NOTTE MAGICA

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Può sembrare una serata normale per qualcuno...
Per tutte quelle persone che a quest'ora sono seduti a tavola con la famiglia, a scherzare, a ridere e a parlare dell'intensa giornata.
Ma non per loro,...Non per lei...
Non per Hermione Jean Granger.
Quella sera si sarebbe svolto il ballo del ceppo.
Lei era li...nella sua camera...avvolta in un asciugamano che ammirava il suo vestito.
Era davvero magnifico, le piaceva molto, voleva anche lei essere perfetta, come tutte le ragazze.
Per una notte non voleva più essere la secchiona,...voleva solo essere Hermione.
Prese il suo vestito e anche se con un po' di difficoltà lo indossò.
Si truccò, per la prima volta, Ginny infatti dovette aiutarla.
Con una magia si piastrò i capelli e li raccolse in un' acconciatura che le faceva ricadere alcuni boccoli davanti e alcuni sulla schiena.
Era molto bella, le aveva detto Ginny.
Lei non era bella era semplicemente, diversa.
Ma forse quella diversitá era proprio la sua realtá, era proprio lei come nessuno l'aveva mai vista.
Neanche lei si era mai vista così.
Si era incantata davanti allo specchio che non si accorse del suo gran ritardo e doveva anche ballare per prima con il suo accompagnatore.
Aveva accettato di andare con lui...Victor Krum.
In veritá sapeva che aveva accettato perchè Ron non glielo avrebbe mai chiesto. Aveva ragione,...in realtá pochi giorni prima in Sala Grande ci aveva provato ma solo perchè sennò non avrebbe avuto nessuno non per altro.
Così aveva accettato, però doveva ammettere che era felice di andarci con lui...qualcuno Si era accorto che lei era una ragazza!
Hermione scese velocemente le scale della sala comune trovandola ovviamente vuota.
Si diresse verso l'entrata per la sala grande.
Tutti erano li.
Hermione prese tutto il suo coraggio da valorosa grifondoro e fece un passo, due, tre...
Tutti si girarono e la guardarono.
Hermione cercò di non arrossire e fece un sorriso iniziando a scendere le numerose scale facendo attenzione a non cadere a causa di quei tacchi.
Guardò un po' in giro tutti la guardavano a bocca aperta... Harry, Ronald,Seamus, Victor, Neville, Zabini, Malfoy...Malfoy?????
No no no no no no.
STOP.

In realtá non aveva visto male, la stava proprio guardando.
Hermione arrivò ai piedi della scala e si guardò intorno incontrando gli occhi del biondo ragazzo che la guardavano con attenzione.
Hermione sostenne lo sguardo del serpeverde guardandolo bene. Era molto bello, d'altronde anche se lui era abituato a vestirsi così elegante, Hermione non lo aveva mai visto.
Lo sguardo di Draco mutò, dal sorpreso al...dolce.
Hermione prese il braccio del suo accompagnatore senza staccare gli occhi dal biondino che guardò il campione di quidditch per la prima volta con uno sguardo un po' disgustato.
"Sei bellixima"
"Ti ringrazio"
Si misero in fila con i campioni pronti per entrare.
"Hermione stai benissimo" le disse Harry.
"Grazie Harry" rispose Hermione sorridente.
Entrarono e iniziarono a ballare.
La serata dopo cena si trasformò in un qualcosa di più moderno.
"Ragazzi facciamo un bel giochino" disse il preside anche lui forse un po' brillo.
"Prendete queste e mettetele" disse lanciando a tutti delle bende che indossarono.
"Dovute"
"Albus...dovete"
"Si, carissima. Le ragazze cammineranno verso la zona dei ragazzi. Quando avranno scelto a caso il ragazzo dovranno passare insieme il resto della serata tanto non manca molto almeno che non la vogliate continuare per conto vostro"
"Silente"
"Eddai Minerva stai calma e beviti una burrobirra.
Pronte ragazze avete un minuto, tanto non vedete niente. Ah chi non starà con la compagna o il compagno dovrá pulire i bagni fino alla fine dell'anno. Pronte via!" Silente barcollò e le ragazze iniziarono a camminare caute.
I ragazzi erano toccati sulle spalle sul petto sulla faccia e alcuni avevano già trovato la loro dama.
Hermione aveva toccato quattro ragazzi cercando di individuare Ron o Harry senza risultati.
Ora era andata addosso a un ragazzo altro, capelli lisci spalle larghe e viso sottile.
Si arrese nella sua missione e si tenne proprio lui.
Draco aveva sentito il suo tocco delicato sul suo viso e le sue spalle quando sentì che si fermò vicino a lui le prese la mano pronto a scoprire chi fosse quella ragazza.
"Stops! Che belle coppie che si sono formate, ci sará da ridere."
"Toglietevi le bende ragazzi e musica maestro"
Tutti si tolsero le bende e per un secondo tutti furono stupefatti delle coppie.
Ron era finito con la Parkinson, Harry con la Greengrass, Ginny con Blaise e Hermione stranamente con...Malfoy.
Entrambi erano sbalorditi le mani ancora unite, eppure non avevano intenzione di staccarsi.
Si guardarono negli occhi e fecero un timido sorriso che cercarono di nascondere.
Sulla sala era calato il silenzio tranne per la dolce melodia della musica.
Draco tirò leggermente il braccio di Hermione e le poggiò la mano nella schiena. Lei fece lo stesso poggiandogliela sulla spalla e unendo le mani, muovendosi per primi a tempo di musica.
"Signorina Granger, signor Malfoy che sorpresa!" Esclamò Silente.
I due quasi leggendosi nel pensiero risposero:
"Non vogliamo pulire i bagni!" A quelle parole tutti iniziarono a ballare anche le strane coppie serpeverde-grifondoro.
Ballarono un po' fino a quando non partì un lento.
Hermione spalancò gli occhi mentre Draco nascondendo un sorriso per quella musica, la fece girare leggermente prendendola per i fianchi e appoggiando la testa sulla sua spalla.
Hermione li per lì rimase sconcentrata ma si riscosse e circondò con le braccia il collo del ragazzo.
Toccarlo non faceva quella sensazione di ribrezzo che aveva sempre immaginato lei, il fatto di toccare un essere così arrogante come lui.
Anche per lui era lo stesso. Quella sera non l'aveva vista come la Granger, la secchiona,...la mezzosangue ma solo come Hermione.
Come fossero stati due semplici ragazzi incontratisi ad una festa normalissima. Come se tutto quello che fosse successo negli anni precedenti fosse dimenticato, perduto, mai esistito.
"Granger" sussurrò Draco.
"Mmm" disse lei dando il segno che lo stava ascoltando.
"Come mai stasera sei diversa?"
"Di certo non venivo in uniforme, Malfoy"
"Simpatica. Anche se non mi aspettavo tutto questo"
"Tutto cosa?" Chiese lei incredula.
"Non fare la finta tonta hai visto come ti guardavano tutti all'entrata"
"Come mi guardavate"
"Si Granger sei anche sorda adesso? Come ti guardavamo..." si bloccò capendo il giochetto.
Hermione sorrise e alzò lo sguardo verso di lui.
"Ridillo"
"Bastarda"
"Ti ho fregato"
"Stupida"
"Quindi mi AVETE guardato tu incluso"
"Si ti guardavo anch'io contenta, non sono come Lenticchia io...mi accorgo di una bella ragazza quando ne vedo una...Ah Granger che cazzo mi fai dire?"
Hermione rise leggermente e si appoggiò a Draco continuando a ballare.
"Grazie"
"Di che?"
"Per avermi detto anche se non intenzionalmente che sono bella. Sei la seconda persona che me lo dice"
"La prima chi è stata?" Chiese Draco incuriosito.
"Prima Victor all'entrata"
"Eh no cara ti ha detto sei bellixima è diverso"
"Diverso?"
"Io te l'ho detto nella nostra lingua senza x" disse lui con tono superiore.
"Babbeo"
"Grazie, mezzosangue"
Sembrerà strano, ma quell'insulto non sembrava più un insulto, quella volta sembrava un soprannome senza significato detto così senza nessun fine.
"Granger cerca di non dormire"
"Non sto dormeeeeeeeeeeeeendo" disse sbadigliando.
"Quasi"
"Gne gne"
La musica finì.
"Ragazzi chi vuole può andare"
Tre quarti delle coppie si allontanarono tornando ai propri dormitori.
Loro due no.
Rimasero a guardarsi negli occhi.
"Comunque non mi hai risposto. Perchè sei diversa questa sera?"
"Perchè per una notte voglio essere solo me stessa, senza libri o biblioteche"
"Dovevo registrarla questa frase"
"Spiritoso"
"Vuoi essere te stessa. Come sarebbe la te stessa?" Chiese Draco risprendendola e cominciando a ballare.
"Non lo so. Forse una più lontana dai libri. Una ragazza comune."
"Non un topo da biblioteca. Quindi saresti solo Hermione?"
"Si"
"Quindi io potrei essere solo Draco"
"Si penso di si"
La sala si era svuotata c'erano solo Blaise e Ginny e Draco e Hermione.
"Questa Hermione vuole rischiare? Vuole divertirsi vuole fare qualcosa di pazzo, fuori dal comune?"
"Mmm...si"
"E se io volessi fare qualcosa di pazzo come te e ti dicessi un paio di cose?"
"Dimmele"
"Daccordo.
Prima di tutto io ti odio. Sei saccente, petulante, alzi sempre la mano per fare la secchiona, sei amica di Potter e Weasley sei una nata babbana, sei desiderata anche se non te ne accorgi, sei bella, hai un profumo di vaniglia che adoro, mi piacciono un sacco i tuoi capelli amo i tuoi occhi e il tuo viso concentrato sempre a studiare. E sai ora che faccio...Io Ti voglio, Ti odio, Ti amo, te lo dico..."
"Io invece ti dico che ti odio, odio il tuo comportamento arrogante, il tuo fare superiore, il tuo odio verso i nati babbani, il fatto che sei meglio di me in pozioni, che prendi in giro Harry e Ron, che prendi tutto con leggerezza, che sei amico di Carlino, odio il tuo comportamento da play boy, il tuo modo di fare usa e getta. E sai una cosa...Anch'io Ti voglio, Ti odio, Ti amo, te lo dico..."
Entrambi si guardarono, capirono i sentimenti dell'altro.
Non si trattennero.
Draco si avvicinò un po' a Hermione fino a sfiorarle le labbra.
"Ma ti lascio..." disse per poi staccarsi.

"Dovrei essere d'accordo con te Draco" disse Hermione in corridoio seguendolo.
Malfoy si fermò e Hermione gli andò vicino.
"Cosa c'è di differente?" Chiese circondandole un fianco con un braccio.
Hermione si avvicinò alle sue labbra.
"Tu mi lasci ma io...ti lascerò. Te l'ho detto questa notte sono Hermione non la mezzosangue. Questa notte posso essere chi preferisco, posso essere libera una volta nella vita"
"Accetteresti di stare con me?"
"Come ogni ragazza del resto?"
"Sarai l'unica che toccherò una sola volta e sará l'unica volta che proverò un sentimento vero"
"Amore?"
"Purtroppo" disse per poi fiondarsi sulle labbra della ragazza.
Hermione ricambiò subito, si baciarono con più foga,...
Draco la prese e realizzò il desiderio di entrambi, provando lui stesso sentimenti mai provati prima.
"Domani tornerá tutto normale"
"Tutto come in origine"
"Però se dovessi cambiare idea Hermione io ci sarò"
"Anch'io ci sarò"
Sapevano che era meglio così. Non potevano frequentarsi, andava contro ogni regola e anche se i serpeverde non le ascoltano, ad un certo punto è meglio smettere di giocare e pensare alle conseguenze.
Smetterla di giocare col fuoco perchè prima o poi ci si brucia, così come con il destino.
Hermione si rivestì, era felice che fosse successo.
Draco la imitò.
La accompagnò fino al ritratto della Sala Comune.
Si guardarono e Draco la abbracciò.
"È stata la volta più bella della mia vita" disse.
"È stata la mia prima volta e sono sicura che tu sia stata la persona giusta"

"È il momento degli addii!"
Hermione pianse, non ce la faceva a trattenere quelle lacrime amare. Si sarebbero rivisti ogni giorno, ma l'addio era per il loro amore.
Abbracciò Draco.
"Ti amo Draco, Ti amerò sempre"
"Anch'io Hermione ti amo sempre"
La ragazza strinse il suo amato ancora con le lacrime.
Si guardarono e si scambiarono un ultimo bacio pieno di amarezza, sofferenza ma anche di un amore che non potrá mai essere portato avanti, nascosto da insulti, lotte e...morte.
Ricorderanno però entrambi quella vigilia di Natale nella quale per la prima e ultima volta loro due, così distanti ma così uniti, sono diventati una cosa sola, un'unica anima, un unico cuore...un'unica VITA.
Con il cuore affranto dal dolore entrambi andarono a dormire pronti per dimenticare tutto quello che era accaduto in quella
LORO NOTTE MAGICA

Spazio autrice
Salve a tutti.
Ecco avevo questa idea e sapete che devo scriverla se mi viene altrimenti sparisce.
Spero vi sia piaciuto lasciate una stellina e magari un commento.
Iris

Ti Voglio, Ti Odio, Ti Amo Te Lo Dico Ma Ti LascioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora