1. All start there...

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Camille POV

Siamo nel bel mezzo di giugno, e una estate soffocante come non se ne vedeva da anni e io sono seduta in giardino sulla sdraio aspettando di morire soffocata, o almeno e cosi che la vede il mio subconscio.

Le ragazze sono gia partite in vacanza ed io sto ancora aspettando quel famoso viaggio che mia madre e mio padre avevano annunciato da tempo e che sembrava non voler arrivare mai, finche mia madre senza se e senza pero, circa 5 minuti fa, mi avviso che fra 2 ore partivamo per le Hawaii e che dovevo sbrigarmi a fare le valigie.

<<mamma sono una donna ora spiegami come cazzo faro' a preparare le valigie in meno di 2 ore!!!!!>>

Questo fu tutto quello che riusci a dire prima che mia madre cominciasse a fare razzie di vestiti dal mio armadio, buttando tutto quello che trovava dentro la mia valigia senza neanche controllare se aveva separato i capi invernali da quelli estivi.

<<Tesoro non abbiamo tempo di perderci in litigate ora... vuoi andare si o no alle Hawaii?!?!se no guarda che mollo tutto e ti lascio qui a morir di noia per tutta l'estate a casa di tua nonna>>

Mi rispose lei di tutto tono marcandosi in faccia una sorta di smorfia che descriverei tra lo strafottente, la minacciosa e la divertita.

  << Ti prego... ma che paura!!! Tanto lo sappiamo tutte e due che se resti nella stessa stanza con papà e Ken rischi di diventare pazza...>>.

Tanto per precisare Ken e quel cretino del mio fratello di 10 anni che si diverte a rifilarmi cose tipo non so, i suoi 2 topini Checca e Scriccio nel letto mentre dormo!!! Oppure che l'estate scorsa fece scappare a gambe levate un ragazzo col quale mi ero appena messa insieme dicendogli che mi eccito a guardare gli episodi di peppa pig e che se si metteva con me rischiava di perdere le palle per via della mia collezione di piraña assassini!!!!

Comunque dopo mezzora di litigate con mia mamma su cosa mettere o non mettere in valigia, sono pronta e in viaggio verso l'aeroporto.

Dopo 1 ora di guida finalmente arrivammo all'aeroporto dove una voce robotica (prendete ad esempio Siri) ci stava avvisando dell'imminente imbarco. 

<< I passeggeri diretti a destinazione Hawaii, prego si dirigano verso la porta d'imbarco numero 15>>.

Dopo un po di controlli fummo pronti a partire... finalmente me ne vado da Seattle anche se per poco tempo.

Durante il volo interminabile di 6 ore il ciccione che sedeva di fianco a me si e addormentato 2 volte sulla mia spalla lasciandomi spesso e volentieri tracce di saliva sulla spalla, mentre dall'altro lato mio fratello continuava a disegnare in faccia sempre a sto medesimo fabbricatore di bava, baffi e parole oscene in faccia... inutile descrivere le reazioni della gente. Finalmente dopo ore di viaggio guardando fuori dal finestrino potei osservare il mar dei caraibi e le isole Hawaainae in tutto il loro splendore... 

  << Gentili passeggeri e qui il vostro capitano che parla, siamo arrivati a destinazione grazie per aver scelto la nostra linea di volo >>.

 Appena scesi dall'aereo mio padre, dopo aver preso le valigie e chiamato un taxi ci disse

<<benvenute alle Hawaii signore mie, oh scusa e naturalmente anche tu Ken. Fra poco arrivera il taxi quindi vi consiglio di andare in bagno se dovete andare>>.

Decisi che era meglio andare in bagno anche perche dovevo fare una videochat con Marie per avvertirla che ero arrivata e chiederle come andavano le sue vacanze... P.S. Marie e la mia migliore amica, ci conosciamo dall'asilo ed e come la sorella che non ho mai avuto... non parliamo di Ken lui lasciamolo stare.

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