2. Evoluzioni

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Mio padre mi fece sentire sporca, sporca davvero, ma mi abituai presto a quella sensazione. E lui non fu più l'unico a farmi sentire così. Non poteva essere l'unico, non potevo dargli questa soddisfazione.
Era geloso di me, non voleva farmi vedere nessuno, dovevo essere solo sua, ma non glielo avrei permesso, mai.
Iniziarono le serate con sconosciuti, a quattordici anni tutta la città mi conosceva. O almeno tutti quelli dai sedici ai venticinque anni. Non é mai interessata la mia età. La mia finestra é aperta tutte le notti, sanno dove trovarmi e come entrare.
I miei capelli neri e gli occhi azzurri hanno sempre attirato tanta gente, e quando anche il mio corpo ha iniziato a cambiare, le richieste sono aumentate. Quando ho capito che poteva diventare un lavoro ho iniziato a farmi pagare.
I soldi iniziarono a circolare davvero l'anno scorso, e allora iniziò anche il vizio del fumo. Avevo abbastanza soldi per comprare almeno un pacchetto al giorno. E i soldi sono aumentati, e le cose sono cambiate.
Ora, a diciassette anni, ho bisogno di cambiare qualcosa, di nuovo, di provare qualcosa di nuovo.
Mi piacerebbe sapere cosa si prova ad innamorarsi, cosa si prova a sentire le farfalle nello stomaco, non mi è mai capitato.
É sempre stato solo sesso, e poi soltanto una questione di soldi.
Manca poco a capodanno, sapete come si dice, anno nuovo vita nuova, non penso che la mia vita possa cambiare così radicalmente, ma sicuramente posso cambiare qualcosa.
Sono tutti euforici per quella serata, tutti i ragazzi mi hanno invitato alla proprie feste, sicuramente cercheranno di portarmi a letto, e probabilmente accetteró.
Non so ancora dove sarò, ovviamente dovrò partecipare alla festa più in vista, per farmi altri clienti.
Potrei farmi un tatuaggio, mi piacerebbe. Potrei scrivermi qualcosa su un braccio, o sulla spalla. Oppure no. Probabilmente poi mi verrebbe a noia, non mi piacciono le cose stabili, mi piace cambiare.
Ho deciso, mi accendo una sigaretta, mi aiuterà a pensare.
La porta é chiusa, i miei genitori non sanno che fumo. Mamma impazzirebbe e papà, beh papà mi punirebbe. Che poi non mi piace nemmeno fumare, ma mi rilassa e poi mi aiuta a morire. Mi piacerebbe essere una di quelle ragazze che amano la vita, che sono sicure di trovare il principe azzurro, di sposarsi, avere dei figli e vivere in una favola fantastica. É il sogno di tutte le ragazze della mia età. Ma questa vita é diversa, questa vita é un incubo, non c'è un principe azzurro, c'è un orco, e non mi posso svegliare.

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