AVVERTIMENTI: la storia può risultare un po' strana (niente di osceno) e presenza di SMUT (se non vi piace il genere, non leggete)
Louis era un ragazzo di 18 anni, felice di essere pieno di sorelle, in una famiglia che gli dava amore, con un carattere che andava bene a tutti. Era simpatico, onesto, acido e sincero, ma anche dolce, altruista e tenero. Beh, quella era una parte che teneva abbastanza nascosta se dobbiamo essere sinceri.
Era una persona normale agli occhi degli altri, era pronto ad aiutare tutti ed era un amico perfetto. Quello che gli altri non sapevano però, era che aveva un serio problema a controllare le sue emozioni.
Gli era spesso capitato, infatti, di non riuscire ad esprimere determinate emozioni. Come ad esempio, Louis non riusciva sempre ad essere dolce, romantico o gentile con tutti. Spesso era come se una parte del suo cervello, fosse infastidita del fatto che potesse essere cosi.
Il giovane aveva cercato in tutti i modi di combattere contro questa cosa, e ci stava riuscendo, quando le cose si fecero improvvisamente più strane. Infatti iniziò a sognare cose decisamente non reali.
Una notte sognò degli occhi verdi, un verde acceso e pieno di sentimenti, mai visti. Scosse la testa la mattina successiva, cercando invanamente di dimenticarli.
Un'altra notte sognò dei capelli ricci e morbidi, e Louis poteva giurare di essere riuscito a toccarli in quel sogno.
Dopodichè sognò delle labbra rosse, piene. Rimase scosso da quel sogno. Erano labbra che, da gay qual'era, avrebbe passato ore a baciare. Anche quel sogno, cercò di dimenticarlo.
Il penultimo sogno che fece fu un corpo esile, alto e impostato. Il petto era dipinto da disegni che lui, in prima persona, aveva fatto. Poteva quasi sfiorare la farfalla che aveva disegnato quell'inverno, sul petto di quel ragazzo. Oppure le rondini, che aveva disegnato per le sue sorelle. Sembrava tutto così reale che faceva quasi paura.
L'ultima notte fu quella più inquietante, a dir la veritá. Aveva sognato quel corpo, aveva sognato di toccarlo. Dopodichè aveva guardato negli occhi quel ragazzo, dagli occhi verdi. E sorrideva, sorrideva e Louis aveva baciato quelle labbra rosse e piene. Quello che Louis fece la mattina successiva, fu una bella doccia gelata.
Louis era nervoso a fare quei sogni senza senso, che però avevano uno strano senso che non capiva ancora. Il ragazzo però, fu ancora più nervoso quando smise di farli.
La cosa che ci solleva è che Louis fu nervoso solo per poco, infatti iniziò a diventare acido e di cattivo umore. Non riusciva piu ad essere sorridente e gentile. Aveva smesso di fare quei sogni, e il suo stato d'animo aveva preso il pieno controllo di se stesso.
Immaginate la sua faccia quando, un giorno normale era seduto a tavola, sentì una mano stringergli la coscia. Louis sobbalzò e si guardò intorno, non vedendo nessuno a parte sua sorella Daisy. La piccola lo guardò con un cipiglio sul viso, sporcandosi il mento con la pastina che stava cercando di mangiare.
Louis si alzò dal suo posto e la pulì con il tovagliolo, per poi farla ridere facendo qualche faccia buffa. Cosa alquanto strana, dato che, da quando aveva smesso di fare quei sogni, non riusciva più ad essere dolce o gentile.
Sbuffò e sparecchiò, per poi portare a dormire Daisy, che si accoccolò al suo petto. Louis la strinse e la cullò per una decina di minuti, per poi metterla nel suo lettino. Le lasciò un bacio sulla fronte e si diresse verso la sua camera.
Appena aprì la porta, fece un salto e il suo cuore iniziò a battere velocemente, vedendo un ragazzo sdraiato sul suo letto. Spalancò gli occhi, quando si accorse che fosse quel ragazzo. Quello che aveva sognato. La gola diventò improvvisamente secca, nel vedere la bellezza di quell'individuo, e diventò paonazzo.
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Beloved Side Of Me - Larry Stylinson OS
FanfictionDal testo: "Ma da dove vieni?" Chiese Louis esasperato. Non sapeva chi fosse, eppure sembrava lo conoscesse perfettamente. Il ragazzo più alto sorrise e si avvicinò leggermente, osservandolo con quegli occhi verdi e curiosi. "Non mi crederesti, se t...