Capitolo 26

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-Hey Jenette, come va?

Sembra piuttosto scioccata.
Beh lo sono anch'io, per quel che può valere. Frequenta anche lei gli amici del fratello? Si arrabbierà avendomi vista qui?

-Soph, che sorpresa! Io sto bene grazie. Questo simpaticone non ha neanche la forza di andarsi a prendere un paio di birre

Si scambiano una smorfia. Jenette scappa fuori senza neanche salutare appena poggia il vassoio con le birre sul tavolino vicino a noi.

-Conosci mia sorella?
Matt sembra divertito. Non sa quanto lo sia anch'io.

-Già, è nel mio gruppo di amici
Annuisce mentre i ragazzi escono dalla sala registrazione e afferrano una lattina ciascuno.

-Vuoi Soph?
Chiede Ry allungando la sua birra già mezza vuota verso di me. Una gocciolina gialla gli è rotolata sul mento. Sean alza lo sguardo e mi fissa impaziente, "Non berrai mica quella birra? Sei piccola". Più che piccola sono irritata. Rifiuto gentilmente l'offerta e lancio un'occhiataccia a Sean che fa finta di essere distratto. Che bastardo.

-Allora, che ne dici delle nuove canzoni?
Rick si liscia il ciuffo biondo e mi guarda con impazienza. Ha già finito la sua birra e l'ha abbandonata a terra.
Annuisco sorridente, sono stati straordinari.

Lawrence da' un'occhiata al cellulare.
-Ragazzi dovremmo andare. Soph a che ora devi stare a casa?
In realtà non ho un orario, ma dovrei essere a casa per le 6.30.

-Tra meno di un'ora
Si alzano tutti e quattro e recuperano gli zaini della vans e gli skate.
Salutiamo Matt che rimane a sistemare lo studio e usciamo dal piccolo locale.
La fine dell'autunno inizia a farsi sentire e oggi fa più fresco del solito. La mia giacchetta leggera non basta più.
Camminiamo veloci verso un parco pieno di skater. Entriamo e mi sento subito a disagio. Non sono mai andata su uno skate e mi auguro che non mi piantino da sola in un angolo a fare nulla mente loro volano su quattro ruote.
Mi fermo davanti all'entrata per guardarmi intorno ma Sean mi prende delicatamente il polso per condurmi in uno spiazzo d'erba con gli altri. Mi brucia la pelle.
I ragazzi conoscono un'infinità di persone qui e me le presentano tutte. Passato un primo stato di timidezza, chiacchiero con un ragazzo, Robert, e una ragazza, Saylor, e tutti gli amici che gli stanno accanto. Law e Rick girano con lo skate mentre noi altri ci intratteniamo parlando del più e del meno, presentandoci a gente nuova.

-Cosa ne pensi di questo posto?
Mi chiede Robert, seduto vicino a me assieme a Saylor.

-Sì, insomma, è un po' difficile da gestire
Dice lei alzando le spalle e guardandomi come se fossi la cosa più tenera al mondo. Devono avere entrambi 16 o 17 anni, sono la più piccola di tutto il gruppo.
-È molto bello qui, dovrei venirci più spesso
Robert inizia a giocare con il suo orecchino mentre Saylor fuma e si arrotola una ciocca di capelli blu intorno alle dita.
Mi giro e vedo Sean che ride, circondato da un sacco di ragazzi insieme a Ryan. Questo è un po' il loro mondo. Io c'entro davvero qualcosa?
Guardo l'orologio e noto che è ora di andare, sono in ritardo.
-Law! Devo andare!
Sventolo la mano verso Lawrence che fa magie con il suo penny.
Come se li avessi chiamati tutti e quattro, mi si ripresentano di fronte, un po' sudati.
Rob mi abbraccia prima di allontanarsi e Saylor mi manda un bacio da lontano.
-Allora ci vediamo domani
Dico ai ragazzi avviandomi verso l'uscita.
-Ehi dove credi di andare tu?
Ryan mi guarda con uno sguardo inquisitorio.
-A casa?
-Ah sì? Da sola e senza sapere la strada?
Maledico il mio scarso senso dell'orientamento e il loro sarcasmo.
Mi giro e incrocio le braccia aspettando che reagiscano.
-Dai andiamo
Law mi mette un braccio attorno alle spalle e usciamo dal parco.

-Ciao ragazzi a domani!
Rick sfreccia via sul penny.
Anche Ryan dopo poco sparisce, devono essere vicini a casa.
Rimaniamo io, Lawrence e Sean.
-So come andare più veloce
Dice Sean illuminandosi. Con una mossa veloce, poggia il penny a terra e, sollevandomi, ci sono sopra.
-Sean io non...
E mi da una forte spinta, così io parto per l'infinito e oltre.

-SEAN FERMA QUESTO COSO!
Lawrence mi passa accanto sfrecciando anche lui con il penny facendomi una linguaccia. Il vento mi ghiaccia il viso e i miei capelli volano ovunque.
Lo skate rallenta miracolosamente e solo dopo mi accorgo che Sean è sempre stato dietro di me per non farmi cadere.

-MA IO TI...
Da dietro, lo sento avvolgere i miei fianchi con le sue grandi braccia.

-Tranquilla Soph, sono sempre stato qui

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