|Capitolo 8|

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Pov Zayn》
Con un calcio, chiudo lo sportello della mia auto. Sono le otto e cinquanta e mi trovo poco più lontano dalla casa del mio angelo.

Dalla mia giacca tiro fuori un binocolo e la polaroid, pronto per vedere di nuovo la mia bambina e scattarle qualche foto.
Mettendo davanti al mio viso il binocolo, indirizzo lo sguardo verso la finestra della sua camera. Le luci sono spente. Con lentezza, scendo con lo sguardo verso il piano inferiore.

Ad un tratto, vedo una macchina posizionarsi sul vialetto di casa della mia baby girl.
L'idea di un ragazzo che non sia io aspettare la mia bimba per un appuntamento, mi fa stringere le mani in due pugni e digrignare i denti.

Ma appena vedo scendere dal lato del guidatore una ragazza, mi tranquillizzo del tutto, tirando un sospiro di sollievo, sciogliendo i pugni.
Ma la tranquillità dura solamente per un paio di secondi.

"Porca troia".
Ecco cosa esce dalla mia bocca; sono incantato.
Gli occhi spalancati, le labbra socchiuse e il respiro smorzato per opera del mio splendore.
Dio, è così fottutamente perfetta.

Con il binocolo, punto lo sguardo alla mia bambina.
La sua amica in questo momento le sta spalmando un gloss sulle labbra. Involontariamente, comincio a mordere ferocemente il mio labbro inferiore.

Immagino io e la mia bambina fare l'amore, mentre le bacio e mordo quelle labbra carnose e mentre la tengo sotto di me, esausta e con la fronte imperlata di sudore.

Passandomi una mano sulla fronte, rilascio fuori un lungo sospiro. Sto diventando ancor più pazzo.

Senza perder tempo, comincio a scattare molteplici foto alla mia piccola, finché non sale in macchina con la sua amica.
Velocemente salgo anch'io nella mia porsche e mantenendo una certa distanza, le seguo.

Arrivato a destinazione, noto che mi trovo davanti a una villa da dove proviene della musica udibile anche da fuori. Sicuramente una festa.
All'inizio amavo le feste, adesso le odio. Gente che vomita, corpi sudati che si strusciano, musica a palla, alcohol...Sono un fottuto genio.

Un'idea mi piomba in mente, facendomi sorridere sornione.
Facendo un inversione a U, mi dirigo verso un negozio di costumi poco più lontano dalla villa. Arrivato a destinazione, con passi veloci mi avvio verso il negozio.

La boutique è piena zeppa di costumi, trucchi e maschere.
Velocemente osservo tutte le maschere, finché ne prendo una.
È perfetta, nera con rifiniture oro. Giunto alla cassa, noto che non c'è nessuno. Dopo qualche minuto, da uno sgabuzzino esce fuori una signora.

"Finalmente!" Dico, sfacciatamente.
Lei, ignorandomi, comincia a levare varie etichette dalla maschera.
Innervosito, batto un pugno vicino al braccio della signora, e con tono roco e minaccioso le sussurro all'orecchio "Ora mi senta. È da un secolo che la aspetto qui ed io avrei degli affari da sbrigare, quindi muova le sue fottute mani e faccia in svelta, cazzo!".
Lei, visibilmente impaurita e tremante, mi porge la maschera dopo qualche secondo e dopo averle lasciato qualche soldo sul bancone, abbandono l'edificio.

Risalito in auto, accendo velocemente il motore e come un pazzo guido verso la villa in cui si tiene la festa.

Arrivato, scendo e per il nervosismo accendo una sigaretta. Lasciando cadere la testa all'indietro e chiudendo gli occhi, mi lascio cullare dalla nicotina.
"Speriamo sia una buona idea, questa della maschera" Penso, mentre soffio fuori il fumo dalla mia bocca.

Dopo altri tre tiri, lascio cadere la sigaretta a terra e dopo averla schiacciata con la punta del piede, prendo la maschera e mettendomela, mi ripeto tra me e me "Ce la posso fare", prima di avviarmi verso l'ingresso della grande casa.
To be continued》

Nota autrice》
Wee ragazze!
Rieccomi qua con un nuovo capitolo, spero vi piaccia.
Mi scuso in anticipo per gli errori, ma anche questa volta non ho avuto tempo di correggerli.
E niente, vi dico che nel prossimo capitolo succederanno un po' di cosette, ehehe.
Al prossimo aggiornamento, Roberta xx

Demons::zjm (#wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora