«Questo è l'accordo che vi proponiamo».
I miei occhi cerulei ancora fissi in quelli scuri del mio carnefice, mentre le sue parole riempiono ogni angolo della mia mente. Ma non della mia anima. La mia anima è persa nell'oceano, in quel mare che si agita dentro di te, che si infrange all'interno delle tue iridi. Limpide, come i cieli d'estate che sovrastavano il mio villaggio, prima che la guerra mi plasmasse.
Pace. Ecco cosa ho ritrovato nel tuo sguardo. Quella pace che credevo di aver perso per sempre. Quell'anima che credevo di aver perso per sempre. Mi sono smarrita e ritrovata dentro di te.
Ed ora eccomi qui, dinanzi al mio carnefice. Perché non ha importanza ciò che sceglierò. Muoio in questo momento, in questo mio esitare. E vorrei solo che tu fossi qui, vorrei poter incrociare il tuo sguardo, un'ultima volta. Ritrovarvi in esso la pace che anelo. Perché ho paura. Anche se il mio cuore è calmo, il mio sguardo deciso, i miei muscoli rilassati, io ho paura. E solo tu sapresti scorgere questo mio terrore dietro questa falsa tranquillità. L'hai detto tu stessa, tu sei un'ipocrita ma a me spetta il titolo di bugiarda. Eppure, con te, non ci sono mai riuscita. Con te, sono sempre stata sincera.
Ti ho lasciata al campo per proteggerti, per non doverti perdere. Ma sarai tu a perdere me. E mi chiedo se ti mancherò come tu mi saresti mancata, se vivrò nei tuoi incubi peggiori o nei tuoi più dolci sogni. Se mi cercherai tra le rughe degli alberi, nell'incresparsi delle acque, nel dolce piegarsi degli steli d'erba. Se udirai la mia voce nel canto del vento, se incrocerai il mio sguardo, mentre volgerai i tuoi occhi verso il sereno cielo.
Mi chiedo se mi perdonerai.
Perché io, giuro, ti avrei perdonato tutto. Ti perdonerei tutto. Perché io sono rinata in te, in quel tuo oceano indomabile. E potrei perdonarti tutto, perché tu hai ridato un senso a questa mia esistenza.
Vorrei solo poter essere forte. Mi basterebbe averti al mio fianco, per poterlo essere. Perché tu sei la mia forza. Ma sono sola, su questa vetta. A questo bivio. E ho paura. Perché sto per morire e non potrò dirti addio.
Perché devo scegliere, tra testa e cuore. Scegliere se sacrificare il mio popolo o la vita che mi hai donato. Se sacrificare te.
Se solo tu fossi qui, se solo ci fossi.
Ma sono sola e la notte non mi è mai parsa così buia e fredda.
E da codarda, scelgo. Illudendomi che tu avresti preso la stessa decisione.
Ma so, in cuor mio so, che tu avresti scelto più saggiamente. Perché tu sei più forte di me.
Torniamo al campo, ricoperti di sangue e terra. Ti vedo, in lontananza, il tuo sguardo che mi attende, tu che mi attendi. E mi sento sporca, dinanzi a te, e non per questo fango che mi ricopre il viso o per questo liquido vischioso che macchia la mia pelle. Mi sento sporca a causa di quella mia scelta mancata, di quel mio coraggio spento, di quella mia rinata codardia.
E ammetto il mio peccato, legando il mio sguardo al tuo.
E vedo il cambiamento, in quelle tue iridi limpidi. Vedo l'oceano divenir tempesta.
E in quelle acque agitate e predatrici, che la mia anima annega.
Nei tuoi occhi, io trovo la mia morte.
Se solo fossi stata più forte.
Se solo lo fossi stata.
Se solo...
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Oceano di morte
Fanfiction«Questo è l'accordo che vi proponiamo». I miei occhi cerulei ancora fissi in quelli scuri del mio carnefice, mentre le sue parole riempiono ogni angolo della mia mente. Ma non della mia anima. La mia anima è persa nell'oceano, in quel mare che si ag...