Era l'ora di storia, quella che mi piaceva di meno. Nella piccola aula della Lincoln High noi studenti prestavamo attenzione, o almeno una parte di noi, alla lezione che stava tenendo la signora Moore. Era una donnina bassa e quarantenne, con i capelli castani sempre raccolti in una crocchia e due occhi grigi nascosti dietro ad uno spesso paio di occhiali. Un rossetto rosso le colorava le labbra sottili ma l'unica cosa che attirava sempre la mia attenzione, quando la donna parlava, era il suo neo sotto al naso.
«Bene, prima che suoni la campanella e prima che tutti voi corriate fuori dall'aula ammassandovi come un branco di campre in mezzo ai corridoi,» iniziò squadrando tutta la classe. «vorrei informarvi che formerete delle coppie per un compito.»
La classe sprofondò in un unico brusio: da una parte c'era qualcuno curioso ma dall'altra alcuni alunni si lamentavano per il compito di cui stava parlando la Moore. La donnina zittì tutti alzando semplicemente l'indice e poi, sospirando, fece un sorriso quasi spaventoso. Si alzò dalla sua cattedra e ci girò intorno per poi passare in mezzo ai banchi. Ero seduta in penultima fila, accanto alla finestra, e osservavo la Moore che posava gli sguardi su ogni studente.
«Le decidiamo noi le coppie, ovviamente.» era la capo cheerleader, la ragazza più insopportabile di tutta la scuola. Il suo tono me la faceva collegare ad una gallina. La Moore si fermò di colpo e la fulminò con lo sguardo: «No, signorina Smith. Deciderò io le coppie dato che esigo che siano equlibrate!» impose ritornando ad avere un sorriso inquietante.
Sbuffai e guardai fuori dalla finestra e, dato che la mia classe dava sul capo da football della Lincoln High, guardai una classe fare educazione fisica. Nel frattempo pregavo che la Moore mi mettesse in coppia con una persona intelligente, seria e disposta a lavorare con costanza al compito che ci stava assegnando la donna. Sperai di non finire con una delle cheerleader o con uno dei giocatori di basket che frequentavano il mio corso di storia, qualsiasi altra persona sarebbe andata bene. Così, la Moore tornò alla cattedra e guardò i nomi che aveva sul suo registro e iniziò, a due a due, a nominarci. Io fui una degli ultimi, mentre la mia compagna di banco si lamentò di essere finita in coppia con la capo cheerleader.
«Le ultime due coppie sono: la signorina Queen con il signor Cole e...» la mia migliore amica che per quell'ora si era seduta in una delle prime file, si girò per cercare David Cole. David era il co-capitano della squadra di basket e migliore amico del capitano. I due si guardarono ma Jennifer, la mia migliore amica, si girò immediatamente irrigidendosi. Mancavamo solo io e, purtroppo, il capitano della squadra di basket.
«e l'ultima coppia è formata da Samuel Miller e Keyla Harris.»
Mi girai immediatamente perché sapevo che lui era in una delle ultime file. I suoi occhi color nocciola incrociarono le mie iridi verdi e le sue labbra si innarcarono in un sorriso malizioso. Sgranai gli occhi e ritornai a fissare la Moore che scriveva, alla lavagna, il titolo del compito che avremmo dovuto svolgere. Mi passai una mano tra i capelli neri e mossi e poi sospirai contrariata dalla scelta fatta dall'insegnante. Sentii Samuel dire qualcosa ma non feci in tempo a comprendere ciò che disse al suo vicino di banco.
Quello fu l'inizio di tutto.
NOTE AUTRICE (se mi posso definire così)
E' sulle note di Under Pressure (Queen e David Bowie) che vi annuncio questa nuova storia. Ho iniziato a lavorarci solo qualche giorno fa ma spero che vi piaccia e che faccia molto successo. Attendo con ansia i vostri commenti e, magari, qualche stellina.
Vi auguro una buona serata e vorrei sottolineare quanto è figo Robert Downey Jr. nei panni di Iron Man (perché si, mentre la musica va avanti nelle mie cuffie, guardo Iron Man).
-E
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Qualcosa di nuovo (#Wattys2016) || COMPLETATA ✅
Lãng mạnDAL PROLOGO «e l'ultima coppia è formata da Samuel Miller e Keyla Harris.» Mi girai immediatamente perché sapevo che lui era in una delle ultime file. I suoi occhi neri incrociarono le mie iridi verdi e le sue labbra si innarcarono in un sorriso...