Capitolo 9

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Erano ritornati in hotel verso sera ed erano tutti andati a dormire ancora sconvolti dagli avvenimenti della giornata.

Era molto tardi quando Angie si svegliò con una brutta sensazione. Sapeva di aver accompagnato Harry in camera sua e di averla controllata da cima a fondo, il problema era che non sentiva nessun rumore proveniente da quella stanza, c'era troppo silenzio pur essendo le due di mattina così si alzò ed uscì dalla sua camera ed iniziò a bussare alla porta di quella di Harry.

Nessuna risposta.

Aprì la porta con la chiave magnetica che si era fatta dare il giorno della registrazione all'hotel ed entrò.

Il letto era vuoto e il suo cellulare non c'era.

Perfetto.

C'era solo un posto dove poteva essere.

Tornò in camera sua e si cambiò velocemente, doveva andare a recuperare una popstar dalla discoteca più "In" della città.

Arrivò poco dopo e lo vide subito. Ubriaco marcio ballava al centro della pista, si muoveva sgraziatamente ed era circondato da persone più sgraziate di lui.

<<Harry andiamo>> gli disse, afferrandolo per un braccio dopo esserglisi avvicinata.

Lui si girò verso di lei.

<<No, voglio restare qui>> biascicó cercando di liberare il suo braccio da quella presa ferrea.

<<Andiamo>> disse lei aumentando la presa e girandosi per andare verso l'uscita.

<<Lasciami>> disse continuando a provare a liberarsi <<Io resto qui con i miei amici>>

<<Muoviti!>> s'impose Angie e lo trascinó fino all' uscita del locale spintonando le persone senza farsi vedere dai paparazzi.

Lo costrinse a salire sul primo taxi libero e lo portó fino in hotel.

<<Non voglio andare in camera>> piagnucoló Harry barcollando, non riusciva nemmeno a reggersi in piedi da quanto era ubriaco.

<<Cammina>> disse la ragazza, continuando a trascinarlo.

<<Non voglio>> rispose e provò a fermarsi.

Lei continuó a camminare e a portarselo dietro, come se fosse un sacco dell'immondizia, incurante di quello che lui diceva.

Arrivarono davanti alla camera del ragazzo e lei lo fece appoggiare al muro per evitare che cadesse mentre prendeva la tessera magnetica.

Lui la guardò.

Aveva gli occhi velati a causa dell'alcool ma riusciva a vedere perfettamente la sua mano che prendeva la chiave ed apriva la porta ed il suo viso impassibile.

Era così bella.

Angie lo prese per un braccio, lo trascinò in camera e lo fece appoggiare al muro di nuovo.

Così perfetta.

Si staccó dal suo appoggio momentaneo e le si avvicinó.

Lei si girò a guardarlo.

<<Sei così bella>> disse sporgendosi verso di lei <<Ed io ho così tanta voglia di baciarti>>

Si chinó su di lei e lo fece.

Fu un bacio diverso da quelli che lui dava di solito. Era abituato a dare e ricevere baci pieni di passione che chiedevano di più, invece quello era lento e pieno di significato, intriso di tutto ciò che aveva provato negli ultimi tempi: rabbia, paura, disperazione, gelosia, tristezza, sconforto, solitudine, stanchezza, fastidio ma anche dolcezza, felicità, calma e protezione.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 26, 2019 ⏰

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