Demons - Imagine Dragons

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"Your eyes, they shine so bright
I wanna save that light
I can't escape this now
Unless you show me how"


 
Capitolo 7 (Seconda parte)

"Quindi neanche tu hai chiuso occhio?" Gli lanciai una breve occhiata da dietro le spalle.

Stavo preparando il tè per me e Tom, anche se in realtà mi sarebbe servita piuttosto una bella tazza di caffè per svegliarmi un pò. Se prima riuscivo a stento ad avvertire la stanchezza, adesso avrei potuto tranquillamente addormentarmi sul tavolo.

Mi voltai verso il pentolino e spensi il fornello. Soffocai uno sbadiglio contro il palmo della mano, cercando di non farmi notare da Tom. Se avesse capito che ero assonnata, come minimo mi avrebbe spedita dritta a letto e se ne sarebbe andato alla velocità della luce.

Io però volevo che restasse ancora un pò con me. Avevamo solo un giorno a disposizione prima che lui partisse e non volevo sprecare neanche un minuto senza di lui.

Solo un giorno, dannazione.

Ritornai alla realtà e vidi Tom annuire alla mia domanda e fare spallucce con disinvoltura.

"Ero troppo felice per la tua chiamata per poter chiudere gli occhi e dormire"

"Ma l'ho fatta due giorni fa, Tom"

Fece spallucce con indifferenza come un'adorabile bambino.

"Volevo venire prima ma dovevo sistemare alcune cose." Disse "Parlare con persone, organizzare cene per le prossime settimane, fare le valigie..."

Un piccolo ago invisibile mi colpì il cuore ma cercai di non farlo troppo a vedere.

Ero stata così egoista da ignorarlo per tre fottuti giorni quando le ore con lui erano contate. Il tempo era tiranno e di certo non dalla mia parte.

Cercai di sorridergli affettuosamente e versai l'acqua sulle due tazze, immersi subito dopo delle bustine e aspettai pazientemente che queste rilasciassero tutta il loro aroma mentre giocherellavo con le loro cordicelle.

"Uhm, ti va di dirmi cosa...cosa è accaduto in quei giorni?" Chiese sinceramente curioso Tom, spezzando il silenzio che si era creato.

"Te l'ho detto, dovevo risolvere delle cose" risposi meccanicamente, sapendo perfettamente a cosa si riferisse.

"Aileen" disse lui, non cadendo per niente alle mie parole. Beh in realtà non era proprio una bugia.

Mi morsi il labbro "Dopo quella sfuriata di Nate mi sono presa del tempo per pensare, ecco tutto"

"Quindi è questo il motivo che ti ha tenuto lontana da me per tre giorni?" il suo tono di voce era leggermente ferito "Nathan?"

Sì.

E no.

Abbassai lo sguardo sulla tazza di fronte a me.

"Non è così semplice come sembra"

"Io sono qui, Aileen. Ti sto ascoltando"

Lo sentì avvicinarsi di qualche passo. Non sapevo quanto fosse distante da me e non volevo neanche scoprirlo. Avevo bisogno di un pò di concentrazione e non riuscivo a guardarlo negli occhi e parlargli di una cosa così importante.

Ma non glielo spiegai. Non avevo idea di come dirglielo.

"Ieri io e Nate abbiamo litigato di nuovo. A causa tua"

"Cosa?" Lo sentì trattenere leggermente il fiato, preso alla sprovvista "Ho...fatto qualcosa di male?"

"No. Non è per questo." Scossi la testa "Tu in realtà non hai fatto nulla"

Lay Your Heart On Me [A Tom Hiddleston Fanfiction]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora