Capitolo cinque.

34 3 0
                                    

Il caldo infernale di Miami quei giorni continuava ad aumentare, ero riuscita ad andare in spiaggia con mia sorella.
《Abi vieni a fare il bagno, dai, smettila di farti vedere da quei due laggiù》mi prese la mano facendomi alzare dal comodo sdraio e mi trascinò fino a farmi entrare in acqua, in pochissimi secondi.
《Lu, non mi hai nemmeno chiesto se volessi farmi il bagno, e poi quei due non mi stavano guardando》mormorai per poi immergermi e prenderla per entrambe le caviglie facendola entrare sott'acqua con me.
Riemergemmo entrambe ridacchiando e schizzandoci l'acqua una contro l'altra.
Adoravo mia sorella, aveva 21 anni, solo due in più di me. Lei al contrario di me era molto alta e slanciata, aveva i capelli ricci e biondi, gli occhi azzurri, di un azzurro molto intenso.
Dopo un'interminabile ventina di minuti uscimmo entrambe e ci dirigemmo verso il nostro "accampamento" asciugandoci e mettendoci poi a prendere il sole. Presi il telefono dalla borsetta e vidi una chiamata persa di Jake, così lo richiamai velocemente.
《Sei andata in spiaggia senza dirmi nulla?》domandò subito dopo aver risposto. Io cercai di spiegargli che avevo cercato di avvertirlo ma che risultava sempre occupato, venni però interrotta dalla sua voce《Ab, girati e guarda dietro di te.》
Mi girai di scatto e vidi un Jake sorridente che si dirigeva verso di me mentre mi salutava con la mano, chiusi la chiamata lanciando il cellulare nella borsa e mi alzai correndo verso di lui per poi saltargli in braccio, ridacchiando.
《Come hai fatto a sapere che ero qua?》chiesi continuando a stringerlo forte mentre mi tenevo ancorata al suo bacino con le gambe. Adoravo abbracciare il mio migliore amico dopo che non ci vedevamo da giorni, mi mancava.
《Io so tutto Ab.》
Scossi la testa scendendo a terra e guardandolo negli occhi.
《Dai, seriamente, come hai fatto a saperlo?》ci incamminammo verso le nostre sdraio e lui mi porse la mano, stringendo poi la mia ed intrecciando le dita alle mie.
Uno dei suoi gesti possessivi per fare in modo che i ragazzi in spiaggia credessero che stessimo insieme, lo faceva apposta e a me non dispiaceva.
《Ehi, Lucille, grazie per avermi detto dove foste》sorrise lui salutando mia sorella che ricambio con un sorrisetto complice.
《Allora sei stata tu, traditrice, potevi dirmelo almeno. Non si fanno queste cose tra sorelle.》
--
Il sole batteva forte sopra le nostre teste, erano solo le tre del pomeriggio, e mia sorella e Jake stavano parlando tra di loro senza rendermi partecipe così decisi di alzarmi senza dire nulla avviandomi verso la riva per poi entrare in acqua a fare il bagno.
《Non dovresti fare il bagno da sola》due mani possenti mi presero per i fianchi da dietro e mi avvicinò a se. Mi girai verso quello che sembrava un ragazzo guardandolo cuoriosa.
《Ci conosciamo per caso?》 chiesi staccandomi ed indietreggiando.
《Piacere Nathan, ma chiamami pure Nate》mi porse la mano stampandosi un sorriso smagliante sulle labbra e io gliela strinsi quasi timidamente, aveva davvero un sorriso mozzafiato.
《Ohw, piacere mio, mi chiamo Abigail》mi spostai una ciocca di capelli dietro l'orecchio abbassando lo sguardo.
《Sei qua sola, Abigail?》si guardò attorno cuorioso per poi posare lo sguardo sui miei occhi.
《No, sono qui con mia sorella e..》
《E il suo ragazzo》non ebbi il tempo di finire la frase che sentii la voce di Jake intromettersi.
《E il mio migliore amico》mormorai correggendo il ragazzo che si avvicinava svelto.
《Piacere, ragazzo fortunato, hai una migliore amica davvero bellissima, io sono Nathan》lui gli porse la mano sempre sorridente ma in risposta ricevette solo una specie di ringhio da parte di Jake.
《Lui è Jake, è un amicone un pochino possessivo, ma in fondo è davvero buono》giustificai la maleducazione del mio amico 《beh, noi andiamo》aggiunsi prendendo per il braccio Jake e dirigendomi verso la riva furiosa.
《Abigail?》chiamò Nathan urlando appena per farsi sentire.
Mi girai a guardarlo mentre ci raggiungeva.
《Mi piacerebbe invitarti a fare un giro insieme a me, come posso contattarti?》chiese non badando a Jake che stava già stringendo i miei polsi per la rabbia.
《Ehm, io..》mi fermai un istante guardando Jake che irrigidiva la mascella e stringeva i pugni《credo sia meglio che io resti con lui, ci becchiamo un giro magari, okay?》continuai mentre il sorriso smagliante di Nathan si affievoliva lentamente.
《Ohw, certamente. È stato un piacere conoscervi ragazzi》ci guardò porgendo la mano ad entrambi, io gliela strinsi ma ancora una volta Jake si rifiutò.
Ci allontanammo velocemente tornando da mia sorella.
Ero furiosa con Jake e così non gli rivolsi la parola per il resto della giornata.
Tornammo tutti e tre a casa mia, Jake ogni tanto cercava di attaccare discorso con me, io però lo evitavo.
--
《Abigail, che ti ho fatto che non mi parli?》alzò la voce vedendomi silenziosa e si avvicinò a me con sguardo minaccioso. Non mi spaventava, era il mio migliore amico e niente al mondo mi avrebbe fatta allontanare da lui, anche se litigavamo ogni secondo io a lui ci tenevo più di ogni persona che mi circonda.
《E hai anche il coraggio di chiedermelo?》alzai la voce anche io alzandomi dal divano per raggiungere la sua altezza, nonostante non ci arrivassi mai.
《Sì, te lo chiedo, cristo, perché non mi parli?》continuò ad urlare prendendomi in spalla mentre io mi dimenavo urlando di farmi scendere. Mi portò in camera buttandomi sul letto e mettendosi sopra di me, immobilizzandomi con le mani sopra la testa.
《Ora parla.》
《Jake, lasciami andare, non ho voglia di parlare con te》risposi seccata alzando gli occhi al cielo e sbuffando.
《Abigail, parlami, non posso sopportare che tu ce l'abbia con me per qualcosa》strinse forte i miei polsi, posizionati sopra la testa, e si avvicinò al mio viso guardandomi dritto negli occhi.
Mi morsi il labbro inferiore, con il fiato corto, la sua vicinanza era ancora un problema da risolvere, avevo sempre il battito accelerato e per la paura che potesse accorgersene lo spinsi via il più possibile.
《Noi non stiamo insieme, perché lo hai voluto intimorire?》sbottai alzando leggermente la voce.
《È questo il problema quindi?》si avvicinò maggiormente sfiorando la punta del naso contro al mio mentre mi accarezzava la guancia delicatamente.
《Jay..》sussurrai incapace di pronunciare alcun'altra parola.
《Ab?》
Mi spostai lentamente liberandomi i polsi dalla sua presa, lui si spostò stendendosi accanto a me.
《Non voglio che nessuno ti deluda come ha fatto lui》mormorò guardando il soffitto.
《Ohw, ehm, possiamo non parlare di lui, per favore?》mi alzai dal letto nervosa dirigendomi verso il salotto svelta.
《Ab, va tutto bene, tranquilla》si alzò dal letto correndo dietro di me e mi prese per il braccio facendomi voltare ed attirandomi a se, così il mio volto fu ancora una volta a pochi centimetri dal suo.
《Resti a cena?》sorrisi staccandomi lentamente per poi tornare in salotto da mia sorella.
《No, ho da fare, vi lascio. Domani pomeriggio ci vediamo, vengo a prenderti, devo mostrarti una cosa.》
Jake mi lasciò un bacio sulla guancia, salutò mia sorella con un sorriso e se ne andò.
《Abi, tra te e Jake c'è qualcosa?》mia sorella mi guardava sorridendo e si alzò dal divano venendo verso di me mentre batteva le mani felice come una bimba.
《Lucille, no, non cominciare. Non c'è nulla tra me e Jake.》
Con quella risposta cercai di convincere più me stessa che lei.

Un po' di noi.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora