CAPITOLO 1

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"The night is covered by lights and fire. The sky is frozen and my eyes are far away from your mind."

    -LAST PART, URBAN STRANGERS    



ALEX'S POV:

Quattro anni fa:

Io e Genn siamo al parco.

Ci andiamo sempre dopo scuola, ci piace guardare i bambini che giocano, le coppie che si baciano, i vecchietti che passeggiano, le signore che portano a spasso i cani...

Qui c'è vita, ed è proprio quello di cui abbiamo bisogno dopo una giornata sui libri.

Ci dirigiamo alle nostre solite altalene e cominciamo a dondolarci svogliatamente.

Mi giro verso il mio amico, ha il sole in faccia, le sfumature calde del tramonto gli tingono il viso di rosso.

Genn ha gli occhi chiusi, come se volesse godersi questo tiepido calore fino in fondo.

Distolgo lo sguardo e ridacchio piano, è sempre stato lui il più popolare con le ragazze, forse per via della sua aria da bad boy misterioso oppure... non saprei.

Genn si gira verso di me e mi guarda.

-Che c'è?- mi chiede.

-Cosa?- rispondo.

-Che?-

Scoppiamo a ridere mentre mi guardo le punte delle scarpe.

-Hai detto qualcosa?- domanda.

-Stavo solo pensando- replico.

-Vabbe-

Prendo una pigna vicino al mio zaino e comincio ad esaminarla attentamente.

-Credo che dovremmo andarcene, inizia a far freddo e dobbiamo fare tanta strada- dice Genn ad un tratto.

Sorpreso da questo improvviso scatto alzo le spalle, mi alzo, zaino in spalla, e mi incammino a fianco del mio amico.

Durante il tragitto non parliamo molto, solo qualche battutina ogni tanto, sui professori o sui compagni di classe.

Una volta arrivati al bivio, ci salutiamo, dopodiché ognuno prosegue per conto suo.

Il crepuscolo si fa strada nell'orizzonte e mentre mi dirigo verso casa mia inizia a fare sempre più freddo.

L'inverno comincia a farsi sentire, anche se è un po' presto, dopotutto è solo una soleggiata giornata di metà Novembre.

...

Dopo essermi pulito le scarpe sullo zerbino entro in casa.

Ad aspettarmi ci sono mia madre e i miei fratelli, dopo qualche breve cenno di saluto e qualche parola per educazione, mi chiudo in camera.

Infilo le cuffie nelle orecchie e faccio partire la musica.

Nella mia testa risuonano le noti soul di Ed Sheeran.

"Cause maybe you're lovable. Maybe you're my snowflake. And your eyes turn from green to gray, in the winter I'll hold you in a cold place. You should never cut your hair, cause I love the way you flick it off your shoulder. You will never know just how beautiful you are to me. But maybe I'm just in love when you wake me up."

Il resto della serata trascorre tranquillamente. Nessuna seccatura.

-Alex- sento mia madre chiamarmi.

Ha una voce strana, sembra distrutta.

-Alex, ho bisogno che tu venga qui subito-

Le si incrina la voce.

Feel locked in a jail || Urban StrangersDove le storie prendono vita. Scoprilo ora