Suona la sveglia, sono le 7,10 e la scuola dista solo 5 minuti di autobus. Sono stanchissima, questi due giorni di relax e di ambientazione sono passati troppo veloci e io non sono ancora riuscita a dormire bene nemmeno una notte. Stanotte mi sono alzata alle 2 e, poiché non riuscivo a dormire, ho letto Noi siamo infinito di Stephen Chbosky, l'ho già letto molte volte ma ogni volta che lo rileggo è un'emozione unica.
Mi alzo, prendo degli shorts e una maglietta rosa dall'armadio e mi vado a cambiare. Quando scendo non ho più tempo per mangiare così prendo una mela ed esco. Il pullman è già passato perciò è mia madre a portarmi a scuola. Perfetto, non poteva andare peggio, una miriade di liceali ad osservare la sfigata nuova arrivata che si fa portare a scuola dalla madre. SII!
Scendo dall'auto, saluto mia madre e mi avvicino all'entrata. Vengo urtata da qualcuno che mi fa cadere i libri della mia vecchia scuola a terra, così mi affretto a raccoglierli. Vorrei evitare di arrivare in ritardo il primo giorno di scuola, anche perché se mio padre sapesse mi ucciderebbe.
Mi abbasso a raccogliere i libri e cerco di capire chi mi ha urtato. Una ragazza bionda con gli occhi azzurri molto carina si avvicina. "Ecco un'altra sfigata! Non è passato nemmeno un secondo da quando è arrivata che già fa cadere tutto!" dice e poi se ne va.
Sbuffo e cerco di muovermi a raccogliere i libri. Un ragazzo si avvicina per aiutarmi. "Non ti preoccupare, Lucrezia è sempre in cerca di attenzioni, non darle retta. Ah, piacere, io sono Nick." dice.
"Piacere, Giulia. Grazie mille per avermi aiutato" dico dopo essermi alzata.
Guardandolo sento una strana sensazione, come farfalle allo stomaco, non mi era mai capitato nulla di simile. Probabilmente sarà l'agitazione, penso.
"Di nulla. Allora, in che classe devi andare?"
"Prima ora... Mmm... Greco!" rispondo cercando nell'orario che mia madre ha stampato per non farmi sbagliare aula.
"Bene, seguimi. Evidentemente passeremo la prima ora nella stessa aula" dice ridacchiando.
Mentre gli vengo dietro non posso fare a meno di pensare ai suoi occhi stupendi ed ecco che torna la sensazione di prima che comincia a piacermi.
"Ciao Tish, allora come va?" dice Nick ad una ragazza molto carina dai capelli rossi.
"Ciao" dico io timidamente dietro Nick.
"Ciao, devi essere la ragazza nuova, io sono Tish mentre loro sono Amberly, Melanie e Alex." dice indicando un gruppo di ragazzi.
"Piacere sono Giulia. Si, sono arrivata venerdì dall'Italia" rispondo.
"Bene, ora andiamo in classe che siamo già in ritardo e il professore è molto severo, ma dopo la lezione non scappare che voglio sentire qualcosa sull'Italia!" risponde Tish ed entra in classe.
"Ti pentirai di non aver omesso la tua provenienza! Tish è appassionata dell'Italia e ti farà un lungo interrogatorio" dice Nick ridacchiando.
La lezione passa veloce, così come la mattinata, e devo ammettere che questa scuola non è così male. Dopo la prima ora sono scappata dall'aula di greco per evitare Tish, speriamo di non incontrarla prima della fine della giornata!
Durante l'ora di pranzo decido di andare nella mensa scolastica a vedere se c'è qualcosa senza glutine... Odio la mia celiachia! Quando mi metto in coda mi sento osservata da tutti, probabilmente non sono molto ospitali come credevo. Finalmente è il mio turno e mi servono del purè, o qualcosa di simile, sembra un budino più che un purè. Vedo Nick e decido di sedermi con lui e il suo gruppo perché non mi va di fare l'asociale.
"Complimenti, nemmeno una giornata qui e ti senti già una diva! Cosa pensi di fare? Rubarmi il posto vicino ad uno dei miei più cari amici? Eh no carina. Quel posto è riservato alla diva, alla stella che illumina i nostri cieli, cioè io" sento dire dietro di me.
Lucrezia.
"Senti cara, qui l'unica cosa che brilla è la tua faccia se non giri il culo da un'altra parte. Se Nick non mi avesse voluto me lo avrebbe detto, non credi?" Rispondo.