Prologue

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Anita aprì la porta con le chiavi che, il giorno prima, Adam aveva rubato alla sua ex ragazza, in un momento di ambigua intimità.

Molto silenziosamente Anita percorse il lungo corridoio che portava alla cucina.

Più volte Linda Hael, la ex di Adam, si era vantata di avere un corredo di posate di puro oro e che la mamma, durante le rare occasioni importanti, indossasse un completo di rubini rossi.

Era ovvio che Anita, Lucas, Elizabeth e Adam avessero pensato a casa Hael appena fosse sorta l'idea di compiere una serie di furti.

Adam e Elizabeth avevano organizzato una cena a casa loro, invitando gli Hael e lasciando libera la casa, dove rimaneva solo il cane.

Ciò era un bene, perché gli allarmi non erano stati installati e il cane era un chihuahua: niente di più innocuo.

Lucas seguì Anita per il corridoio, attento a non far rumore col sacco pronto ad essere riempito di gioielli e posate.

Trovarono subito le posate chiuse in una teca di vetro antiproiettile.

Con il ferretto del reggiseno di Anita, riuscirono ad aprirla e rovesciarono le forchette e i coltelli nel primo sacchetto, che poi si affrettarono a richiudere.

Salirono le scale di legno, forse l'elemento meno prezioso in quella casa, e arrivarono nella camera matrimoniale.

Sul letto riposava Lexy, la cagnolina, ma con qualche carezza la fecero stare zitta.

Intrufolatisi nella grande toilette della moglie, aprirono qualche credenza, in cerca del completo di diamanti, ma non trovarono niente.

Anita, allora, indicò a Lucas lo scarico della vasca.

Lucas non capì, quindi lei gli spiegò con il labiale che era troppo grande per essere un semplice tubo da scarico.

Con qualche sforzo riuscirono ad aprirlo, e si rivelarono due tubi: uno era umido, probabilmente proprio quello di scarico, mentre l'altro era coperto da un tappo blu e grigio.

Lo svitarono e quello che trovarono fu un semplicissimo tubo, tale e quale all'altro.

-Com'è possibile?- Imprecò Anita, rivelando una voce tanto bella quanto suadente e melodiosa.

Lucas la zittì, mise una mano nel tubo e la mosse, facendo capire ad Anita che sotto quel tappo non c'era un tubo, ma piuttosto una camera.

Lucas fece leva sulla parete superiore della camera, forzandola e attivando un meccanismo che fece sollevare il pavimento della vasca.

Si aprì un piccolo spazio rivestito di legno impermeabile, con un codice sulla parete a sinistra.

-Quale sarà il codice? Anita, non me ne vado senza quei rubini.- Si lamentò Lucas.

Anita pensò velocemente: non conosceva bene quella famiglia.

In quell'esatto momento arrivò un messaggio da parte di Adam, con scritto:-Ci deve essere un codice: ricordatevi che Linda è amata dai suoi genitori.-

Era un indizio fin troppo esplicito.

Anita chiese a Lucas:-Quand'è nata Linda?-

-7 Settembre del '97- Rispose svelto.

Anita digitò i numeri "70997" e il pavimento dello spazio sotto la doccia si aprì, salendo, così come si era aperto il pavimento della vasca.

Tutti quei meccanismi mettevano in gran confusione i due ragazzi.

Finalmente, trovarono quel benedetto completo: una collana con un grandissimo rubino rosso, un bracciale con piccoli rubini, degli orecchini e un anello, tutto imperlato di rubini e filamenti di platino.

Li misero con cura in un sacco a parte e, dopo aver messo a posto la vasca, aver chiuso la porta del bagno e la teca al piano inferiore, uscirono dalla casa furtivamente.

Lucas mandò un messaggio ad Adam, che rispose dicendo che aveva salutato la famiglia cinque minuti fa e di affrettarsi a venire a casa.

I due giovani salirono in macchina e guidarono fino a casa di Elizabeth.

Là rovesciarono la refurtiva sul letto e si diedero appuntamento con colui che già da due mesi comprava ciò che loro rubavano e ricambiava con laute ricompense in soldi.

Dopo qualche ora, che i ragazzi passarono a raccontarsi le loro vicende e a decidere il piano per la prossima sventurata famiglia che avrebbe dovuto subire il loro perfetto furto, alle 4 del mattino i ragazzi si ritrovarono in un vicolo circondato da case a mattoni rossi, non era già più notte fonda, il sole stava iniziando a sorgere, non rendendo quel posto il più spaventoso che avessero mai visto.

Un signore di origini asiatiche, vestito molto elegantemente con giacca, pantaloni e cravatta neri, li si avvicinò dopo sei o sette minuti.

-Buongiorno, signore Sing.- Lo salutò Anita.

Tutti e quattro sapevano due cose su Anita:

-era sicuramente la leader del gruppo, nonché la più carismatica;

-Adam e Lucas erano gli unici ragazzi che non erano caduti ai suoi piedi: tutti i loro concittadini, infatti, la desideravano in un modo o nell'altro e tra questi, il signor Sing non era escluso.

Adam e Lucas gli consegnarono i due sacchi ben chiusi.

Il signor Sing diede un'occhiata dentro di essi e, dopo essersi accertato di avere tra le mani una refurtiva ben cospicua, consegnò loro tre ventiquattrore, di cui anche loro verificarono il contenuto.

Tornati a casa di Elizabeth si divisero i soldi.

Adam disse:-Domani decidiamo chi derubare?-

-Io avrei una mezza idea...- Rispose Anita, con aria misteriosa.

Putain ✖️, アニタザインWhere stories live. Discover now