Capitolo 46.

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"Gally." chiamai il suo nome quando lui ci raggiunse.
Ha cambiato idea. Pensai sospirando sollevata.
Ma quando le sue labbra si ridussero a una linea sottile e il suo volto venne percorso da una scarica di tristezza, compresi la sua decisione prima ancora che me la comunicasse. "Non puoi partire." 
Lo guardai sbalordita. Corrugando le sopracciglia confusa.
"Non puoi partire e lasciarmi qui." ripeté lui.
Scossi la testa, tanto confusa quanto arrabbiata. Era sparito prima ancora di finire di ascoltare la spiegazione di Thomas, avevamo litigato, non si era fatto vedere per tutta la giornata e ora pretendeva che restassi nella Radura con lui?
"Io ho preso la mia decisione. Ti prego, vieni con noi." lo supplicai, mettendo da parte la rabbia.

Gally era un ragazzo sveglio, sembrava imparasse in fretta e che fosse un pozzo di conoscenze manuali senza fine, ma la sua testardaggine e ostinazione a volte gli intralciavano il cammino. Già il fatto che non si fidasse di Thomas, per me era un grosso intoppo. Ero sicura che anche se avesse finito di ascoltare la spiegazione del ragazzo sarebbe rimasto comunque sulla difensiva. Eppure, non potevo far altro che sperare di fargli cambiare idea. Se persino Alby aveva messo da parte odio e diffidenza nei confronti miei e di Tom, allora forse potevo riuscirci anche con Gally.

Ma quando il ragazzo scosse la testa, puntando i piedi a terra e strisciandosi una mano sul volto come se non credesse a quello che aveva appena visto, compresi che le mie chance si fossero abbassate di colpo. "Io non ti lascerò andare là fuori. È troppo pericoloso e anche se riusciste a uscire, pensate che sarete liberi? I Creatori vi renderanno di nuovo prigionieri e non voglio neanche immaginare cosa ti faranno, Eli."
Feci un passo in avanti, incerta sulle parole da scegliere. "Capisco le tue preoccupazioni, ma non possiamo rimanere per sempre qua, Gally." un altro passo avanti per il coraggio e un altro per alleviare la tensione. "Anche se riusciste in qualche modo a sconfiggere i Dolenti, la Radura sta cadendo a pezzi. Guarda il cielo, diamine! Non capisci che è tutta una costruzione creata per testarci? Non puoi continuare a vivere in un sogno, per quanto bello. Dobbiamo tornare alla realtà."

Lo vidi aprire la bocca per dire qualcosa, ma poi la richiuse, visibilmente a corto di obiezioni. "So che sembra spaventoso lasciarsi alle spalle la vita che abbiamo conosciuto fino a ora. Ma là fuori abbiamo una possibilità. Per quanto schifosa o pericolosa che sia. Dobbiamo provarci, lo capisci?" spiegai avvicinandomi di un altro passo, disperata come non mai.
Gally era sempre stato bravo a leggermi dentro, su questo non c'erano dubbi. Ed è per questo che quando lo vidi fissarmi intensamente e poi distogliere lo sguardo abbattuto, compresi che avesse capito anche lui che non avrei cambiato idea. Non so se fosse stata la sicurezza nelle mie parole o il coraggio che avevo racimolato a fatica, ma qualsiasi cosa avesse trovato nei miei occhi, gli bastò per smettere di provare a convincermi.

Pensai che la questione fosse finita lì, che forse, in fin dei conti, avrebbe ceduto e sarebbe venuto con noi, ma l'ostinazione riprese il sopravvento e Gally cambiò semplicemente bersaglio, facendo leva sui sentimenti e sulle responsabilità di Newt. Allungò lo sguardo alle mie spalle e gli si rivolse con sguardo furioso. "Tu non puoi permetterle di fare una cosa del genere! Combattere contro i Dolenti..." rise istericamente, poi continuò, sempre rivolto a Newt. "Dovete essere pazzi. Tu non puoi trascinarla in tutto questo."

"Lei ha preso la sua decisione. Nessuno l'ha obbligata." spiegò calmo il biondino. Tuttavia la fermezza nelle parole di Newt e la sua apparente tranquillità mandarono il Costruttore in bestia.
"Andiamo... Tutti sanno che ti seguirebbe ovunque!" gridò rabbioso.
"Lei ha preso la sua decisione." ripetè il biondino, scandendo meglio le parole. "E io la rispetto." concluse, incrociando le braccia e facendo spallucce. 
Fu quell'ultima affermazione a far partire Gally, che serrò i pugni e si avvicinò a Newt. Nessuno mosse un passo, tutti troppo colti di sorpresa per reagire. Il Costruttore lo afferrò per la maglietta e alzò il pugno in aria, ma il biondino non sembrò voler rispondere minimamente. Newt non avrebbe preso parte a quella faida, troppo saggio per intromettersi e giudicare i sentimenti di Gally.

The Maze Runner - RememberDove le storie prendono vita. Scoprilo ora