Non riesco ancora a crederci.
Come faccio ad aver dimenticato le sigarette? Non può avermi beccato. Non so cosa fare. Devo dormirci sopra, domani ci penserò. Sarà una giornata molto lunga.Sono le 8.15 e come tutte le mattine durante le vacanze la mia sveglia sta suonando. Sì, avete ragione, potrei dormire, ma mi piace tenere delle buone abitudini e non perdere il ritmo. Stamani però non ho voglia di alzarmi. I motivi mi sembrano ovvi. Non so cosa mi sa aspettando. Non so cosa potrebbe succedere. Mamma lo avrà già detto a papà? L'unico modo per scoprirlo è alzarsi. Forse però non lo voglio scoprire. Devo farlo.
La casa è stranamente silenziosa. Di solito a quest'ora sono tutti in piedi. Devo andare in bagno. Devo alzarmi.
La luce in cucina è accesa. Mi stanno aspettando. Forse è tornata Sofia. No, è ancora troppo presto.
Mi avvicino piano piano alla porta. Prima o poi li dovrò affrontare, ed è meglio farlo subito.
Mamma e papà sono seduti. Papà ha il solito giornale in una mano e la tazza del caffè dall'altra. Mamma sta mangiando quegli schifosi biscotti dietetici. Sembrano plastica. Si accorgono di me subito. E' sicuro, mi stavano aspettando. Papà mette giù la tazza del caffè, mamma smette di mangiare.
"Buongiorno"
"Siediti"
Si inizia.
"Che diavolo ti è venuto in mente, me lo spieghi?" Mamma è arrabbiata, ma non lo da a vedere.
"Non so che dirvi, so di aver sbagliato" Che mi è venuto in mente? Tuo marito entra nel mio letto da quando ho 10 anni. Dovresti chiederlo a lui.
"Sbagliato? Ma ti rendi conto di quello che hai fatto? Se prendi un brutto voto perché non ha studiato, hai sbagliato. Se rispondi male, hai sbagliato. Ti sei buttata via. Ma da chi diavolo hai preso? Proprio dal diavolo probabilmente" O da tuo marito "Ci hai deluso in tal modo. Ma capirai ciò che hai fatto"
"Cosa devo fare?"
"Niente. E' proprio questo che farai, niente. Scordati le serate fuori con gli amici. Scordati Eleonora. Scordati la palestra. Scordati il telefonino, il computer e tutti quegli aggeggi elettronici che usi"
"Ma non è giusto!" Non possono farmi una cosa del genere.
"Starai in casa sempre. E passerai almeno due ore al giorno in cantina"
"In cantina?"
"Abbiamo preparato una cosa per te"
Iniziano a farmi paura. Papà non ha ancora parlato. Mi guarda e basta.
"Ti facciamo vedere subito cos'è, imparerai la lezione"
Mamma mi prende per un braccio, non pensavo potesse essere così forte. Mi trascina giù. Di solito qui tengono i vini, ma mentre scendo non vedo nulla. Non voglio andare laggiù.
"Giuro che non succederà mai più, lo giuro, lo giuro"
"Muoviti e stai zitta"
E' buio, non vedo nulla. Mamma mi spinge e cado dentro qualcosa. Sotto di me c'è qualcosa di freddo. Allungo le mani. Sbarre. Una gabbia? No, non può essere.
"Abituatici, ci resterai per un po'. Torniamo per pranzo"
"Mi lasciate qui? Ma siete impazziti?"
"Hai torturato il tuo corpo e la tua anima in maniera molto peggiore di questa. E' per il tuo bene Alice, è l'unico modo per espiare le tue colpe. Il diavolo nel tuo corpo uscirà, lo faremo uscire. Starai meglio. Sei una lurida puttanella ora, e devi essere trattata come tale. Se mi accorgerò di qualche cambiamento forse cambierò metodi"
E' per il tuo bene, le ho già sentite queste parole. Non può essere come papà. Sta salendo le scale. Non può lasciarmi qui.
"Mamma, mamma, ti prego. Non lasciarmi qui"
Ha chiuso la porta. E' buio e fa freddo. Non c'è niente intorno a me. Saranno le 9 e mezzo, torneranno all'ora di pranzo. Non resisterò qua sotto.
*Tic,tic,tic*
Acqua. Vogliono davvero farmi impazzire? Smetterà di cadere. Smetterà di cadere. E' insopportabile, impazzirò.
*Tic, tic, tic*
Una goccia d'acqua Alice, è solo una goccia d'acqua. Dovrà smettere prima o poi. Non ci pensare. Provo a tapparmi le orecchie con le mani, ma non funziona, è come se quel suono fosse dentro la mia testa.
*Tic, tic, tic*
Devo urlare, devo farlo smettere in qualche modo.
"Fatelo smettere. Fatelo smettere"
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Lasciami andare
Teen FictionTutti gli adolescenti hanno problemi con i propri genitori, ma Alice vive in una famiglia particolare e quando si accorge del pericolo intorno a lei, è già troppo tardi.