Midnight: Death is coming. _Sospesa._

Capitolo Terzo

Perché ero l'unica a non emettere luce colorata?
Ingiustizia.

Davanti a me si parava un'enorme sala con una cinquantina di persone sedute attorno a un tavolo. Erano tutte sui vent'anni, tranne l'uomo seduto capotavola.
Egli aveva addosso una tunica lunga fino ai piedi, candida come la neve. Una corta barba bianca e dei capelli a spazzola dello stesso colore contrastavano con gli occhi, color cremisi. Avrà avuto sessant'anni circa, ma il suo fisico era molto curato. Ovviamente, la luce intorno al suo corpo era chiara e abbagliante.
Era una sorta di lampada con le gambe.

Guardai Xena, in piedi accanto a me, che lanciava sguardi fugaci a un ragazzo vestito totalmente di rosso. Aveva uno sguardo molto cupo, e i suoi occhi rimbalzavano da me a Xena ininterrottamente.

-Xena Lancaster, chi è questa ragazza? Dov'è Victoria Wayne?- chiese il vecchio, inarcando il folto sopracciglio.

-Ehm..? A dire il vero, sono io.- ribattei, ancora sull'uscio di quella grande sala e con le mani tremanti. Chi erano tutte quelle persone?

-Tu?- l'uomo rise. -Victoria Wayne discende dalla più importante stirpe di Salvatori che il nostro popolo abbia mai avuto. Tu sei una semplice umana.-

Accanto a me, Xena si fece nervosa.

-Chiedo perdono! Io sono una semplice umana, tu invece sei una lampada con i capelli. A proposito, non è che puoi regolare la luminosità? Sei abbastanza abbagliante.-
Gli occhi dell'uomo fiammeggiarono. Alcuni ragazzi si stavano trattenendo dal ridere, ma altri, come ad esempio Xena, mi guardavano spaventati.
Sul volto dell'uomo prese forma un ghigno che non mi piaceva per nulla.

-Bene. Io sono I., l'Anziano...-

-Sei serio? "Io sono I."? "I am I."? Oh, andiamo. Che fantasia...- risi, e così rise qualcuno.

-Silenzio!- urlò I., mettendo tutti a tacere. -Come dicevo, io sono I., l'Anziano. Credo che tu, piccola insolente, debba sapere un po' di cose riguardo a tutto questo, no?-

Si avvicinò pericolosamente a me, mettendomi una mano sulla spalla.

Le sue dita erano come artigli, facevano male.

Molto probabilmente ero nei guai.
In qualsiasi situazione mi fossi cacciata, I. non mi avrebbe mai lasciata andare.

Ehi!
Scusate se il capitolo è un po' corto, ma... Beh, vedrete nei capitoli successivi ;)
Spero che la storia vi stia piacendo :3