La famiglia Wisper si trasferisce in un piccolo paesino vicino Londra, a causa del lavoro impegnativo del padre. Di conseguenza, si trasferiscono in una nuova casa. Essa, inizialmente, mette terrore a tutti, tranne il piccolo Marcus.
Un giorno, dopo il definitivo trasloco, Celeste Wisper si guarda allo specchio, nella sua nuova stanza. Ma, ad un certo punto, vede un'ombra nera passare dietro di lei. Si gira con movimento scattante, ma nulla, non c'è nessuno. Così, lei stessa dà la colpa alla sua fervida immaginazione.
Nei giorni seguenti, Celeste si lascia andare e riprende tranquillamente la sua giovane vita.
A scuola conosce tante nuove persone e fa amicizia un po' con tutti, i professori la lodano per il suo comportamento giusto ed educato, e in fretta raggiunge uno dei primi posti tra i ragazzi più acclamati e stimati dell'intero istituto.
Per i suoi ottimi risultati, i genitori le regalano un bellissimo carillon, per premiarla di tutto.Quando, per la prima volta, decide di sentire la melodia che compie, è seduta in un morbido cuscino nel bel mezzo della sua camera. Tiene stretta la presa del carillon e comincia a girare la manopola per farlo suonare.
Il suono che emette è molto dolce e melodico.
Ad un tratto, Celeste sente il rumore di una mano bussare alla sua porta.
-Avanti.- dice senza esitare.
Entra in stanza il suo piccolo fratellino Marcus, con un sorriso solare e raggiante.
-È bello, continua.-
La ragazza riprende a girare la manipola e il suono esce fuori delicatamente. Saltano fuori due bambine che ballano, seguendo il tenero ritmo della musica.
-È così bello, tanto da poter ossessionare.- commenta il piccolo.
-Cosa c'è? Come mai ti piace così tanto?-
Il bambino si limita a fare spallucce e tutti e due si lasciano trasportare dalla musica.
Celeste cerca di intravedere qualcosa negli occhi e nello sguardo del fratello, perché curiosa di sapere il motivo per cui riesce a provare più cose di quanto ne provi lei.Successivamente, Celeste prova a smontare il prezioso carillon per cercare qualcosa al suo interno, ma insoddisfatta per i suoi scarsi ritrovamenti, decide di informarsi e di chiedere ai suoi genitori dove abbiano comprato quel giocattolo così carino.
Quando riceve risposta, si affretta e va al negozio.
Entra in quella piccola boutique dallo stile rustico e vintage e si sofferma con lo sguardo in aria, finché non trova il proprietario.
-Buongiorno, signore.- dice per attirare la sua attenzione.
-Oh, buongiorno, signorina. Ha bisogno di aiuto?- chiese l'uomo robusto abbozzando leggermente un sorriso.
-Sì, vorrei cambiare questo oggetto.- risponde con determinazione la ragazza.
L'uomo si alza dalla sedia dietro il bancone e per un attimo Celeste cede il posto alla paura, così sorride timidamente. Poi, quello, si dirige verso destra ed entra in una piccola stanzetta, che di sicuro poteva essere un magazzino. Dopo qualche minuto, ne esce con una scatola in mano.
-Prova.- dice guardando la giovane con aria indifferente.
Celeste apre la scatola, tira fuori il nuovissimo carillon e con timore inizia a girare la manopola.
-È uguale.-
-E per forza, non può essere diverso. Il suono è questo.-
-Allora mi scusi per averle causato disturbo.-
-Di niente, faccio solo il mio mestiere.- affermò quel massiccio gigante.
Celeste stava per uscire, ma le venne una cosa in mente e proprio sull'uscio della porta domandò: -Può divenire un'ossessione?- .
L'uomo si strinse fra sé e scosse il capo.Arrivata a casa, Celeste si gettò nel letto con una certa nonchalance e con il dubbio si addormentò.
Il giorno dopo, si mise davanti allo specchio e cominciò a far suonare il carillon.
Ma, per un'ultima volta, vede passare dietro di lei l'ombra scura.
Si volta e finalmente riesce a guardarla negli occhi. Rimangono per alcuni secondo immobili a fissarsi e il silenzio ormai regna pacificamente.
Celeste si alza e cerca di scappare, ma viene di colpo rapita, risucchiata in un vuoto incolmabile sotto al suo letto.Tempo dopo, il piccolo fratellino Marcus era seduto nel pavimento della stanza girando la manopola del carillon e sorridendo con aria divertita e soddisfatta.
Fine.
*SPAZIO AUTRICE*
È la prima storia breve e horror che scrivo. Spero vi piaccia!
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Il Carillon
HorrorQuesto è un breve racconto inventato interamente da me. La storia è stata realizzata in questo modo, poiché precedentemente l'ho scritta in un tema di scuola. Ragazzi, vorrei semplicemente avvertirvi dicendo che è una storia un po' paranormale, ma...