Di pazzie nella vita ne aveva fatte, e anche tante.
Su una mano poteva contare quelle pazzie che erano rimaste tali, pazzie, niente di più, niente di meno. Sull'altra poteva contare le pazzie che erano diventate cazzate, alcune anche epocali, e forse su una solo mano non ci stavano, in effetti. In quel momento non sapeva dire se essere su quel treno fosse semplicemente una pazzia oppure una cazzata.
Fedez guardò il suo compagno di viaggio seduto davanti a lui e forse quella era una cazzata, una di quelle grandi, di cui si sarebbe pentito.
Mika notò il suo sguardo e gli sorrise con fare molto dolce. Fedez non poté non ricambiare, in quel momento.
Forse con Mika era tutto semplicemente una grande pazzia.Era cominciato tutto tre giorni prima. Mika si era ritrovato da solo nel suo grande appartamento londinese, Andy era appena partito per la Grecia e aveva detto che sarebbe stato via almeno un mese. Aveva un progetto in sospeso, un meeting con la produzione per ricevere il via libera per girare il suo nuovo documentario e Mika sapeva che tornava lì anche per andare a trovare sua madre. Così lui si era ritrovato da solo, con Mel e Amira, in quel grande appartamento. Qualche volta gli piaceva stare solo, con il suo lavoro raramente riusciva a trovare del tempo per sé stesso, ma in quel momento l'idea di rimanere per così tanto tempo senza un qualcuno accanto lo rendeva solo triste. Era seduto sul divano, davanti aveva il computer aperto sulle ultime pagine del suo libro e l'ispirazione se ne era andata da tanto.
Si era messo a controllare le notizie sui social, curiosava un po' in giro nei profili degli amici, e la sua attenzione venne catturata da un post di Fedez su Twitter postato appena il giorno prima."In amore è tutta una questione di chimica. E io ero bravo in geografia".
Mika sorrise leggendo quelle parole e istintivamente andò su WhatsApp per scrivere all'amico. Guardò l'orario e facendo due calcoli veloci si rese conto che in Italia erano le 19.30 e che Fedez avrebbe di sicuro risposto.
23/01/2016 – 18:37 Mika
Sei un vero poeta, Fede! :) ma sicuro di avere fatto frasi per San Valentino?23/01/2016 – 19:39 Fedez
Ehi Mik! Che bello sentirti :D ohi, perché dici così?23/01/2016 – 18:40 Mika
Quella frase che hai scritto ieri su Twitter non è proprio romantica!23/01/2016 – 19:42 Fedez
Per caso mi spii? ;) comunque il romanticismo è solo una questione di prospettiva, tutto qui.Mika scoppiò a ridere a quelle parole e per la mezz'ora successiva rimasero a parlare della filosofia dell'amore e delle calorie dei cioccolatini, soprattutto di quelli Perugina, che Mika adorava, oltretutto. Poi, quando l'argomento cominciò a degenerare, Mika si ricordò del perché avesse scritto all'amico.
23/01/2016 – 19:23 Mika
Hai da fare in questi giorni? I'm alone :(23/01/2016 – 20:23 Fedez
Andy ti ha lasciato?23/01/2016 – 19:24 Mika
No, scemo, è via per lavoro! E io non voglio stare solo. Ti va di fare una gita a Londra?Fedez non ci mise molto a rispondere.
Due giorni dopo Fedez arrivò all'aeroporto di Londra nel tardo pomeriggio, giusto in tempo per fare una cena veloce in un fast food lì vicino e sgranchirsi le gambe dopo il volo. Dopo aver sistemato la piccola valigia nell'appartamento, Mika lo trascinò nella Londra notturna e lo portò nei più strani e particolari bar londinesi. Erano davvero strani, quei bar, soprattutto quello dal nome tedesco. Fedez all'inizio non comprese la scritta "Klo Bar", ma quando ci entrarono capì anche troppo. Era un bar dove ti servivano da bere in provette o recipienti ospedalieri e le sedie erano dei water. Solo Mika poteva trovare divertente un posto del genere.
Festeggiarono quella loro riunione improvvisata con tante birre e tornarono a casa più ubriachi che mai. Appena entrarono nell'appartamento non trovarono le forze per fare niente se non accasciarsi sul divano e addormentarsi.
Il primo a svegliarsi fu Mika – o meglio, fu il primo ad essere svegliato, perché i cani cominciarono a mordergli il piede e a tirargli l'orlo dei pantaloni. Erano le dieci passate e dovevano assolutamente uscire. Mika si alzò a fatica dal letto, poi si rese conto di non essere disteso su un materasso e che quei capelli scuri non appartenevano al suo ragazzo, poi si ricordò la sbronza della sera prima e sorrise. Fedez era disteso a pancia in giù sul tappeto, non ricordava come ci fosse finito lì, perché aveva un vago ricordo del ragazzo che si addormentava su di lui, ma forse se l'era sognato.
Andò in bagno a sciacquarsi il viso e dopo essersi cambiato, prese guinzagli e chiavi di casa e uscì per una passeggiata veloce. Non aveva intenzione di stare fuori più del dovuto. Con i cani fece un giro piccolo nel parco e dopo averle fatte giocare almeno un po' – quello non poteva toglierglielo – tornò a casa. Era stato fuori appena mezz'ora, conoscendo Fedez probabilmente stava ancora dormendo.
E infatti eccolo lì, ancora a pancia in giù, ancora addormentato. Amira si avvicinò al ragazzo e con una coda scodinzolante cominciò a svegliarlo con qualche bacio.
"Mmmh..." mugugnò Fedez e Mika sorrise. "Mik, basta, ho capito. Ora mi sveglio".
Mika scoppiò a ridere a quelle parole, perché il fatto che il ragazzo avesse scambiato Amira per lui era estremamente divertente come immagine. E anche adorabile, sotto sotto.
"Mmmh. Mik?".
"Sì?".
Fedez tastò il pavimento con una mano.
"Ti ricordavo più morbido".
"Scemo, sei su tappeto. Alzati".
Fedez alzò appena la testa e i suoi occhi quasi chiusi scrutarono la stanza.
"Perché son sul tappeto? Stavo dormendo su di te".
Ah, allora non l'ho sognato, pensò Mika. Entrò in cucina e cominciò a preparare il caffè e l'amico lo raggiunse pochi minuti dopo, la faccia un po' meno distrutta ma gli occhi ancora chiusi.
"Abbiamo bevuto troppo ieri sera" esclamò il ragazzo sedendosi su uno sgabello.
"Però è stato divertente!".
"Quel bar era strano, Mik. Ti prego non torniamoci più, era inquietante".
"Sei proprio una pippa".
"E tu parli troppo con Mara, devi smetterla".
Mika sorrise e versò il caffè in due grandi tazze. Fecero colazione quasi in silenzio, forse perché Fedez aveva la testa che ancora gli pulsava dal dolore e a Mika un po' di silenzio non dispiaceva, finché c'era compagnia.
Cominciarono a parlare sul cosa fare quel giorno, perché in effetti quando Fedez aveva accettato di andare a Londra – guadagnandosi uno sguardo di disapprovazione da parte di Giulia, perché l'avrebbe lasciata da sola e a lei non andava – non avevano neanche pensato a cosa avrebbero fatto. Era semplicemente partito per stare con lui, un piano non ce l'avevano ancora.
"Possiamo anche solo fare un giro per Londra, mi fai da guida" propose Fedez. "Oppure stiamo in casa e ci guardiamo qualche film. A me va bene tutto".
Mika fece per ribattere quando i suoi occhi si illuminarono e sbatté troppo forte la tazza sul tavolo, mettendo sull'attenti i cani.
"Io ho idea!" esclamò.
"Mi fai paura quando fai così".
"Facciamo un viaggio!".
"Ecco appunto. Mik, posso stare qui solo tre giorni".
"Perfetto, abbiamo bisogno solo di due! Prendiamo treno e andiamo in Scozia a mangiare Scottish haggis".
"A mangiare che cosa? Poi, in Scozia? È dall'altra parte del paese!".
"In treno sono neanche cinque ore, sarà divertente. A intervista con Massimo ho raccontato del nostro finto matrimonio e ho detto che abbiamo mangiato haggis¹, specialità di Scozia! Dai, facciamolo!".
"Chi è Massimo?".
"Uhm, Gili...Giletti!".
"E lo chiami Massimo?".
"È suo nome. Sei geloso, Federico?".
Fedez gli lanciò uno sguardo che doveva risultare risoluto, sicuro, eppure fu Mika a vincere quella discussione.

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Scottish haggis e una buona birra.
FanfictionQuella volta che Mika e Fedez finiscono in un ristorante scozzese a mangiare quello strano piatto chiamato haggis. MikaxFedez - Midez