SONO VIVAAA
Erano passati cinque giorni da quel bacio, eppure non riuscivo a togliermelo dalla testa, era diventato una costante che si ripeteva ogni cinque minuti nel mio cervello.
Non sapevo neanche io come, ma era successo.
Non ero più uscita con Edo, ma non sapevo come qualificare il nostro rapporto, amici, conoscenti, e poi c'era di mezzo quel maledetto bacio.
Da quel giorno anche Lore era cambiato, a volte sembrava aggressivo o infastidito, neanche la sua Rapunzel riusciva a calmarlo, aria di crisi?
Chissà, al momento ero troppo occupata a dare risposte alla mia confusione.
«Reb, insomma, mi ascolti?»
Ormai anche Ilaria non si arrabbiava più, o quasi, il mio essere sulle nuvole era un'altra costante, e ciò influiva su ogni cosa, anche sulla mia attenzione a scuola, mi ritrovavo a fantasticare nel bel mezzo delle lezioni, mai successo prima.
Ma come diceva spesso il lunatico Lore «c'è sempre una prima volta»
«Scusa Illy, ma in questi giorni sono fuori»
La vidi alzare gli occhi al cielo e scuotere la testa, come per dire che per me non c'erano più speranze.
Cambiai prospettiva per un secondo e mi imbattei in una chioma platino ondeggiante e una smorfia contrariata «ehi Rebecca, hai visto Lore?»
Vanessa sembrava agitata e confusa, ma non potevo certo indovinare dove si trovasse il suo ragazzo, per chi mi aveva preso?
«No, mi spiace»
E mi dispiaceva davvero, in fondo, ultimamente era diventato sfuggente, mi considerava poco o quando lo faceva era per provocarmi, facendomi salire i nervi a fior di pelle.
Perché si comportava in quel modo?
«Perfetto, se lo vedi riferiscigli che devo parlargli»
Annuii, anche se scocciata che mi avesse preso come un gufo «va bene»
«Grazie» tuonò, prima prina di scomparire da dove era venuta.
«Però, deve avere qualcosa di serio per fuggire anche dalla sua ragazza»
«A quanto pare, si diverte a farci impazzire»
E come se avessi nominato il diavolo, ecco Lorenzo comparire sulla soglia, i capelli spettinati e un'aria di fumo che lo circondava.
Con coraggio mi feci avanti, avvicinandomi al mio banco e inevitabilmente al suo «Vanessa ti cercava»
Lo vidi ridacchiare prima di puntarmi gli occhi addosso, un po' rossi e un po' vuoti «strano»
«Dovresti considerarla un po' di più, è la tua fidanzata»
Non sapevo da dove mi fosse uscito quel tono duro, ma aveva contribuito a dare una svegliata al mio interlocutore che si era raddrizzato sulla sedia e aveva inclinato la testa per analizzarmi «pensa al tuo di ragazzo»
«Non sto con nessun ragazzo»
puntualizzai, con un pizzico di amarezza.«Allora non puoi capire come mi sento, anzi, nessuno lo capirebbe»
E questa frase enigmatica cosa significava?
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La giornata era finita e non vedevo l'ora di riempirmi la pancia con qualche schifezza che sicuramente avrei mangiato insieme a Sara, in due avremmo potuto svaligiare un intero McDonalds.
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Baci al cianuro
Novela Juvenil❝So che mi sto intossicando, ma non c'è cura che vinca.❝