Alexis stava seduta al bancone di un normalissimo pub di New York e, in tutta tranquillità, sorseggiava il suo whiskey appena ordinato. La musica rimbombava forte nelle sue orecchie, impedendole di intraprendere una qualsiasi conversazione con una qualunque persona che si fosse interessata a lei. Il contenuto del bicchiere, ogni volta che lo deglutiva, le bruciava la gola ed, riscaldandola dall'interno, i suoi occhi erano fissi nel vuoto e la sua mente viaggiava verso i chiari orizzonti di Rotterdam.
Le gambe erano accavallate e i gomiti appoggiati sopra il piano, di legno, laccato di un nero lucido, quando una voce la richiamò dai suoi pensieri.
《 Ciao. 》Il ragazzo dai capello biondi e ricci la stava guardando con curiosità mentre le si sedeva accanto.
《 Il posto era libero, vero? 》
Alexis alzò il volto verso la fonte di quella voce roca e profonda che lasciava intendere una risatina sincera.
《 S-Si.. Era libero. 》 Balbettò imbarazzata, iniziando a picchiettare nervosamente le unghie sulla coscia. Il ragazzo le sorrise ed ordinò una birra, per poi tornare a guardarla sempre incuriosito dal suo buffo colore di capelli.
《 Sono nuovo qui, speri di aver scelto un bar con una buona qualità prezzo.》 Si sporse per sussurrarle, facendole una smorfia speranzosa.
《 Stai chiedendo alla persona sbagliata, sono tornata da poco qui.》Si portò una ciocca di capelli dietro l'orecchio, fissando gli occhi nel contenuto trasparente del proprio bicchiere.
《 Avrò modo di verificare, allora. A New Orleans costa tutto di meno.》 Lui annuì, tornando dritto sul proprio sgabello, prendendo il boccale rd iniziando a bere la birra.
《 New Orleans... Ci sono stata. 》 Gli rispose, portando il bicchiere alle labbra, bevendone velocemente il contenuto. Una volta finito, si passò il dorso della mano sulla bocca.
《 Alexis, piacere. 》
《 Andrej Oliver, ma puoi chiamarmi come preferisci.》 Le sorrise e le porse una mano, con un sorriso.
《 Alexis? È un nome Europeo.. Nordico? 》 Le domandò, continuando a mantenere quel dolce sorriso.
《 Vada per Oli. 》 Gli strinse velocemente la mano, così da poter poi riportare la mano in tasca.
《 Sono Olandese, credevo che si fosse capito dal mio accento.》 Ricambiò il suo sorriso, divenendo leggermente rossa.
《 Non sono molto esperto.》 Ammise con un sorriso sghembo ed imbarazzato.
《 Bhe, non abbiamo origini troppo distanti, sono Polacco. 》 Ridacchiò e portò di nuovo la birra alle labbra.
《 Polacco? Avrei dovuto capirlo dal tuo nome.》 Alexis girò il corpo verso di lui e mise il gomuto sopra il bancone, appogiando la guancia contro il palmo aperto della mano.
《 Raccontami qualcosa della Polonia, dai.》
《 Sono andato in Germania a 17 anni, non torno a Varsavia da un bel po'.》 Dalla sua espressione si poteva benissimo intuire che stava cercando di ricordare quanto poteva della sua infazia, ma i suoi occhi divennero tristi al contrario del sorriso che permaneva su quelle labbra.
《 Cosa vorresti sapere, esattamente?》
《 Qualsiasi cosa. Ho girato diversi posti, ma mai la Polonia.》 Fissò Oli, un piccolo accenno di sorriso sulla propria bocca.
《 Bhe.. Varsavia è molto colorata.》Si mise a ridere, una risata così pura e contagiosa che per Alexis fu difficile trattenersi.
《 Ci sono molte casi tipiche e dai colori vivaci e differenti. Alcuni edifici sono simili a quelli russi, mentre altri sembrano quasi.. medievali. Non so cosa dire, mi dispiace. 》Oli si morse il labbro inferiore, guardando per aria alla ricerca di altri dettagli da descriverle.
《 È molto bella, dovresti andarci un giorno. 》 Alexis, che ancora si stava trattenendo dal ridere, si schiarì la voce, cercando di non farglielo notare.
《 Un giorno ci andrò di sicuro, sembra essere stupenda.》
《 Lo è. 》Annuì con un sorriso, guardando i capelli della ragazza che stava di fronte a lui.
《 Come mai hai scelto questo colore?》
《 Questo verdino... blu? Volevo nascondere il mio colore naturale e... Bho, gli ho scelti a caso e mi piacciono. 》 Gli rispose, incrociando gli occhi e guardandosi la frangetta che le copriva la fronte.
《 E come mai volevi nasconderlo? Di che colore erano? Sono convinto che ti stessero comunque benissimo! 》
《 Erano bianchi.. Ed ero troppo riconoscibile. 》 Alexis si strinse nelle spalle, tornando a guardarlo ed arrossendo per quello che le aveva detto.
《 Non per fare il guastafeste, ma una ragazza con i capelli platino è più comune di una con i capelli verde acqua. 》 Oli scrollò le spalle, alzando i palmi delle mani in segno di scuse.
《 Mi facevano ricordare anche cosa io fossi, allora li ho tinti. 》 Alexis si mise a grattarsi il collo, sorridendogli in modo imbarazzato.
《 Cosa... Fossi? 》 La guardò confuso, senza capire il significato dietro alle parole della ragazza dai capelli variopinti.
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Un Piccolo Peso Sui Polmoni
ParanormalNarra la storia di questi due ragazzi incontratosi per caso in un locale. Alexis, piccola e dolce ragazza olandese di 19 anni dalla doppia personalità. Andrej, premuroso ed affettuoso ragazzo polacco di 25 anni. Non sanno cosa gli attenderà in que...