Damn

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Sono solo le 13:30 e io mi sto già chiedendo cosa mi sarei messa per andare a cena da Rafa. Ho come il presentimento che lei mi avesse presa in giro, come se il mio cuore sapesse che lui in realtà avrebbe cenato con noi. Molto probabilmente sto impazzendo.

Scuoto la testa e inizio a mettere a posto la mia camera da letto, è un caos totale. Pulendo urto una scatola che cade e riversa il suo contenuto per terra, impreco e mi abbasso per raccogliere i vari fogli caduti. Mi ritrovo fra le mani un bigliettino bianco spiegazzato, lo giro e sorrido leggendo cosa c'è scritto sopra "il mio gol più grande". Me lo aveva scritto a San Valentino dell'anno scorso, si era scusato un'infinità di volte dicendo di non aver trovato un bigliettino adatto. Ricordo di averlo rassicurato dicendo che mi bastava avere lui al mio fianco e che un bigliettino non avrebbe fatto la differenza, e quando aprii la busta su cui era attaccato quasi non svenni dalla felicità. Erano due biglietti aerei per Miami per una vacanza di una settimana.

Ricordi di quella vacanza mi innondano la mente, ma il cellulare mi aiuta a scacciarli via.
"Nat hai bisogno di aiuto morale?" Dice Nicky ridendo.
"No tranquilla, sto pulendo la stanza, e poi lo sai che stasera lui non c'è." Dico schiarendomi la voce.
"Ah giusto.." sospira, sembra più triste di me.
"Se hai bisogno io sono qua."
"Sto andando a casa di Rafa, non in guerra. Ma grazie comunque." Sorrido e dopo esserci salutate ritorno a mettere a posto quella discarica che chiamo camera.

Le otto si stanno avvicinando e così decido di farmi una doccia per poi prepararmi. Mi metto una maglietta corta e un paio di pantaloncini a vita alta di jeans. Mi trucco mettendo solo uno strato sotto all'occhio di matita e un po' di mascara. Verso le 19:30 mi incammino verso casa di Rafa, ripromettendomi di comprarmi una macchina prima o poi.

La casa è stupenda come me la ricordavo, è enorme con un giardino immenso davanti. Sospiro e suono il campanello, in un secondo mi trovo Rafa davanti con un sorriso a 32 denti.
"Ciao! Entra forza che la mamma non vede l'ora di rivederti." Mi spinge in salotto e mi trovo Nadine davanti. Mi era mancata.
"Ciao tesoro! Sei cresciuta in questi mesi! Sei diventata proprio una bella ragazza." Sorride e mi abbraccia. È sempre stata così dolce con me.
"Grazie mille." Sorrido e poi vado a salutare il papà di Rafa.
"È sempre un piacere rivederti."
"Anche per me." Sorrido e poi mi volto verso Rafa che è già sulle scale e mi fa segno di seguirla.

"Ora ti faccio vedere come ho ristrutturato la camera, la amerai."
Sorrido e passando per il corridoio mi accordo di essere davanti alla sua camera, do un'occhiata e mi accorgo che è ancora come la ricordavo. Sul comodino mi sembra di vedere la foto che ci siamo fatti ad Halloween, ma molto probabilmente mi sto sbagliando.

La camera di Rafa è stupenda. Il letto è a baldacchino e ha davanti una finestra enorme che da sulla piscina. Le pareti rosa sono rivestite di poster e foto, mi accorgo di essere a bocca aperta e mi ricompongo.
"Ti odio. Hai una camera stupenda!" Rido.
"Non è colpa mia se ho gusto nell'arredare." Mi fa la lingua e ride insieme a me.

Nadine ci avverte che la cena è pronta e così scendiamo, appena entriamo in sala da pranzo mi guardo intorno nella speranza di vederlo, ma niente. Ci sediamo e così iniziamo a mangiare.
"Allora Nat comè andata a New York?" Chiede Nadine sorridendo.
"Tutto bene, mi sono divertita parecchio e il corso di potenziamento della lingua è servito molto." Sorrido.
"Sono felice per te. E ora hai intenzione di rimanere qua?"
"Sìsì, ho viaggiato parecchio nell'ultimo anno e ora ho voglia di rimanere in un posto fisso." Mangio l'ultimo boccone di pasta e mi sento pienissima, ancora uno spaghetto e scoppio.

Passiamo il resto della serata in salotto a guardare la tv e a parlare.
"Sabato dovremmo andare alla festa qui vicino, ci sono delle band che si esibiscono live, è divertente." Mi guarda.
"Va bene, chiedo a Nicky e a Samantha e poi ti dico." Sorrido, ho proprio voglia di andare ad una festa e divertirmi senza pensieri.
"Così possiamo andare a fare shopping insieme!" Batte le mani felice e mi sorride. Ha la stessa allegria di suo fratello, in molti atteggiamenti si assomigliano molto.
"E ti aiuterò a trovare un vestito che ti metta in risalto quelle curve da urlo. Se fosse per te nessun ragazzo saprebbe mai che davanzale ti ritrovi." Scoppio a ridere e le do uno schiaffetto sulla gamba, anche se devo ammettere che ha ragione, ho sempre adorato i vestiti larghi e lei mi ha sempre rimproverato su questo.
"Dai per questa volta ti concedo di trovarmi qualcosa di carino."
"Così mi fai commuovere."

Scoppiamo a ridere insieme e sento il mio telefono vibrare, controllo e ho 2 chiamate perse da mia mamma.
"Cavolo!" Scatto in piedi. "È tutto il giorno che non sento mia madre. Forse è meglio se la chiamo." E così esco di casa andando in giardino.
La chiamo e iniziamo a parlare di svariati argomenti.
"Domenica andiamo a fare colazione insieme, è l'unico giorno in cui tuo padre non mi costringe a stare a casa con lui." Ride e mi unisco a lei.
"Va bene mami, poi ci sentiamo per l'ora, ora vado che sono da Rafa. Ci sentiamo domani."

Il rumore del motore di un auto non mi permette di sentire cosa dice mia madre. Chiudo la chiamata e mi giro per rientrare in casa. Sto per aprire la porta quando sento dei passi dietro di me.
"Ei Nana" mi giro di scatto e mi ritrovo lui a pochi passi da me che mi sorride.

Bed of lies |Neymar| Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora