HARRY'S POV
Il pranzo con Rose passò in fretta e la accompagnai a casa.
«Grazie Harry, mi sono divertita tanto a prendere in giro il cameriere.» e si mise a ridere. É davvero bella quando ride.
Risi anch'io pensando alla scena di poco fa, io e Rose prendavamo in giro il cameriere che era tremendamente squallido.
Mi porsi per darle un bacio nella guancia e sentì le sue guance diventare calde come il fuoco. Stava arrossendo.
La salutai e ritornai a casa. Avvisai mio padre ed entrai in macchina per partire.
Arrivai dopo una decina di minuti e appena entrai a casa Cara mi chiamò.
Cara: Ehi tesorino mio caro!
Oddio santo, se qualcuno non le tira una scarpa in testa lo faccio io.
Harry: Ciao, che vuoi?
Cara: Amore mio, vieni a casa mia? Sai ho preso dell'intimo nuovo.
Dice con voce seducente. Sinceramente non mi va, però del sano sesso non fa mai male a nessuno.
Harry: arrivo.
Chiusi la chiamata e ritornai in macchina per andare da Cara.
ROSE'S POV
Harry non sembra così malvagio come credevo.
Entrai in casa e mi buttai a peso morto sul divano e decisi di chiamare mia mamma, Layla.
Composi il numero tre volte e non rispose, chiamai mio babbo e nemmeno lui mi diede segni di vita. La mia agitazione era alle stelle finché mia zia, Claudia, non mi chiamò.
Claudia: Rose, bambina mia.
Rose: Zia, cos'è successo? Mamma non risponde e nemmeno papà.
Claudia: Tranquilla, la mamma ha avuto un giramento di testa ieri così ora la vogliono tenere sotto osservazione, nulla di grave, dicono che sia stato un calo di zuccheri.
Rose: Oh, okay, salutameli e dagli un bacio da parte mia.
Claudia: Certo, poi dico di richiamarti appena usciranno.
Rose: Grazie zia, un bacione, ciao.
Chiusi la chiamata. Ero davvero preoccupata, anche se non sono stati genitori presenti nella mia vita... Sono comunque la mia famiglia e gli voglio bene.
Andai in camera mia e presi il mio diario in pelle nero.
Amavo scrivere sia per me che per altri, cioé storie.Andai in giardino, mi posizionai sotto un'albero e iniziai a scrivere nel diario, che io chiamavo 'Nonno'. Mi sentivo bene quando scrivevo nel mio diario, é come se mio nonno mi ascoltasse in un certo senso.
Caro Nonno,
É da un po che non ti scrivo, mi dispiace, é solo che ho iniziato a lavorare e anche Dan e Susy lavorano.
Faccio la segretaria per la Enterprise Styles. Il mio capo é un uomo davvero comprensivo e suo figlio sembra una persona per bene, anche se a volte é scorbutico.
La mamma ha avuto un giramento di testa sai?
Anche se non é stata una mamma modello, mi ha dato la vita e per questo dovrei esserle eternamente grata.
Non ho un granché da dirti, non ci sono novità.
Tu Nonno, mi pensi anche da lassù? Come stai? Come sta la Nonna? Spero vada tutto bene.
Sembro pazza a scriverti queste cose, ma é come se tu stessi vicino a me, capisci? Ed é per questo che amo scrivere qui, mi sento come se tu mi ascoltassi, come se tu mi stessi aiutando.
Ora devo andare.
A domani Nonno.
Ti voglio bene.Chiusi il diario e lo strinsi nel mio petto, come se lui mi stesse abbracciando.
Riposi il diario sotto al cuscino, mi misi una felpa e dei leggins, presi le cuffie il cellulare ed uscì di casa.
Camminai senza una meta ascoltando musica, ero un po preoccupata per mia mamma, ma per il resto, ero davvero di buon umore.
Entrai in un bar e presi un caffè, mi guardai attorno e per poco non svenni sopra al bancone.Lisa, la ragazza più fastidiosa e popolare del liceo, era proprio lì, davanti ai miei occhi. Mi nascosi nel mio cappuccio, pagai il caffè e uscì. Diedi un sospiro di sollievo appena fuori al bar ma mai cantare vittoria.
«Rose, vedo che ti sei fatta più carina, sei quasi decente.» bene, ero venuta qui per non avere problemi e per allontanarmi da chi mi ha fatto del male ed eccola qui. Ti prego nonno, dammi la forza per non tirarle una padella in testa.
«Ciao Lisa, vedo che tu sei sempre più velenosa.» la guardai con tutta la freddezza che avevo in corpo.
«Ma come siamo diventate simpatiche. Non dirmi che porti ancora rancore nei miei confronti.» questa é stupida proprio ah.
La guardai da capo a piedi. Siamo in autunno e questa si mette i vestitini che a mala pena le coprono il culo. Troia.
Girai i tacchi ma lei mi prese l'avambraccio costringendomi a voltarmi.
«Non ti libererai facilmente di me.» detto questo se ne andò sculettando.
Non sono più la ragazzina sensibile di una volta, vedrà quanto sono cambiata, avrà pane per i suoi denti.•~•~•~•~•~•~•~•~•
Buona seraaa!
Scusate se non ho postato il capitolo prima, ma ho avuto vari problemini e non ho avuto molto tempo.
Spero che il capitolo vi piaccia, fatemelo sapere stellinando e commentando. ;)Chicca. xx
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Love is pain || H.S.
Fanfiction"Ho visto il meglio ed il peggio di te e li ho scelti entrambi." - E si guardarono negli occhi. Si guardarono con un profondo desiderio di amore pur sapendo che questo sentimento era troppo grande per loro, o almeno così credevano. - (Questa storia...