Capitolo 47

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Ale's P.O.V.

- Ale, tutto bene? - mi urla James fuori dal bagno.
Vomito ancora e dopo asciugo la bocca con la carta igienica.
- Sì, puoi entrare.
Sento la scatto della serratura e si siede di fronte a me. Sono accasciata sul pavimento con le gambe portate al petto e ho i brividi. Quando vomito tremo.
- Non è che hai preso qualche forma influenzale?
- Non ne ho idea...
Si toglie il giacchetto e me lo poggia sulle spalle. Mi abbraccia e stringe la presa sulla mia vita. Mi fa alzare e piano piano mi accompagna in camera. Mi infilo nel letto e il mio ragazzo mi rimbocca le coperte. Poggia la mano sulla fronte e mi comunica che non scotto.
Che mi prende allora? Vomito ma ho fame. Io non so...
James mi lascia un bacio sulla fronte prima di uscire dicendo che deve andare da Joe. Annuisco e chiudo gli occhi. Mentre sto per addormentarmi bussano alla porta e pronuncio un flebile "avanti". La figura slanciata di Tristan varca la soglia e attraversa la stanza per arrivare da me.
- Ehi, come va? - chiede.
- Male.
- Capito...
Mi accarezza i capelli e io guardo i suoi occhi azzurri: più lo guardo più mi rendo conto che non somiglia molto a Mary. Di viso sì, caratterialmente sono due poli opposti.
- Come sta Doniya?
- Bene.
- Tutto a posto fra voi?
- Più o meno... Però è più importante come stai tu adesso. Che ti senti?
- Vomito e mangio. Ho sempre fame e voglia di cioccolato. Non so...
Lo sguardo di Tris è momentaneamente pensieroso.
- Ale?
- Sì?
- Con James hai usato sempre le precauzioni?
- Sì, perché?
- Un mese dopo un rapporto se si è incinta si vomita e si ha fame. Sicura di aver sempre fatto sesso con le preacauzioni?
- Certo.
Con James l'ho sempre usate, ne sono certa. Dopo poco mi saluta dicendomi che deve raggiungere James.
Non è possibile: Tristan deve assolutamente sbagliarsi. Inoltre ho fatto sesso solo con il mio ragazzo perciò... Un momento. No, non è vero, anche una volta da ubriaca con Tristan. E se mi avesse messo incinta?
Con mille dubbi nella mente, decido di andare in farmacia. Devo pur aver una certezza, non posso andare avanti così, con mille perplessità. Mi vesto velocemente e mi trucco. Quando esco dalla camera mi rendo conto di essere rimasta sola in casa. Prendo le chiavi, portafoglio e IPhone prima di uscire e sentire il vento sulla pelle. Devo fare qualche fermata con la metro prima di arrivare al centro. Lo raggiungo in una decina di minuti e mi ritrovo in piazza. Mi giro un po' intorno e qualche attimo più tardi il mio occhio cattura l'immagine di una grande croce verde appesa ad un muro. Entro e sento un calduccio invitante. Do uno sguardo giro ma non trovo nessun test di gravidanza. Alla fine mi ritrovo a fare la fila alla cassa. L'anziana signora alza gli occhiali sul naso e mi sento osservata quando è solo una mia impressione.
- Buongiorno, desidera?
- Ehm... Salve... Avete un test di gravidanza? - sussurro.
- Sì.
Si allontana e rimango sola, con lo stomaco sottosopra. Tamburello le dita sul piano in legno cercando di smorzare la tensione. Dopo poco riappare la figura minuta della donna che mi dice il prezzo.
- Posso averne tre? A volte il test sbaglia e...
- Certo. - ridacchia la donna.
Che c'è da ridere? Potrei essere incinta, che cazzo ride? Dopo poco eccola di nuovo. Mi passa le scatoline e le nascondo in borsa dopo averla pagata. Esco dalla piccola farmacia e mi incammino per tornare a casa. Appena torno sono ancora sola per mia fortuna. Mi chiudo in bagno e leggo le istruzioni attentamente: devo fare pipì qua dentro? Che schifo... Va bene, farò questo sforzo.
Passa qualche minuto e sono qui ad aspettare un benedetto risultato. Finalmente posso scoprire la verità. Tremolante prendo il test: è positivo. No, non può essere vero. Li faccio tutti e due nel giro di mezz'ora e il risultato non cambia.
Tengo in mano il test incredula e le lacrime scorrono sulle mie guance.
Mi accascio a terra piangendo disperatamente capendo ben due gravi realtà: ho un bimbo nella pancia e non è di James.

Tristan's P.O.V.

Ale sta veramente male e non riesco a non pensarla.
Cerco di concentrarmi perché stiamo scrivendo le canzoni per il nuovo album ma non ci riesco. Stamattina avrei voluto abbracciarla e sarei voluto rimanere tutto il giorno al suo fianco.
Devo far fronte alla grave realtà: credo di essermi innamorato di lei. Il dramma è che mi piace anche Doniya ma meno di prima, la fiamma si sta spegnendo. È strano ma vero. Non voglio lasciarla e non voglio nemmeno tradire il mio migliore amico. Odio gli ormoni che fanno come vogliono, devo imparare a mantenere un autocontrollo in sua presenza. Sia lei sia Doniya sono bellissime ma non saprei scegliere e non vorrei nemmeno pensarlo.
Mentre sono immerso nei miei pensieri, mi arriva un messaggio da Doniya.

Make me crazy [b.w.s.] (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora