Non ci posso credere , come ha potuto farmi questo . Io che mi ero pure lasciata andare come una cretina ...non dovevo , ma quelle labbra bramavano le mie come se fossero sue , e mi manca , come l'aria . Ma è stato proprio lui a togliermela dai polmoni, con una tale violenza da farmi male , forse troppo . Adesso devo andare avanti da sola , come lo sono stata sempre .
- ehi piccola, siamo rimaste solo noi due , ma c'è la faremo . Te lo giuro amore , la tua mamma e qui con te e non ti lascia . Sussurro all'orecchio della mia bambina. Quando dorme arriccia il nasino in un modo che tanto ricorda il mio e questo è il motivo del mio sorriso , lei.
Ho creato una meravigliosa creatura e ne sono fiera .
Poi però mi ritorna in mente lui , come un uragano , spazza via tutte le mie barriere e si insinua tra i solchi del mio cuore .
Faccio colazione con pane e nutella, latte e il dolce sorriso di zia Marie poi prendo il pullman e arrivo in centro. Entro in un bar molto carino, si chiama " carpe diem ", cogli l'attimo, già. Il mio amico Max mi aspetta per una specie di colloquio per fare da barista. Eccolo lì , figo come sempre, e con il suo sorrisetto malizioso rivolto a una delle clienti , che sta mangiando un cornetto un po' troppo intensamente .
- ehi bro , non cambierai mai eh? !
- bambolina! Ho delle regole da rispettare ! Nonno Clark ti dice niente ?
- ahahah come dimenticarlo!
Era una specie di cupido, un nonnetto simpatico quanto intraprendente, era divertente vederlo rimorchiare le anziane e poi ricevere una borsa in faccia , ogni volta che tornava diceva " é pazza di me " . Era davvero forte , mi manca .
Passammo tutto la mattinata a ridere
