Senza nemmeno rendermene conto avevo cliccato il suo nome tra i numeri di telefono e ora ero in attesa che rispondesse.
Dopo tre squilli rispose. Non gli lasciai nemmeno il tempo di salutarmi.- Sto andando al tuo appartamento.
- Cosa è successo?Mentre aspettavo che il treno mi portasse a destinazione gli occhi incominciarono a bruciare. Le lacrime stavano tentando di uscire e non potevo scoppiare a piangere in mezzo alla folla del treno.
- Laine?
Ancora la sua voce.- Ancora un litigio, me ne sono andata.
- Arrivo da te.
- No tranquillo, volevo solo avvertirti che stavo andando all'appartamento.Chiusi così la chiamata. Dovevo rimanere da sola.
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Appena arrivata in casa, quell'appartamento che mi sembrava più casa della mia vera, buttai il borsone in terra e mi buttai letteralmente sul divano, coprendomi con la coperta che Aiden aveva lasciato l'ultima volta.
Sentii rigarmi la guancia. Non volevo piangere, non volevo essere debole, ma in quel momento non riuscivo proprio a smettere.
POV AIDEN
Dopo aver chiuso la chiamata con Laine, presi i primi vestiti che mi capitarono dall'armadio, e uscii di casa.
Dissi a mia mamma che sarei stato da amici. Lei non si poneva problemi.Andai in stazione e presi il primo treno per arrivare da lei. Aveva bisogno di qualcuno accanto.
Inserii la chiave nella serratura, sapendo che probabilmente si era dimenticata di chiudere, e infatti varcai la soglia e dirigendomi in salotto.
Laine se ne stava appollotolata sotto il piumone. Sembrava addormentata.Mi mossi silenziosamente verso di lei, e quando le accarezzai una guancia, alzò di scatto il volto, bagnato dalle lacrime, spaventata.
- Che ci fai qui?
- Te l'ho detto che sare venuto da te.La strinsi tra le braccia, volevo farla sentir bene.
La sua schiena fu riempita da lievi singhiozzi fino a diventar sempre più forti.
Cercai di coccolarla, dovevo proteggerla.POV LAINE
Quando aprii gli occhi capii di essermi addormentata tra le braccia di Aiden dopo aver pianto non so per quanto.
Eravamo ancora sul divano e quando sollevai lo sguardo capii di essere accovacciata su Aiden, il quale si era addormentato.Gli accarezzai i capelli, tanto morbidi, al che schiuse gli occhi, inchiodandoli nei miei.
- Ehi.
- Ehi.Ci soffermammo a queste due parole, semplicissime, ma che erano fondamentali per noi.
Si mosse verso di me lasciandomi un piccolo e tenero bacio sulla tempia.
Mi sentivo a casa ora. Forse era l'appartamento o forse era lui.Quella sera il mio telefono non la smetteva di squillare, ma non volevo rispondere. Non mi importava.
- Vuoi restare qui?
- Si. Tu vai pure a casa, ora sto meglio.
- Non sei brava a mentire. E poi voglio restare qui.
- Va bene.Preparammo delle piadine per la nostra cena e poi ci sedemmo a vederci un film con Brad Pitt.
Lì in quel momento, con la testa appoggiata alla sua spalla, il suo braccio attorno alla mia vita, con la coperta che ci riscaldava, mi sentii in pace.Verso mezzanotte una volta finito il film decidemmo di andare a dormire.
Non avevo mai dormito con lui, tranne quella volta che aveva voluto regalarmi una gita per farmi sentire viva.