AIDO (Associazione italiana donazione organi).

14 3 0
                                    

Pensieri di un defunto.

Cerco di assimilare più informazioni possibili da quel che rimane di mio,attaccato a questo corpo ormai spento.Ciò che l'uomo definisce "anima" o "spirito" è praticamente volato via dalla mia vecchia dimora, l'organismo.Non provo più emozioni, a differenza di prima che quasi potevo sentire il sangue scorrere.Non ho udito, nè olfatto, tantomeno gusto.Il mio involucro giace su un tavolino di metallo grigio, i medici indossano mascherina e camice.Non riesco a provare emozioni dal mio stato attuale, ma vedere tutto ció da quí sopra, avrebbe sicuramente suscitato in me, umano di un tempo,paura,dispiacere.I miei occhi son coperti cosí come le braccia e le gambe.Operano sulla pancia, o almeno su quel che ne rimane.Decisione stupenda quella di mia madre: decidere di donare miei organi, ancora utilizzabili per salvare altre vite umane.La mia è ormai volata via, così come gli uccelli in primavera.Non ho tatto, ma quel tavolino sembra così freddo.L'unico mio obbiettivo al momento, è vedere la seconda vita del mio cuore, all'interno del corpo di qualcun altro.Spero sia un bimbo, vorrei che sia lui a custodire ciò che mi ha dato la vita fin ora.Ma mi andrebbe bene anche un anziano.I suoi pochi anni di vita potrebbero moltiplicarsi, grazie al mio guerriero, che nonostante tutto ha continuato a battere per un po'.L'operazione sembra conclusa,il resto del mio corpo, vuoto, verrà cremato.Si nasce per morire, ma si può morire anche per vivere all'interno di qualcun altro.La donazione degli organi è una delle cose più umane, in questo mondo senza umanità.Al mio funerale si contempla un vaso dentro il quale ci sono le mie ceneri.È così strano trovarsi alla propria messa, ma non riesco proprio a provare emozioni.Abbraccio mia madre, ma sembra che non si accorga di niente.Passa un mese e alla mia dimora occupata ora da mamma arriva una lettera:
"Egregia signora G. Il cuore, i reni e il fegato di suo figlio hanno aiutato persone in gravi difficoltà.Grazie ad essi ora hanno una nuova vita.Non serve essere tristi, lui ormai è in varie parti di questo mondo, ma in fondo in fondo dentro ognuno di noi.Sentite condoglianze AIDO."
Mi sento spinto verso est, come se qualcosa mi aspirasse.Mi muovo seguendo la corrente di vento, come fossi aeriforme.Vedo un orfanotrofio sotto di me.Lí dentro, un bimbo nel letto ancora dormiente.Intorno quel che sembravano i suoi compagni e le istitutrici.Ho capito dov'è il mio cuore.Beh per gli altri organi non sento nessuno stimolo, forse il cuore è ciò che mi lega ancora a questa vita terrena.Nessun paradiso, nessun inferno nè tantomeno purgatorio.Ecco cosa c'è oltre: la vita.
-Morena Prota

AlmaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora