando la schiena a Mark. Lui sparò una seconda volta, ma lo mancò. Il mostro si capovolse, in modo tale che ora stava guardando Mark, faccia a faccia. Il suo braccio sinistro e la sua gamba erano contorte in modo disumano. Sparò un'altra volta e il mostro cadde a terra, a quattro zampe. Mark gli sparò ancora una volta e il mostro scartò di lato per schivare il proiettile, poi si aggrappò di nuovo al muro, stando lì a fissarlo. Mark fece un ultimo, estremo tentativo e, pieno di rabbia e rancore, si avvicinò al mostro, puntò la canna della pistola contro la sua fronte e premette di nuovo il grilletto. Nulla. Non successe nulla, perché erano finiti i proiettili. Il mostro rise, rise follemente.

«Feiru!»(Hai perso!)

Mark era furibondo. Usò il calcio della pistola per colpire il mostro, ma quest'ultimo strisciò di lato, afferrando il bicchiere di vino che aveva lasciato sullo scaffale della libreria. Poi glielo gettò contro. Mark riuscì a intercettarlo in tempo per schivarlo, ma non riuscì a schivare in tempo la bottiglia di vino che il mostro gli gettò subito dopo, che lo centrò in mezzo agli occhi. Mark svenne.

Quando Mark riprese coscienza, si trovava faccia a faccia con il mostro. Quest'ultimo era aggrappato al soffitto, le braccia e le gambe flesse ad angolo di novanta gradi, in modo tale che lo potesse guardare. La sua maschera era cambiata di nuovo. Il luminoso sorriso sul lato nero della maschera era scomparso, e una smorfia arrabbiata aveva preso posto su quello bianco. Poi, con una voce cupa e priva della giocosità di prima, disse:

«Omae wa omoshiroku nai.» (Sei noioso.)

Fece un ringhio basso e poi un sibilo. Infine, si avventò su di lui.

Più tardi, quel giorno, la polizia arrivò a casa di Mark, perché i suoi vicini di casa avevano sentito dei colpi di pistola. Mark fu trovato morto, con segni di artigliate su tutto il corpo e la gola squarciata. La causa dell'uccisione, di primo impatto, sembrava essere un grosso animale e l'intero appartamento, le pareti, e persino il soffitto, erano ricoperti di segni di graffi. Solo quando la polizia notò le impronte umane di sangue vicino alla finestra, intuì che l'assassino doveva essere una persona. Dopo una ulteriore ispezione del corpo, fu ritrovato inciso qualcosa sulla fronte di Mark.

«Taikutsu na.»(Noioso.)


Il racconto è finito ma per chi vuole approfondire può trovareil link del video qui sopra o nei commenti.

Mattlo.



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