Capitolo 2 "scuola"

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Pov's Marta
~Sto per entrare in quell'edificio schifoso,che rovina la vita sociale.~
~Tanto tu non hai una vita ~
~Zitta tu,stupida vocina. ~Si avete capito bene io litigo con la voce della mia testa. A svegliarmi da questi pensieri fu Vito:
-ehy, terra chiama Marta-
-scusa cojò stavo pensando-
-okay,okay. Però ora dobbiamo andare dal preside che ci deve dire la classe dove dobbiamo andare.-
Il preside ci disse che la nostra classe era la 4^B linguistico. Sì, io e Vito siamo stati bocciati un anno, va bè dai, almeno non sono sola.
Il prof ci fece sedere vicino, in mezzo alla fila. Dietro di me c'era un ragazzo strano che aveva una cresta che lo faceva sembrare un galletto è vestito tutto nero. Vito quando vede quel ragazzo iniziò a essere strano, quindi, strappo un pezzo di foglio e gli scrivo :" ehy pezzo di merda, che hai?". Lui mi rispose :"il ragazzo dietro di te è il capo della Honiro". Mi rigiro dietro e lo guardo spaventata, lui alza lo sguardo e mi fissa con occhi profondi e allo stesso tempo incazzati con il mondo, ma in fondo sembra solo stanco di quella vita . Mi sento bruciare viva sotto il suo sguardo, quindi non lo reggo e mi giro.  Chiedo al Prof. se posso andare al bagno e lui mi liquida subito. Mi lavo la faccia per schiarirmi le idee e poi torno in classe. Vedo Vito che mi guarda un po' preoccupato per me, ma lo tranquillizzo con un sorriso, mi vado a sedere e finalmente dopo tre lunghe ore suona la ricreazione . Mi metto nelle orecchie gli auricolari e esco a testa bassa tra la voce di Eminem nella sua canzone "Not Afraid" . Fino quando non vado contro qualcuno alzo lo sguardo mi tolgo un auricolare e vedo che è di nuovo quel ragazzo strano...
-scusa..- dissi.
-ehy,ehy,ehy novellina non ti hanno insegnato a stare attenta?-.
Non volevo ribattere, così decido di dirle:
-ehm ....io.... Devo andare-.
-oh no, non vai da nessuna parte, tu non sai chi sono vero?-disse
-tu sai chi sono io?- chiesi sfidandolo -sono la sorella di Federico Palana, ne hai sentito parlare?- dissi, mi stava facendo veramente incazzare.
- Beh non mi fai paura ragazzina, io sono il capo della Honiro, credo che il cojone di tuo fratello te ne abbia parlato o il tuo amichetto, com'è già che si chiamava? Vito giusto? Non vorrei mai che gli facessero del male, lo sai? Quindi non metterti nei guai pischella-.
-qui di cojone ci sei solo tu,e non mio fratello, e se provi a toccare Vito ti uccido con le mie stesse mani-.
-Tu non ti rivolgi così con me, capito?- disse visibilmente incazzato e mi tirò uno schiaffo. A quel punto gli tirai un calcio nelle parti basse, lui si accasciò a terra per il dolore , e corsi fuori da lì, presi Vito per il braccio e scappai da scuola.
~Fantastico primo giorno di scuola e già scappo via. ~Pensai.
~Se sei cogliona non è colpa mia~
~Uffa, sei ancora qui? Devi stare zitta tu.~
~Io sono la tua mente, quindi teoricamente sei tu a farmi parlare.~
~Non rompere il cazzo, sparisci.~
Arriviamo a casa stremati e Vito inizia ad urlare
-ma sei cogliona ? Perché mi hai trascinato via correndo senza darmi spiegazioni?-
A quel punto gli raccontai tutta la storia.
- cazzo, io lo ammazzo quello stronzo se ti sfiora ancora una volta.-
-tranquillo sò difendermi.- gli sorrisi
Ad un tratto sentì qualcuno alla porta se era mio fratello eravamo letteralmente spacciati...

Poco ormai è niente, tanto ormai è troppoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora