18. Sentimenti

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Louis

"Merda merda merda"
Assottigliai gli occhi e continuai a muovere velocemente le mani, stavo arrivando.

"SIII, ho vinto."
Urlai, mentre passavo il traguardo e alzavo le braccia verso l'alto in segno di vittoria, colpendo con un gomito il naso di Harry.

Lanciai il joystick accanto a me e mi piegai verso di lui, che si lamentava e imprecava per il dolore. Appoggiai le mie mani sulle sue e delicatamente gliele spostai dal viso.

"Mi dispiace, scusami, non l'ho fatto apposta."
Mi sentivo in colpa, mentre osservavo una goccia di sangue scuro uscire lentamente dal suo naso, per poi posarsi sul bordo del labbro superiore e confondersi con il colore scuro delle sue labbra morbide e carnose, di quel rosso non naturale per delle semplici labbra. Molto probabilmente se le era morse e torturate per tutto il tempo della partita.

Poggiai un dito sul suo labbro, trascinandolo lentamente, portando via la goccia di sangue.
Erano così calde, morbide e carnose che mi sarebbe piaciuto tenerle lì il mio dito per sempre.
Affondarlo in quelle labbra solo per bearmi del loro calore e della loro morbidezza.
Chissà se avrei provato la stessa sensazione di benessere se al posto del mio dito ci fossero state le mie labbra.
Labbra contro labbra.
Morbida carne assaggiare, assaporare, leccare e mordere due semplici strisce rosa che sono le mie labbra.

Socchiusi gli occhi dischiudendo le labbra per cercare di prendere più aria possibile, respirando e distogliendo la mia mente da quei pensieri stupidi e sbagliati.

Aprii gli occhi e piegai la testa verso il basso guardando il mio dito coperto da un leggero strato di sangue, poi alzando lo sguardo , puntai i miei occhi nei suoi.
Mi stava fissando, con gli occhi leggermente sgranati e le labbra dischiuse per via del gesto che avevo appena compiuto.
Un brivido percosse la mia schiena, percorrendo tutta la spina dorsale, mentre fissavo i suoi occhi e distinguevo tutte le diverse sfumature di verde che si cingevano all'interno delle sue iridi.

Il quel piccolo momento di silenzio e imbarazzo mi accorsi della posizione in cui ero.
Lui era rimasto immobile, forse spaventato dal mio gesto, con le gambe ancora incrociate e la schiena poggiata allo schienale del divano bianco su cui eravamo seduti ormai da qualche ora.
Io, invece, non ero più a gambe incrociate.
Mi ero girato a sinistra verso di lui, mettendomi sui ginocchi, e per reggere il mio peso, mentre mi sporgevo per pulirlo dal sangue, avevo appoggiato la mia mano sinistra sulla sua cosca, vicina all'inguine.
La stoffa grigia della sua tuta abbracciava la mia mano, sommergendola quasi fino a non far vedere più la pelle e tenendola al caldo.
Sembrava quasi che la stesse proteggendo, e che la stesse risucchiando, chiamando, per farla avvicinare sempre di più nel punto carnale più sensibile e delicato del corpo umano.

Fissai la mia mano per qualche secondo, poi come se la sua pelle mi stesse scottando, bruciandomi la pelle del palmo, l'allontanai.

Sentivo il mio volto andare a fuoco, e l'imbarazzo crescere dentro di me.
Lui era ancora immobile e con il respiro leggermente affannato.
Chissà cosa stava pensando del mio gesto.
Mi avrebbe buttato fuori di casa, deridendomi per il resto dei miei giorni per i movimenti poco casti che avevo appena compiuto nei suoi confronti. Oppure, non ci aveva fatto neanche caso, e ora mi stato torturando la mente per problemi che neanche esistono.

Mi spostai, tornando a sedere composto, mi allungai verso il tavolo davanti a noi e presi un fazzoletto, mi pulii il dito e finii di pulire il sangue ancora presente sul volto di Harry.

Evitai i suoi occhi, perché come un illuso, credevo di evitare l'imbarazzo.
E forse avevo ragione, mi stavo preoccupando per problemi che non esistevano, visto che non aveva accennato a nessuno dei miei movimenti, alla mia mano troppo vicina alla sua intimità.
Non aveva protestato, non si era schifato e non mi aveva cacciato di casa e deriso, come l'immagine che il mio cervello aveva proiettato.

" Forse è meglio che non giochiamo più a Mario kart. Non vorrei trovarmi con il naso sanguinante ogni volta che vinci."
Le parole uscirono lente e rocce dalla sua gola.
Ed ecco che un secondo brivido passò correndo per la mia spina dorsale.

Ridacchiai, abbassando la mano con il fazzoletto dal suo volto.
Il mio viso seguì la mia mano, andando a guardare un punto non ben definito che non stavo realmente fissando, perché offuscato dai miei pensieri.

Ero a disagio, non sapevo come muovermi in queste circostanze.
Non mi era mai capitato di sentirmi così.
Un nodo di sentimenti si era formato all'altezza dello stomaco e non riuscivo a ragionare, a capire cosa era giusto o sbagliato, come mi dovevo comportare e cosa mi stava succedendo.

Cosa mi stava succedendo?

Perché non sono indifferente a tutto ciò?
Perché mi sono perso a guardare i suoi occhi e a pensare alla morbidezza delle sue labbra calde?
Perché mi sento affogare da sentimenti che non avevo mai sentito?

Tutti perché che sparirono dalla mia mente appena Harry posizionò due dita sotto il mio mento, alzandomi leggermente il volto e sorridendomi.

" Non preoccuparti, è tutto apposto. "
La sua voce era bassa, leggera e il suo respiro si infrangeva sul mio viso, mentre le sue labbra si piegavano in un sorriso leggero e il groviglio all'altezza dello stomaco si moltiplicava, ostruendo il passaggio all'aria.

Non riuscivo a respirare, il suo respiro su di me non mi faceva ragionare, la sua vicinanza e la sua mano sul mio volto non aiutavano.

Non ce la feci, non ressi tutto quello che si mostrava davanti ai miei occhi e tutto quello che si stava andando a formare sopra il mio cuore.

Distolsi lo sguardo dal suo, facendo scivolare via la sua mano da sotto il mio mento.
Mi alzai frettolosamente raccogliendo tutta la mia roba e correndo verso la porta.

" Scusa, si è fatto tardi."
Non lo guardai neanche mentre spalancavo la porta e uscivo per poi chiuderla con un tonfo alle mie spalle, lasciando un Harry confuso sul divano con ancora una mano sospesa nell'aria.




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Eccomi tornata con un nuovo capitolo.
Beh, non ho molto da dire, spero di non avervi fatto aspettare molto e che il capitolo vi sia piaciuto.
Fatemi sapere cosa ne pensare lasciando qualche commento e se vi è piaciuto una ☆

Cercherò di aggiornare il prima possibile e di non farmi aspettare molto.

Secondo voi ora cosa succederà?
Lo scopriremo nella prossima puntata.
* parte una musichetta strana mentre l'inquadratura si allontana*

All The love
-io-

Before and after. The change of love  - Larry Stylinson -Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora