Erano le tre di notte.
Come ogni notte il ragazzo bianco come la neve era sveglio,guardava il soffitto e pensava.
Pensava alla morte.
La desiderava.
Pensava che fosse una liberazione dalla sofferenza.
Iniziò a pensare talmente tanto che gli fece male la testa.
Bussò sua madre.
"Che vuoi?"chiese lui acidamente.
"Sei sveglio?"chiese lei.
"Tu che dici?"disse sbuffando.
"Posso entrare?"chiese lei aprendo la porta.
"Lo stai già facendo."rispose lui.
"Che fai?"chiese dolcemente sua madre fingendo un sorriso.
"Niente."rispose il ragazzo bianco continuando a fissare il soffitto.
"Sicuro di star bene?"gli chiese preoccupata.
"Mamma,vattene."sussurrò lui.
Lei lo guardava confusa,non sapeva cosa stesse succedendo a suo figlio,era sempre in camera,mangiava poco,non le parlava,non lo riconosceva più.
"Ho detto di andartene!"gridò lui.
La madre sospirando uscì dalla camera e chiuse la porta.
Dominik distolse lo sguardo dal soffitto e si alzò dal letto.
Accese una sigaretta e iniziò a fumare,una lacrima gli accarezzò il viso,non sapeva esattamente il perché.
Una lacrima.
Due.
Tre.
Quattro.
Tante lacrime caddero dai suoi tristi occhi scuri,e scoppiò in un pianto disperato.
Lanciò la sigaretta ancora accesa a terra,prese la lametta e iniziò a farsi accarezzare i polsi.
Tornò a pensare alla morte,in quel momento lui voleva solo morire.
Non capiva il motivo di quella sua tristezza.
Tanto sangue uscì dai suoi polsi,gli colò sulle braccia,e lui non riusciva a smettere di piangere.
Fece tagli più profondi,e gli uscì ancora più sangue.
Smise di piangere.
Gettò la lametta.
Guardò a terra,era pieno di sangue.
Corse in bagno,accese la luce,aprì il rubinetto,si sciacquo e disinfettò i polsi,spense la luce e tornò in camera come se nulla fosse.
Si infilò sotto le coperte,spense la luce e chiuse gli occhi.
Voleva dormire.
Voleva dormire e non risvegliarsi mai più.
