Mi chiamo Elise. Le nuvole lasciano leggermente intravedere il tramonto fuori dal finestrino dell'aereo. Alle mie spalle ci sono i miei primi sedici anni di vita. Ho lasciato la mia città solo da poche ore, ma Parigi mi manca già. All'orizzonte riesco quasi a scorgere il mio futuro, coperto di nuvole che mi bloccano la vista. 'Ostacoli', penso. Eppure so che al di là delle nuvole c'è qualcosa. Quel cielo rosa dalle sfumature arancioni. Quello, è il mio futuro. Quando l'aereo attraversa le nuvole lasciando il palcoscenico ai meravigliosi colori del mio destino, mi risveglio dai miei pensieri.
Gli unici ricordi che sto portando con me sono un po' di fotografie, nascoste tra le pagine del libro che ho tenuto con me per il viaggio. Una foto di me da piccola davanti alla Tour Eiffel. Una foto che invece mi ritrae al mio primo saggio di pianoforte. Me e la mia migliore amica Eleonore, che passeggiamo per Parigi, sotto la pioggia. Una foto in cui sono in braccio ai miei genitori.
Chiudo il libro, con le lacrime che premono per scendere. "Chiamami, quando arrivi in Australia" mi aveva detto El in aeroporto, piangendo. Il fratello di mio padre, che viveva a Sidney, è stato trasferito per motivi di lavoro a Parigi. Così io e i miei genitori abbiamo fatto uno "scambio" di case con i miei zii e cugini. Loro stanno prendendo il prossimo aereo per Parigi, per andare a vivere nella mia vecchia casa. Io invece sono su questo aereo diretta dall'altra parte del mondo, lontana da tutto ciò che avevo di più caro.
Raccolgo i miei lunghi capelli castani in una coda e decido di dormire un po'.
Mi risveglio intorno a mezzanotte, quando la voce dell'hostess ricorda tramite gli altoparlanti che mancano solo due ore all'arrivo. I miei genitori sono partiti qualche giorno fa, con il trasloco, e mi stanno aspettando in aeroporto.
Trascorro le ultime due ore di viaggio ascoltando musica. Quando mancano quindici minuti all'atterraggio tolgo le cuffie per concentrarmi sul panorama che mi attende. Le stelle che brillano nel cielo notturno sembrano essere il riflesso delle luci della città, chilometri e chilometri sotto di me.Questo è il primo capitolo della mia fan fiction su Luke Hemmings, mi chiamo Elisa e sto lavorando a questa storia da mesi
Ci tenevo subito a dire che in questa storia i 5sos non sono persone famose, ma quattro "semplici" ragazzi che vivono a Sidney, poiché non volevo scrivere la solita storia in cui la protagonista incrocia lo sguardo del suo idolo ad un concerto o robe del genere
Fatemi sapere cosa ne pensate :)
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Airplanes ||Luke Hemmings
Fanfiction"Ora" annuncia "puoi guardare". Apro gli occhi. Davanti a me, il ragazzo sembra talmente felice che mi viene un tuffo al cuore. Dietro di lui i colori del tramonto sbiadiscono, lasciando spazio ad un limpido cielo blu, pieno di stelle. Luke distende...