Capitolo due.

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《Abi, preferisci quello blu o quello rosso?》
Lucille mi aveva invitato a fare shopping con lei quel pomeriggio, e quindi eccoci qua, lei davanti ad uno specchio ed io seduta su una sedia cercando di non addormentarmi. La sera prima ero uscita e avevo fatto leggermente tardi.
《Abigail, ci sei?》disse lei avvicinandosi a me e sventolandomi la mano davanti agli occhi.
《Sì, perdonami Lu, comunque secondo me quello blu ti sta d'incanto, hai una silhouette perfetta e quel vestito te la valorizza ancora di più》cercai di rimediare nonostante non avessi notato come le stesse nessuno dei vestiti. Mia sorella però aveva davvero un corpo perfetto, a volte la invidiavo.
《Tu dici?》sorrise ampiamente alle mie parole ritornando davanti allo specchio con il vestito in mano,《hai ragione, Abi, mi sta davvero bene, lo prendo.》
Finalmente pronunciò quelle due paroline magiche, 'lo prendo', così avrei potuto tornarmene a casa e farmi una bella dormita.
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Il pomeriggio con mia sorella a girare per negozi era stato molto stancante ma fortunatamente avevo appena messo piede in casa mia.
《Sei tornata finalmente. Ab, sei sempre in giro》una voce alquanto famigliare che proveniva dietro di me mi fece sobbalzare di qualche centimetro dal pavimento per lo spavento.
《Jay, come diamine sei entrato?》chiesi stupita di ritrovarlo in casa mia e tirai un sospiro di sollievo nel vedere che era lui, 《mi hai fatta morire dalla paura》aggiunsi tirandogli un leggero pugno sullo stomaco. Lui fece finta di piegarsi in due dal dolore facendomi così ridere alla vista di quella scena talmente finta che avrebbe potuto notarla persino un bambino di tre anni.
《Io ti porto la cena e tu mi picchi? Non si fa, cattiva ragazza》mormorò lui per poi rialzarsi e prendermi in braccio buttandomi sul divano prendendo a farmi il solletico.
《Jake, basta, ti prego》mi dimenai sotto di lui cercando di sfuggire, ma lui era più grande di me ed ovviamente anche più forte.
《Chiedi subito scusa》si fermò un istante per aspettare le mie scuse e io lo guardai negli occhi scusandomi.
《Ecco, così va meglio》si alzò e mi tirò su con lui schioccandomi un bacio sulla guancia,《so dove nascondi la chiave di emergenza》disse ridacchiando per poi dirigersi in cucina.
《Sei un ladro, potrei denunciarti, mi hai anche molestata》lo seguii cercando di sembrare seria il più possibile.
《I ladri molestatori non ti portano la cena》sorrise mentre mi mostrava il tavolo pronto.
Ci sedemmo a tavola ridendo e scherzando tutto il tempo. Jake aveva portato il sushi e ci divertivamo con le bacchette essendo entrambi impediti.
《Comunque l'unica ladra qua sei tu》sentenziò dopo qualche minuto che avevamo finito di mangiare,《la maglia che hai indosso è mia, io te l'aveva solamente prestata per essere cortese》assunse arie da superiore per poi scoppiare a ridere.
《Ma se lo hai detto tu stesso che sta meglio a me》feci il labbruccio e gli occhi dolci cercando di addolcirlo e lui si alzò dalla sua sedia venendo verso di me tenendo lo sguardo sui miei occhi.
《Andiamo a dormire》sussurrò prendendomi a mo' di principessa e dirigendosi verso la camera da letto,《sei leggerissima, vedi di cominciare a mangiare di più》mormorò severamente guardandomi dritto negli occhi per poi posarmi sul letto.
Roteai gli occhi a quelle sue parole, era l'ennesima volta che me lo ripeteva ed io ero già ingrassata di due kg per colpa sua.
Lo vidi cominciare a spogliarsi e così mi spogliai anche io, il nostro rapporto era così bello che riuscivamo a dormire insieme vestiti solo dell'intimo senza mai pensare di andare oltre alle coccole. Si mise sotto le coperte e mi girò le spalle mormorando freddamente 《buonanotte Abigail.》
《E ora che ho fatto?》sussurrai mordendomi il labbro inferiore nervosamente ed avvicinandomi a lui.
《Abigail, dormi, ne riparliamo domattina》ancora quella voce fredda.
《D'accordo, buonanotte.》
Mi misi anche io su un fianco dandogli le spalle e poco dopo riuscii ad addormentarmi.
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《Ab, stai dormendo?》sentii sussurrare, era la voce di Jake, l'unico che mi chiamasse Ab. Mi sforzai ad aprire gli occhi e guardai l'orologio, segnava le 4:15 di mattina, mi girai verso di lui guardandolo con leggera preoccupazione in viso.
《Jay, va tutto bene?》mi misi a sedere stropicciandomi gli occhi per poi posare di nuovo lo sguardo su di lui mentre accendevo la lampadina accanto alla testata del letto.
《Non riesco a dormire sapendo di averti dato la buonanotte in quel modo》mormorò abbassando lo sguardo,《ho anche fatto un brutto sogno, di nuovo.》
《Vuoi parlarmene questa volta?》
Jake faceva incubi in continuazione, lo facevano urlare e piangere nel sonno, ma non riusciva mai a parlarmene.
Infatti anche questa volta ricevetti un no come risposta alla mia domanda.
《D'accordo, vieni qua, va tutto bene》sussurrai cercando di tranquillizzarlo facendogli poggiare la testa sulla mia spalla.
《Ab, puoi cantare per me?》sussurò lui timidamente restando appoggiato alla mia spalla, io annuii e cominciai a cantare una ninna nanna che ricordavo, mia madre me la cantava sempre quando ero piccola.

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