In morte di un fratello

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Una foglia.

Un'altra.

Sembrano infinite.

Continuano a cadere.

Le foglie dai più vari colori si accumulano ai piedi dell'albero.

Rosso fuoco, tiziano, arancione, giallo spento ma anche acceso.

Sono i colori che cospargono il prato.

Il grande parco di Hogwarts è un tripudio di colori.

L'autunno.

Stagione unica.

Tutto è normale.

Questo è solo un altro anno dopo tanti altri uguali.

Sarebbe bello se fosse così.

Peccato che gli ultimi anni non siano statti proprio normali.

Sono morte solamente un numero spropositato di persone.

Che vuoi che sia.

In fin dei conti Hogwarts non è stata distrutta e ricostruita.

Noooo.

Sono successe anche altri miliardi di cose, troppe per essere qui riportate.

Ma ormai è acqua passata.

Si va avanti comunque.

Il parco è pieno di ragazzi che giocano, scherzano studiano, si raccontano le proprie vacanze e si allenano per i provini di Quidditch che si terranno tra pochi giorni come massimo.

Dal lago nero provengono degli schizzi che bagnano tutti gli studenti che si sono seduti sulle sue sponde.

Tutto normale insomma.

Anche dentro al castello è tutto come prima della guerra.

La sala grande, le aule, il laboratorio di pozioni, la biblioteca, i vari dormitori.

Non è cambiato nulla.

Girando per la scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, l'unico cambiamento che si può trovare sono delle targhette con dei nomi scritti sopra.

Per esempio la sala grande ne è piena.

Sono i morti della battaglia di Hogwarts.

Morti dove hanno imparato a combattere.

I primi amori restano ancorati a quelle targhette come le ultime parole.

"Corri, qua ci..."

"Non dimenticarmi"

Sono tra le più comuni.

Ma nella loro semplicità si legge la vita di una persona.

Le date di fianco ai nomi rendono non rendono neppure l'idea di tutte le giovani vite che sono state troncate.

(1951-1998)

(1978-1998)

(1957-1998)

(1974-1998)

Sono solo pochi esempi.

Le targhe di una vittima e di un assassino sono una di fianco all'altra.

Perché in fondo negare ai "cattivi" un po' di civiltà?

Loro non l'hanno avuta nei confronti dei loro avversari.

Allora faremo in modo che noi sopravvissuti siamo umani nei confronti dei nostri avversari anche se morti.

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