L'infinito siamo noi due.

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Emma


Oggi si che è una bella giornata,finalmente è uscito un po' di sole e venire qui a passeggiare in riva al mare e sentire l'odore della sabbia,delle alghe,del mare è bellissimo.


Passeggio e in lontananza vedo un ragazzo seduto sulla sabbia,mentre cammino la figura si vede meglio e riconosco che è Stefano,non ci posso credere,dopo 6 anni l'ho rivisto.


Mi alzo il cappuccio sulla testa e passo senza guardarlo,infondo mi ha lasciata lui e non posso fargli vedere che soffro ancora,maledette lacrime.



Stefano


Non ne posso più di stare male,sono tre anni che soffro,sono tre anni che vado avanti a lavorare e non penso più a nulla,la mia vita la odio,non ho nessuno,ma nessuno veramente.


Mentre alzo la testa per asciugare le lacrime che scendono mi accorgo di una ragazza che sta passando vicino il mare,ma io la conosco.


Guardo meglio e mi accorgo che sotto quel cappuccio si nasconde Emma,la mia Emma o meglio era mia.


Quanto vorrei andare da lei e stringerla fino a farle mancare l'aria per farle capire che la amo da morire,ma non posso,ormai le nostre strade si sono separare e non posso fare l'egoista e rovinarle di nuovo la vita,non posso.


Mentre penso mi vengono in mente le parole di mia mamma



"Quando desideri davvero una cosa,non mollare. Quando ami davvero qualcuno,lotta con tutte le tue forze per riconquistare la sua fiducia. Non avere paura,lotta per ciò che ami"



Aveva ragione,dannatamente ragione.


Mi alzo e corro verso la riva del mare e mi fermo proprio davanti ad Emma.



E:"Stefano?"



La guardo e poi come se fosse il gesto più naturale del mondo l'abbraccio,la stringo a me e lei mi stringe a sè.


All'improvviso inizio a piangere senza riuscire a smettere.


Lei mi alza il viso e mi asciuga le lacrime.



E:"Ehy Stè perché piangi così? Cosa è successo?"


S:"..."


E:"Ehy"



Non rispondo la trascino dove ero seduto fino a poco fa e la faccio sedere tra le mie gambe con la sua schiena appoggiata al mio petto.


Lei mi accarezza una guancia e porta via le mie lacrime.



E:"Ti prego Stè non fare così,fai stare male anche me,dimmi perché stai così,ti prego"



È quasi un sussurro il suo.



S:"Tre anni fa ho perso i miei genitori e dopo qualche mese anche mia nonna,sono completamente solo,non ho fratelli,sorelle,sono rimasto da solo"



Emma


Non ci posso credere,Stefano ha perso i genitori ed è qui che piange come un disperato e io non posso fare nulla,non posso alleviare il suo dolore,anche se sono passati tre anni un dolore così intenso è impossibile da colmare,non lo merita,non merita di stare così,io non riesco a vederlo stare così male,povero Stè.


È appoggiato a me e mi stringe fortissimo come a volermi trattenere,ma non sa che io non me ne vado,non lo lascio solo per nessuna ragione al mondo.



E:"Sshh dai Stè ti prego non fare così,lo so che il dolore è ancora forte ma così ti senti male"



Gli dico mentre con una mano gli accarezzo i capelli e con l'altra asciugo le lacrime che scendono dai miei occhi.

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