Quando Lauren la vide entrare dalla porta d'ingresso, la figura era bagnata dalla testa ai piedi. Indubbiamente si trattava di una ragazza, ma Lauren non riusciva a distinguere i tratti del viso.
Sorrise fra sé e sé perché i vestiti bagnati della ragazza stavano formando una chiazza sul pavimento precedentemente pulito da Luis, il suo migliore amico, nonché proprietario del negozio. Ma la sua risata non passò inosservata poiché vide la testa della ragazza sollevarsi e puntare verso la sua direzione.
I lunghi capelli castani che le contornavano il volto erano attaccati al suo viso e un'espressione colpevole era presente nei suoi occhi.
Si spostò all'istante ma il movimento causò soltanto la creazione di un'altra piccola pozzanghera attorno a lei.
Lauren rise di nuovo, questa volta cosciente di poter essere udita e scosse il capo divertita.
L'espressione della ragazza misteriosa passò da dispiaciuta ad infastidita.
<< Lo trovi così divertente? >>.
Lauren scrollò le spalle.
<< Non c'è modo che quel pavimento possa restare pulito date le tue condizioni, quindi sì, è piuttosto divertente >>.
<< Beh grazie tante, farei anche a meno della tua risata, sempre che non ti dispiaccia >>.
Lauren chiuse il libro che stava leggendo, incrociò le braccia al petto e inarcò un sopracciglio restando in silenzio. Quando però vide la figura minuta della ragazza tremare a causa del freddo, si alzò in piedi e, con rapidi movimenti, saltò dal lato interno del bancone.
<< Caffé o cioccolata? >> domandò senza pensarci troppo.
La ragazza dall'altro lato la osservò con curiosità.
<< Non è proibito fare una cosa del genere o...? >>.
Lauren ridacchiò negando con il capo.
<< Non se lavori nel posto >>.
<< Lavori qui? >> chiese la cubana scettica.
Lauren annuì recuperando un pennarello nero e un bicchiere di carta.
<< Hai un ottimo intuito Sherlock Holmes, non ho afferrato la tua ordinazione però...? >>.
La ragazza più piccola siavvicinò di qualche passo, ignorando il rumore fastidioso delle scarpe bagnate sul parquet.
<< Sorprendimi >>.
Lauren sollevò un angolo delle labbra e fece ondeggiare il pennarello tra le dita.
<< Volentieri... >>.
<< Camila >> rispose l'altra intuendo la domanda implicita.
<< Giusto >> mormorò scrivendo il nome sul bicchiere di carta.
Trascorsero pochi secondi di silenzio, l'unico rumore presente era quello esterno a quella piccola oasi di pace.
<< E cosa fai nella vita, Camila? Oltre a farti inzuppare dalla pioggia e bagnare i pavimenti, ovviamente >> chiese Lauren con le spalle voltate mentre preparava la bevanda calda.
Camila rise, una risata vera, la prima forse di quella lunga giornata.
<< Studio scrittura, canto, danza e recitazione all'università >>.
YOU ARE READING
She looked like art. [Camren]
FanfictionCamila inzuppata di pioggia entra in una caffetteria, non si aspetta di certo di trovare una misteriosa ragazza che... si prende gioco di lei. "Un sorriso enorme si fece spazio sul suo volto. Con il vento autunnale che soffiava, il dormitorio dell'...