"Giulia vedi di svegliarti e muoviti altrimenti perdiamo il treno!"
Non potevo svegliarmi in modo peggiore di questo, con la consapevolezza che la mia routine finirà con quell'aereo che partirà da Milano Malpensa, città che raggiungerò con il treno, alle 9,15 di stamattina. Dovrò dire addio alle mie amiche, alla mia scuola e ai miei professori, anche se non avrei mai pensato di dirlo.
Prendo il cuscino, metto in borsa le ultime cose e scendo a mangiare qualcosa prima di partire.
"Ciao" dice qualcuno con una voce rotta dal pianto dietro di me.
Aurora. Era da tempo che non ci vedevamo, da quando per il mio problema alla spalla lasciai il nuoto.
Ci abbracciamo. "Ti voglio tanto bene, mi dispiace di non averti potuto avvisare prima" dico.
"Oh ma stai zitta almeno adesso" risponde.
Decide di accompagnarci alla stazione di Finale Ligure, la più vicina a Pietra Ligure dove passano treni che portano a Milano. Prendo la gabbietta con Giglio, il mio coniglietto bianco, e ci dirigiamo alla porta. Mi volto per osservare la mia casa un'ultima volta ed ecco che mi passano davanti un sacco di ricordi, mia sorella Ilaria che corre per casa inseguendo Giglio, la mia amica Debora che si spaventa per gli scherzi di mio padre, io che litigo con mia madre... Per mettere fine alla mia agonia, chiudo la porta.
Giunti alla stazione saluto Aurora, promettendole che tornerò anche solo per una piccola vacanza e mi dirigo verso il nostro binario. Come al solito siamo in anticipo, con le manie di mio padre arriviamo sempre almeno venti minuti prima agli appuntamenti, così mi metto le cuffiette e ascolto Anima Gemella dei Dear Jack, il mio gruppo preferito dopo gli One Direction.
Finalmente il treno arriva, ci sediamo, e io rimango a guardare fuori dal finestrino finché mi addormento.
"Giulia tra poco dobbiamo scendere" mi sussurra Ilaria.
Mi alzo, più o meno come gli zombie, prendo le mie valigie e mi avvicino all'uscita mostrando il biglietto al controllore.
Il taxi è già lì che ci aspetta, ci porta davanti all'aeroporto e andiamo a cercare il nostro aereo.
Seguiamo l'hostess e ci accomodiamo ai nostri posti. Io sono dal finestrino, mia sorella in mezzo e mia madre lato corridoio mentre mio padre è nella fila dietro la nostra. L'aereo parte e non riesco a fare a meno di dormire.
Quando mi sveglio mancano cinque minuti all'atterraggio e mi rendo conto di aver dormito 11 ore. Qui sono le 15,55, sei ore indietro rispetto a Pietra Ligure e mi stimo per aver dormito in aereo, così non sembrerò un mostro con le occhiaie in giro per Miami.
Passiamo davanti alla MCA Academy, una grossa e imponente scuola dove da lunedì inizierò a studiare.