"Chi ama i libri li tratta con cura. A vederli sembrano appena usciti dal negozio, le pagine non sono spiegazzate o rovinate in qualche modo".
Non si potrebbe dire una cosa più sbagliata di questa. I miei libri preferiti si riconoscono subito guardando la libreria. Saltano subito all'occhio perché sono consumati, le copertine non sono del tutto integre e le pagine hanno parole cerchiate e frasi sottolineate.
I libri non si leggono, si vivono.
Non si possono prendere in mano solo una volta perché, seppur si legga tutto, molti particolari si tralasciano, le sfumature vengono schiacciate dal "generale".
Un buon libro non si rivela mai tutto subito ma la sua storia rimane sempre avvolta da una leggera oscurità. Questo fa sì che, ogni volta che lo si rilegge, ti sorprenda arricchendosi di dettagli.Inoltre i personaggi non si conoscono semplicemente leggendoli, ma immedesimandosi nelle loro vicende, condividendo con loro gioie e dolori. Dei personaggi ci si affeziona, diventano parte di te e le loro azioni finiscono per influenzare le tue.
E non " muoiono" dal momento in cui chiudiamo il libro e lo appoggiano sul comodino, ma continuano a vivere in noi.Purtroppo oggi non si legge più. Si preferisce la televisione e il computer per svagarsi dalla monotonia giornaliera. Per rilassarsi si scelgono passatempi che richiedono il minimo dell'impegno cognitivo. I libri ormai sono cose passate, "vecchie" e se vengono letti ora lo si fa tramite "e-Book".
Sinceramente io di " Book" ci vedo molto poco. Purtroppo molti non conoscono l'emozione di toccare un libro, di sfogliare le pagine e venir avvolti dal loro profumo.Quindi, tornando alla frase iniziale, direi piuttosto che:
"chi legge i libri li tratta con cura",
" chi li ama li vive"