No choice

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È il tuo settimo anno ad Hogwarts.
Un'estate è passata da quando c'è stata la guerra.
Hogwarts è di nuovo la stessa, ma tu no.
Il tatuaggio che ti hanno messo a forza sul braccio sinistro non fa che ricordarti ogni giorno cosa sei e cosa non sei stato.
Un codardo, ecco cosa sei.
Non hai avuto scelta.
Ma quale scelta, saresti potuto scappare.
Ma poi, che fine avrebbero fatto tua madre e tuo padre?
Pensi a loro.
Lucius è ad Azkaban.
Tua madre è a Malfoy Manor.
Sempre triste, sempre sola.
Non avresti voluto lasciarla.
E invece hai dovuto. Ti ha costretta lei. Ti hanno costretto tutti.
"Se non torni ad Hogwarts dovrai andare ad Azkaban." Ti dicevano.
E sei stato costretto.
Non avresti voluto passare il resto della tua vita in una di quelle celle.
Anche se te lo saresti meritato.
Quello che hai fatto non ha scuse.
Ti sei alleato a lui, al cattivo, quando forse tu non lo sei.
No, non sei cattivo.
Sei stato solo abituato ad indossare quella maschera di menefreghismo ed arroganza.
Non hai avuto scelta.
Non fai che ripetertelo, ma non ci credi nemmeno tu.
Non fai che pentirti di esserti alleato a Voldemort quando entri in Sala Grande.
Dal primo giorno di scuola- ed è passata una settimana- al tuo passaggio senti insulti.
''Mangiamorte" è l'insulto che più spesso ti attribuiscono.
Cerchi di ignorarli, ma non si può ignorare una scuola intera.
Il Marchio Nero sembra bruciare, sembra pruderti, ogni volta che quella parola viene detta alle tue spalle.
Quasi non ce la fai ad andare ai pasti.
È troppo difficile. Troppo doloroso.
Non hai amici. Forse non ne hai mai avuti.
La tavolata di Serpeverde ora non è più piena come un tempo.
Sono in pochi, molti pochi, quelli che ora finiscono in quella casata.
La casata del male. Così dicono.
Ma lo dicono solo perché ci sei tu.
Non hai avuto scelta.
Non riesci a liberarti da quel pensiero.
Non riesci a liberarti nemmeno dalla sensazione costante che in te non ci sia niente di giusto.
La sera ti trovi a piangere nel bagno. Come due anni prima.
Piangi e piangi.
Piangi come un bambino.
Non hai avuto scelta.
Piangi mentre pensi a quanto codardo sei stato.
Forse non sei meglio di tuo padre.
Forse non sei meglio di Lord Voldemort.
Codardo.
Un altro insulto che risuona nelle tue orecchie, ogni giorno.
Nemmeno i professori ti guardano più come prima.
Ti trattano come un reietto, come un animale.
E forse è così che deve andare.
Non avevi scelta.
Balle, tutte balle.
La scelta l'avevi eccome.
Saresti potuto scappare.
Dubitavi che Silente non ti avrebbe accolto.
Ma tu non sei coraggioso come un Grifondoro.
Tu sei un miserabile Serpeverde.
Astuto, forse, ma non abbastanza in quei tempi.
Non hai avuto scelta.
L'ennesima occhiataccia ti viene lanciata da un tuo compagno di casa.
Uno dei pochi finiti in Serpeverde.
E non reggi più tutto quello.
Non ce la fai.
Non hai avuto scelta.
Corri sulle scale.
Codardo. Mangiamorte.
Gli insulti tagliano peggio del vetro.
Sembrano pugnali che ti perforano il cuore.
Ognuno di loro fa sempre più male.
Riapre le ferite della guerra.
Mentre arrivi alla Torre di Astronomia, il tuo pensiero va a tua madre.
Neanche lei ha avuto scelta.
Ma lei non l'ha avuta sul serio.
Si è sposata con un Mangiamorte e, nonostante tutto, lo amava.
Tu non hai mai amato, ma lei sì.
Piangi.
Il vento asciuga le tue lacrime.
La brezza di settembre è come un bacio sul tuo viso.
Ti asciughi il volto con il dorso della mano.
Devi farlo.
Fai un passo avanti e precipiti dalla Torre di Astronomia.
Dovevi farlo.
Non avevi scelta.

No Choice ~ Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora