Dal monte Fato non fuoriusciva più quel fumo cinerio, stavo osservando quel tetro paesaggio da ore, immobile dinanzi al davanzale della mia nuova stanza.
Le persone a Gondor erano terrorizzate. L'attacco degli orchi aveva distrutto la popolazione e quel poco di gente che era rimasta incolume piangeva i propri cari, vivi o morti. La città era senza difese, tutti i soldati si erano recati dinanzi al nero cancello per combattere per l'ultima volta contro Mordor.
Mi sentivo indifesa, debole e incapace di poter fermare ciò che stava accadendo. Desideravo aiutare i feriti insieme alle altre persone, ma purtroppo non riuscendo a tollerare tutto quello strazio ero ritornata nella mia camera che mi era stata gentilmente offerta dagli abitanti della città bianca.
Ero giunta a Gondor insieme ad Eowyn poiché avevo condiviso la sua folle decisione di combattere. Pensavo che tutto si sarebbe risolto diversamente, ma la situazione si era complicata ed i miei amici si trovavano dinanzi a una battaglia che non potevano certo vincere.
Osservai per l'ultima volta il monte fato, e la valle oscura che lo circondava, in seguito rientrai in camera e mi sedetti sul letto.
Gandalf mi aveva portato con sé, poiché gli orchi avevano sterminato la mia famiglia. Cercavo un posto sicuro dove abitare, ma di sicuro non c'era più nulla.
Avevo seguito la compagnia poiché speravo di poter trovare riparo a Rohan, ma il destino mi aveva portato in questa città, ad aspettare con ansia che l'ultima battaglia si concludesse.
L'aria era fredda e il vento soffiava forte per le vie disabitate della cittadella. Chiusi gli occhi e sospirai il mio cuore stava scoppiando, ero terribilmente in ansia.
Senti un forte boato, ma rimasi immobile, cercando di non farmi prendere dal panico. Questo rumore venne seguito da uno più forte e da un altro più forte ancora, finché alla fine si aggiunse a quel tremore rumoroso le urla delle persone.
Serrai gli occhi. Forse era tutto finito. La nostra fine era giunta, tremavo e non capivo. Le persone sembravano gridare di felicità. Cosa stava accadendo!?
Riaprí gli occhi e non vidi più l'alto monte Nero. Niente fumo, niente ombra.
Ero sbalordita. Mi alzai dal giaciglio e per inerzia mi avvicinai alla finestra.
《Sauron è stato sconfitto》
Sì gridava.
《Ce l'hanno fatta》
Osservai per un po il monte poi come stavano facendo tutti i cittadini mi avvicinai velocemente alle mura di Gondor.
C'era una confusione terribile. Le strade che prima erano vuote ora erano piene di gente. Non potevo passare, ero costretta a spingere tra la folla per poter sapere anche io le novità.
《Rimanete sereni. Non dovete aggirarvi presto i soldati ritorneranno》 Erano stati inviati alcuni uomini anziani per vedere ciò che era realmente successo. Le persone fremevano dalla voglia di rivedere i propri cari, di saperli vivi e sani. Ed anche io desideravo rivedere i miei amici, ero molto preoccupata per loro.
Dopo mezz'ora i cancelli si aprirono e iniziarono a entrare le armate di Gondor. Vi erano pochi ragazzi, ogni qual volta qualcuno si avvicinava la gente tra la folla gioiva o piangeva. Rimasi ad osservare le persone per diverso tempo, ero sempre più agitata. Ogni qual volta qualcuno entrava dal cancello cercavo di oltrepassare la folla per poter scorgere i miei amici ma nulla. Le persone piangevano dinanzi i corpi di uomini morti o feriti. Tutto ciò mi stava mettendo paura. Tutto ciò mi stava facendo riflettere. I miei amici dove erano?. Dov'era Gandalf? ... Dov'era ... Lui?
Nella mia testa per un momento permeó il pensiero che forse loro non sarebbero ritornati. Forse erano stati uccisi dagli orchi.
《No》dissi decisa scuotendo la testa. I miei occhi erano lucidi. Avertivo le lacrime e stavo cercando di trattenerle. Rialzai lo sguardo. Ancora feriti, gente estranea. La folla era aumentata e molti iniziavano ad esultare, mi avvicinai alle grande mura bianca, cercando di tener fermo il mio mantello mosso dal vento.
《Sono rientrati tutti》 si sentì dall'alto. Quella notizia non rallegró ne me ne altre donne.
《No》 riuscivo a dire solo quella parola. Strinsi i pugni, sentivo un vuoto profondo dentro il mio cuore. Non era possibile.
Osservai qualche istante la recinzione, guardando gli uomini mentre chiudevano le porte.
Le strade erano piene di gente, lentamente la oltrepassai piangendo disperata. Vaga un po finché alla fine raggiunsi i sotterranei del palazzo dove c'erano i feriti.
Mi trovavo con Eowyn. Lei era ancora addormentata. Le strinsi la mano tristemente e mi chinai per guardarla meglio, cercavo in tutti i modi di non abbattermi totalmente anche se non ce la facevo.
Rimasi ferma per un po mi rialzai solo quando udì delle voci in lontananza.
Quel suono era familiare. Mi avvicinai all'uscita della sala e quando vidi spuntare Gimli da lontano il mio cuore sobbalzó dalla felicità.
《Sei vivo》Dissi incredula piangendo.
Lo raggiunsi raggiante e lui mi sorrise e mi abbracció.
《Certo ... cosa ti aspettavi. Noi nani siamo forti》 gli sorrisi e asciugai le lacrime che mi erano spuntate per la gioia.
《E lui dov'è? 》chiesi in seguito preoccupata. Lo guardai negli occhi.
《Dov'è ... 》alzai lo sguardo ed intravidi gli occhi azzurri dell'elfo.
《Legolas》dissi con le lacrime agli occhi. Gli corsi incontro, lui mi sorrise e mi accolse tra le braccia, ma io in quel momento incrociai le mie labbra alle sue con brama, stringendolo forte a me per paura di perderlo ancora.
《Lo dovevo fare. ... almeno una volta nella vita》gli sussurai tra le sue labbra.
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Inverosimile
FanfictionUna giovane dopo la fine della guerra dell'anello viene adottata dalla famiglia di re Elrond. Vi saranno alcune situazioni che porteranno la giovane ad allontanarsi da Ilmadris e seguire in viaggio i suoi cari amici (Legolas e Gimli). Non tutto sarà...