Capitolo 1

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«Harry, muoviti o faremo tardi a scuola, cazzo!»
Tutte le mattine la stessa storia: Harry non si vuole alzare.
«Samantha Scott, allora, l'hai smessa di dire le parolacce?» mi urla dal piano di sotto Louis. Eccolo: È il primo che dice "brutte parole", come le definisce lui, ma non sopporta che le dica io.

«Scusami papino, ma vieni te a svegliare Harry!» sbatto la mano sulla porta della stanza di quell'ebete.

«Ok.» sghignazza salendo le scale.
«Harry, Sam sta cercando di svegliarti e indossa soltanto l'intimo con sopra una magliettina, se non ti alzi tra un po' si veste.» Urla quello stronzo. In effetti si, indosso solo una canottiera bianca, ma fa un caldo da morire, visto che siamo a giugno, e questo è quello che io definisco "pigiama". Non mi vergogno di loro, ma in questo istante la maglietta mi sembra estremamente corta. Cerco di abbassarla in tutti i modi quando dall'altra parte della porta si sente un tonfo, un giro di chiavi e alla fine la porta si apre.

«Visto? Ha funzionato!» esclama felice Lou, scendendo le scale.
Gli grido dietro un "bastardo" e poi saluto Harry. Che cucciolo: ha i capelli scompigliati e gli occhi socchiusi. Sta praticamente dormendo sullo stipite della porta. Mi regala un sorriso pigro per poi dirigersi verso il bagno.

Cazzo! Odio dover fare la fila per il bagno: in tutta la casa ce n'è solo uno, e siccome io sono quella piú lenta, sono sempre l'ultima ad entrare. Beh, loro si lavano (quando lo fanno) e si vestono, mentre io oltre a quello mi devo pettinare e asciugare i capelli, dergli una piega o raccoglierli, truccarmi... Insomma, molte altre cose.

Intanto che aspetto che qelle cinque carote abbiano fatto le loro cose in bagno, mi dedico al mio abbigliamento. Una canotta rosa chiaro con disegnato un infinito di un rosa piú marcato e un paio di shorts chiari andranno bene.

Grazie a qualche divinitá lassú riesco ad entrare in bagno, farmi la doccia e prepararmi, per poi scendere perfettamente in tempo.
«Piccola cretina, ho preso i cupcakes, ne vuoi?» Urla Zayn dalla cucina.
«No, sono in ritardo per andare a scuola.» urlo a mia volta, mentre Niall si fionda da Zayn.
«Amori di papá, dove siete?» che scemo, come se i cupcakes potessero sentirlo.
«Non c'è scuola oggi Sam. Le prof fanno sciopero, non so per quale motivo, ma sono d'accordo con loro.»
Ridacchia Liam buttandosi sul divano e accendendo il televisore.

«No, la signorina Collins fa sciopero? Oddio!» esclamo fingendomi inorridita e buttandomi anche io sul divano.
«Zayn, se Niall non si è mangiato giá tutti i pasticcini, me lo conservi uno?»
«Ops...» Dice Harry, e appare davanti a me con un cupcake in mano.
«Questo è l'ultimo» dice sorridendo maliziosamente, per poi metterlo tutti in bocca.

«Lurido bastardo!» Rido saltandogli addosso da dietro, mentre lui se ne sta per andare. Inizio a tirargli leggermente i capelli e a ridere, mentre gli altri mi tolgono dalle sue spalle e mi buttano sul divano, iniziando a farmi il solletico.
«Nonono, basta, basta vi prego, vi supplico!» Imploro pietá, ma loro non la smettono.
Inizio a ridere come una scema: sanno perfettamente che soffro il sollettico, per questo me lo fanno.

Dopo un minuto mi danno tregua, e ci buttiamo tutti assieme nel divano.
«Eddai ragazzi, non avrete intenzione di sprecare questa mattinata standovene chiusi a casa, vero?» chiedo loro, guadagnandomi alcune occhiatacce.
«Seriamente, c'è un bel caldo, potremmo andare al mare, o potremmo farci i gavettoni. Io muoio di caldo. Vi pregoo!» mi alzo dal divano e cerco di fare una faccina da angioletto.

«Per favore?» chiedo, e tra un po' mi spunta pure l'aureola.
«Vai a prepararti.» dice Liam dopo che si sono scambiati degli sguardi d'intesa.
Gli mando un bacio e corro su in stanza: metto velocemente un bikini rosso e sopra rimetto gli abiti di prima, e ai piedi metto, al posto delle mie vans nere, un paio di zoccoletti infradito. Indosso anche i miei occhiali da sole enormi e il capello giallo in paglia. In una borsa metto sei asciugamani, che dovrò trasportare tutti io anche per quei cinque rompipalle, la crema solare e il mio cellulare.

E se vivessi con cinque rincoglioniti? || One DirectionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora